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Le pagelle della Serie A – 30^ Giornata

di Giuseppe Enrico Battaglia

La trentesima giornata ricorda tanto la parabola di Lazzaro: fa resuscitare il campionato e lo fa camminare, anzi, correre, verso un finale che si preannuncia al cardiopalma. Come sempre c’è chi ha fatto la differenza in positivo e chi, al contrario, non è riuscito ad incidere quanto avrebbe dovuto. Siete curiosi di sapere chi? E allora non vi preannuncio niente, e vi lascio alle pagelle della trentesima giornata.

 

Nicolas Spolli voto 8: partita solida, la sua, condita dal lampo di opportunismo con cui insacca la palla 8 lanciata di sponda dalla stecca Legrottaglie. Prende lezioni di slalom gigante da Alberto Tomba, ma complice la pausa pasquale non ha ancora fatto il monografico sul superamento dell’ostruzione di Mexes. Il totem argentino si rivela dunque cruciale in entrambe le fasi, CUORE

 

Juan Pablo Carrizo voto 9: compie miracoli a ripetizione, su cui spiccano la punta del piede che dice no a un ibbra che, di questi tempi, sembra non dover chiedere mai; ma soprattutto su Mexes, dove compie un’impresa di cui si ricordano pochissimi precedenti. Ma non era un portiere finito? FENICE

 

Robinho voto 7: la rete è un autentico capolavoro per effetto dell’ottima finta su Carrizo, sul goal non goal gli esperti si dividono: a chi ha invocato lo sfondamento della porta, infatti, si oppone chi invocava la palombella ad arcobaleno con tanto di pentola piena di monete a fine traiettoria. La verità è che se avesse concluso di potenza, saremmo tutti stati a dirgli che avrebbe dovuto concludere con più calma. La vera verità sta tutta nel proverbio dell’anziano saggio, qui riportato in versione light per bambini e genitori: “è facile fare i conti coi soldi degli altri”. CAPRO ESPIATORIO

 

Mauro Zarate voto 7: per una volta si concede una partita da calciatore di classe, evitando artificiosi giochi di prestigio che esulano dalle sue corde. Impreziosisce la buona prestazione di ieri con una rete bella e impossibile. RITROVATO?

 

Diego Milito voto 8: affossa la sua ex squadra con una tripletta che rilancia i nerazzurri nella volata Champions, ma lo fa con colpevole ritardo e dopo essersi mangiato qualche palla goal di troppo nelle recenti uscite. Che sia ancora abituato all’ora solare? JET LAG

 

Pablo Osvaldo voto 7,5: la minaccia aerea portata dall’oriundo in area piemontese semina panico et scompiglio. Col primo tentativo fa le scarpe a Ujkani, poi prova a confezionargli il capolavoro bloccato dalla traversa. Per il resto la sua è una partita di grande intensità, sa come farsi trovare e dare una mano ai compagni. CACCIABOMBARDIERE

 

Samir Ujkani voto 3,5: l’ortopedico è impietoso: la sua è una scoliosi bella e buona,dovuta soprattutto al numero di volte che è costretto a chinarsi per raccogliere il pallone in fondo al sacco. Date le sue scampagnate in piena trequarti, diciamo anche che si meriterebbe qualche acciacco in più, e aggiungiamoci che senza i compagni nel reparto arretrato il passivo per il Novara sarebbe anche più pesante. ANCHILOSATO

 

Fabio Quagliarella voto 7: fa di più lui in mezz’ora che Borriello in mezza stagione. Il culmine lo raggiunge segnando alla sua ex squadra, con quel silenzio che trasuda un godimento ai limiti del pornografico. FASCIA PROTETTA

 

Arturo Vidal voto 9,5: non un’incertezza, non un errore. La sua partita non è soltanto la rete che costringe Campagnaro a alcol test e conseguente ritiro di patente, ma è anche un match disputato intelligentemente in ambedue le fasi di gioco. La maestosa perla che caccia fuori al minuto 75 è degna quantomeno di una nomination all’oscar. OSTRICA

 

Camilo Zuniga voto 3: proprio non c’era motivo di lasciare la sua squadra in 10 uomini con una gomitata così al minuto 86. I colpi di testa possono averli tutti, ma complice la prossima dura trasferta che aspetta i partenopei questo ha un maggior peso specifico. RIOTTOSO

 

Leonardo Bonucci voto 7+: come il cane disobbediente che, volendo dare il contentino al padrone, si mette a cuccia dietro suo ordine, il gorillone di Viterbo per una volta mette la testa a posto e fa una partita senza sbavature, al di là della marcatura palesemente non cercata e viziata da un insondabile fuorigioco. Per una volta è lui a fare impazzire il mondo, CRODINO

 

2 pensieri riguardo “Le pagelle della Serie A – 30^ Giornata

  • Francesco

    Strana partita quella di Robinho. Ha fatto una prestazione pessima: non ha toccato palla, non si è mai visto, assolutamente impalpabile. Ma da campione che è le uniche due volte che tocca coi piedi il pallone crea scompiglio nell’area Etnea: un gol e un “forse gol-forse non gol”. In questa seconda azione – nell’istante prima che il pallone venisse respinto da Marchese – anche io mi ero detto:”Ma c***o tira una botta da la!”. Se l’avesse fatto chissà come sarebbe andata (magari Galliani non avrebbe dovuto istallare fotoshop sul suo computer…).

    Povero Ujkani, dai; sei troppo cattivo con lui! XD
    Alla fine il portierino albanese del Novara gioca solo 45 minuti poichè viene sostituito nel secondo tempo da Fontana e perciò arriva a subire solo 2 dei 5 gol incassati dalla sua squadra.

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    • Devo farti una confessione: non me n’ero manco accorto. Quindi è già tanto che non gli abbassi il voto perché non mi aveva fatto render conto della sua dipartita! D:

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