Università

In ricordo del Prof. Vincenzo Mazza.

di Francesco Iacona

Nella giornata di domenica 22 aprile 2012 è deceduto, a causa di una lunga malattia, il Professor. Vincenzo Mazza, docente di “Marketing e tecnica della comunicazione pubblicitaria” presso la facoltà di Cim.

La spiacevolissima notizia è stata riportata sul sito della facoltà nel pomeriggio, tramite un breve comunicato da parte della presidenza e della segreteria di Cim.

 

Nato a Milano il 30 Giugno 1942, ancor prima che professore universitario era un professionista del settore pubblicitario ed era titolare della “Creativity Enzo Mazza”, agenzia di consulenza da lui fondata nel 1996 e specializzata nella comunicazione pubblicitaria classica e nella comunicazione integrata, al servizio di importanti networks internazionali tra cui l’agenzia pubblicitaria “Leo Burnett”.

All’Università di Pavia il Prof. Mazza è stato docente a contratto di “Comunicazione, creatività pubblicitaria, promozionale e integrata e marketing” presso la facoltà di Economia e di “Marketing e tecnica della comunicazione pubblicitaria” presso la facoltà di Comuncazione, Innovazione e Multimedialità (Cim) assieme al Prof. Antonio Margoni e al Prof. Maurizio Ettore Maccarini.

 

Le parole del comunicato in sua memoria presente sul sito di Cim sono le seguenti: «Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo ne ricorderà certamente lo spessore e il calore umano, la competenza scientifica, la straordinaria passione per l’insegnamento e la conoscenza. Non sarà possibile dimenticare nemmeno la commovente generosità con cui, anche in queste ultime terribili settimane, si è dedicato ai nostri studenti».

Da suo studente non posso che confermare quanto queste parole siano vere.

Sin dalla prima lezione del suo corso, il Prof. Mazza ha cercato di trasmettere a noi studenti la sua passione per la professione del creativo pubblicitario. Ricordo che nel presentarsi aveva dichiarato che oltre alle sue attività professionali svolgeva con molto entusiasmo anche quella di docente, perché amava la possibilità di poter insegnare la sua materia e perché era entusiasta di poter stare a contatto con i giovani in modo da poter trasmettere loro la sua esperienza. Ciò è confermato dalle innumerevoli richieste di relazione e di correlazione di tesi.

Un altro ricordo risale a un appello di “Marketing e tecnica della comunicazione pubblicitaria” di pochi mesi fa, quando – dopo una lunga assenza dall’attività universitaria causata dalla malattia – era tornato a sostenere gli esami insieme ai colleghi Margoni e Maccarini. Nonostante le precarie condizioni fisiche in quell’occasione (e forse in pochissime altre successive) il Prof. Mazza non aveva voluto mancare all’adempimento dei suoi doveri da insegnante, avendo avuto modo  – col senno di poi – di salutare i suoi studenti.

 

La redazione di Inchiostro partecipa sentitamente al dolore della famiglia di Vincenzo Mazza, professore e uomo che ha dimostrato come il mestiere dell’insegnamento possa essere svolto con passione.

2 pensieri riguardo “In ricordo del Prof. Vincenzo Mazza.

  • Ho avuto la fortuna ed il privilegio di conoscere il Professor Vincenzo Mazza (per me solo Enzo) da giovane “copywriter” pubblicitario ad inizio carriera: fu il mio primo “direttore” e posso confermare quanto detto.
    La straordinaria umanità, il senso dello humour, il suo essere solare, disponibile, ed al tempo stesso uomo rigoroso e stacanovista è il ricordo che conservo di lui. Purtroppo (o per fortuna) Enzo apparteneva a quella categoria di gentiluomini d’altri tempi, ad una figura stessa di italiano e di Milanese che ormai si è perduta nel cinismo e nella arroganza dei nostri tempi. Una persona che esigeva molto dagli altri, ma soprattutto da se stesso, che anche negli (inevitabili) momenti di concitazione e frenesia poche ore prima della consegna di una “campagna”, di un Folder, di un’idea non perdeva mai il rispetto per i suoi collaboratori, l’educazione e trovava anche il tempo per sdrammatizzare come solo lui riusciva a fare…Una persona meravigliosa che avrebbe meritato molto, ma molto di più in ambito professionale, talvolta sopraffatto da “carrieristi” senza scrupoli in quella Milano da bere fine anni ’80 inizio ’90 che pareva non si accorgesse delle ombre incombenti…Lui era così, un uomo mite, eppure dall’intelligenza straordinariamente vivace, dalla cultura poliedrica e assetato sempre di novità…

    Ciao Enzo, e fuor di retorica per te è proprio il caso di dire: riposa (finalmente) in pace!

    Simone

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  • Cristiana

    Purtroppo ho conosciuto il professore al suo ultimo ricovero ma non posso che concordare nel descriverlo una persona d’altri tempi, un combattente ed una persona di una cultura immensa.

    Sei andato anche tu fra le stelle.

    Cristiana

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