Sport

SuperSic travolto: muore Marco Simoncelli

 

di Emanuele Canzonieri

 

Sono le 10:05 (16:05 locali) quando si consuma l’evento più tragico che possa capitare in uno sport: al secondo giro della gara la moto di Simoncelli perde aderenza e invece di seguire le vie di fuga, scivola verso l’interno. Che sia colpa dell’elettronica, o delle ruote ancora fredde o se sia stato il solito “errore umano”; vero è che SuperSic ci aveva abituato a recuperi impossibili della moto durante le sue scivolate cercando di rimanerci avvinghiato per tenerla accesa il più possibile. Invece questa volta no, questa volta alle sue spalle, proprio durante la caduta, arrivano le moto di Edwards e del suo amico Valentino che non possono non
 evitarlo. Gli attimi dopo sono interminabili per tutte le persone che stanno seguendo la gara: Marco è a terra immobile, senza casco. I soccorsi arrivano subito, ma tutti stanno già pensando al peggio con le lacrime agli occhi.

Simoncelli arriva al centro medico del circuito già in arresto cardiaco; sul collo segni evidenti del passaggio delle ruote. Atterra l’elicottero per portarlo all’ospedale di Kuala Lumpur. Ma è tutto inutile. E’ finita. Marco Simoncelli è morto alle 10:56 (16:56).
Il padre ha chiesto che gli organi del figlio fossero donati, ma non è stato possibile perché il pilota è arrivato al centro medico già in arresto cardiaco.
Non vedremo più il suo sorriso, la sua voglia di vivere e di provarci sempre, i suoi riccioli. Lascia una famiglia, una fidanzata, tanti amici e colleghi,lascia la sua Honda #58 ferma ai box. Lascia i suoi tifosi senza il suo supereroe, senza il suo SuperSic.
Per la cronaca, la gara è stata annullata.

 

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Marco Simoncelli era nato a Cattolica il 20 gennaio del 1987 e la cosa che ha imparato dopo parlare e camminare è stata andare in moto. Debutta nel 2002 nel Motomondiale-125 ma pur lottando sempre per le prime posizioni non riesce a vincere il titolo iridato. Nel 2006 il passaggio alla 250 in cui dopo un inizio avaro di risultati riuscirà a vincere nel 2008 pur non essendo in sella ad un’Aprilia ufficiale. Nel 2011 passa alla MotoGP con la Honda del team Gresini; ma i risultati migliori li stava ottenendo quest’anno: sempre in lotta per le prime cinque posizioni, sempre in lotta con il suo rivale di sempre, Andrea Dovizioso, fino al secondo posto ottenuto nell’ultimo GP d’Australia, il suo miglior risultato di sempre in MotoGP.

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