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Le pagelle della Serie A – 34^ Giornata + Clàsico

di Giuseppe Enrico Battaglia

Dopo lo 0-4 conquistato dal Siena a Marassi, avevo pensato di mettere in pagella Brienza e Gilardino, chiaramente per motivi opposti. In questa rubrica mi sono sempre imposto di parlare e ironizzare sul calcio GIOCATO, lasciando sempre perdere le polemiche extracalcistiche come gli errori arbitrali (ieri uno clamoroso su Ibra è costato il fegato a Galliani) e altre cose che, dal primo al novantesimo minuto, non trovano posto.

Detto questo, ci tengo nel mio piccolo ad esprimere la più ferma condanna a quanto è capitato ieri a Genova, dove si può dire che si sia vista una partita di calcio solo per 53 minuti, e non avendo dunque elementi a sufficienza per valutare le prestazioni dei giocatori. Senza voler dare ulteriore importanza a questo atto che ha del terroristico, non indugiamo oltre e andiamo anche per questa settimana a vedere chi è promosso e chi finisce dietro alla lavagna con le pagelle.

 

Alberto Maria Fontana voto 3: canta Napoli, e lo fa sulla sua musica. Il suo assist a Dzemaili ricorda vagamente il “Vai col liscio” che la Gialappa’s propinava settimanalmente, e un errore così non puoi permettertelo né se sei in Serie A, né tantomeno se vuoi rimanerci. Nonno Fontana  paga dazio al San Paolo, e adesso la retrocessione dei piemontesi non è più una questione di se, ma di quando. EPITAFFIO

Cristiano Ronaldo voto 9: decide il Clàsico più importante da quando veste la casacca merengue con un’accelerazione assolutamente illegale. Tira a campare bevendo protossido d’azoto, e ogni volta che ha palla lui Puyol si mette le mani nei capelli. Con un uomo simile in campo, non portare a casa almeno un trofeo sarebbe uno spreco.RISOLUTORE

Cristian Tello voto 5: spesso il varo della linea verde si rivela, a posteriori, un processo più che azzeccato. Ma lanciare un 21enne alla terza da titolare contro il Real Madrid appare una mossa oggettivamente discutibile. Emblema dell’inconsistenza offensiva blaugrana, getta alle ortiche l’occasione più ghiott per raggiungere il pareggio, ma va detto che buttare giù il muro del Real era un’impresa pressoché impossibile. IMPACCIATO

Julio Cesar voto 7: come la tronista più corteggiata, al suo cospetto si sciolgono tutti, da Cerci a Liajic che si fa ipnotizzare una volta sul dischetto. Voci di mercato lo vogliono nel team di Maria De Filippi, ma Moratti dovrebbe pensare di tenerselo almeno per un altro annetto. RAGAZZA IMMAGINE

Daniele Bonera voto 4-: il buon vecchio Bonnie non è certo uno sprovveduto. Se sulla rete del Bologna gli manca l’assistenza del compagno di reparto, sulla doppia ammonizione gli manca semplicemente il buon senso di dare una mano ai suoi fino alla fine. La sua espulsione è infatti un capolavoro di ingenuità mista a frustrazione: Daniele segue il flusso di coscienza che lo porta a vangare chiunque passi dalle sue parti, facendogli conoscere un epilogo scontato come quelli dei film di Boldi e De Sica. CINEPANETTONE

Gabriel Mudingayi voto 2: per 89 minuti non si capisce per quale squadra stia giocando, date le continue tavanate che pregiudicano la sua prestazione. Proprio sullo scadere del tempo, poi, decide di partire al galoppo nella propria trequarti cadendo vittima della morsa rossonera, che fa centro con Ibra costringendo i felsinei a rimandare la festa salvezza. Oscure ancora adesso le motivazioni che l’hanno portato a tenere palla invece di spazzarla fuori dallo stadio, INDAGATO

Arturo Vidal voto 10: gioca la partita perfetta e si becca il voto più alto. Re Artù si fa trovare pronto nel momento cruciale della stagione e rompe gli indugi quando questi non servono. Sinistro e destro, montante e gancio, il suo uno-due mette la Roma alle corde e la stende per ko tecnico. E ora capiamo perché al Bayern Monaco si siano arrabbiati tanto quando ha firmato per la Juventus. CASSIUS CLAY

Maarten Stekelenburg voto 6,5: penalizzato da una difesa che fa di tutto per rendergli difficile il lavoro, nel posticipo allo Juventus Stadium è anche vittima di un regolamento eccessivamente severo con i portieri. Alza un pelino troppo la gamba, ma il cartellino che si meriterebbe ha senza dubbio un altro colore. Lui, sconsolato,lascia  anzitempo il teatro della disfatta dei suoi senza infamia né lode. ABBANDONATO

Mirko Vucinic voto 10 con lode: vederlo in azione esalta lo Juventus Stadium come un guerrafondaio si esalta nella lettura di “Zang Tumb Tumb”. Pulisce e indirizza palloni come il più efficiente dei servizi postali: tacco, piattone sulla corsa e palombella sono tutte mosse che estrapola dal suo repertorio per divertire pubblico e compagni, mettendo lo zampino in ogni singolo goal della Juventus. E’ ancora presto per dire se riuscirà a portare in salvo l’antico vaso, ma il montenegrino non ha nessuna intenzione di mollare la presa. DEUS EX MACHINA

Erik Lamela voto 2: diverte Buffon con qualche tentativo dal peso specifico irrisorio, e cade nella provocazione di Lichtsteiner che gli ricorda il punteggio maturato in campo. Diverse sono le versioni in tal proposito, e lui sostiene di aver solo mimato il gesto dello sputo. Avete presente quando uno finge talmente bene il mal di pancia da farselo venire davvero? TESTA CALDA

3 pensieri riguardo “Le pagelle della Serie A – 34^ Giornata + Clàsico

  • Visto che sono stati inseriti giocatori esterni alla serie A avrei una richiesta.. la pagella a Drogba nella semifinale vinta dal Chelsea contro il Barcellona.. una prestazione talmente ecclatante da meritare un voto in pagella non trovi ? 😉

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  • Giuseppe Enrico Cugionista Battaglia voto 7: come sempre splendide e spumeggianti pagelle macchiate solo da una tremenda e faziosa incongruenza : il voto più alto a Vidal (10) quando anche Vucinic si becca lo stesso e pure con la lode!! I voti elargiti sulle ali dell’entusiasmo del tipico tifoso! FANTAGHIRò

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    • Francesco

      Ma Vidal quando mai potrà meritarsi un 10 in pagella se non quando segna due gol Scudetto in un quarto d’ora?

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