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E anche Pedrosa c’è. Il mondiale ora ha tre re.

di Roberta Odicino

 

Chi di caduta ferisce di caduta perisce, verrebbe da dire. E sì perché anche questo Gran Premio è stato deciso da una caduta. Questa volta non c’è nessuna polemica, o quasi, perché Casey Stoner ha fatto tutto da solo, durante l’ultimo giro all’ultima curva nel tentativo di superare il compagno di squadra e rivale Daniel Pedrosa si è steso. Ora le opinioni sono contrastanti c’è chi lo condanna perché avrebbe dovuto e potuto accontentarsi del secondo posto visto che aveva appena riaperto il mondiale e chi invece loda il suo coraggio e la sua caparbietà, che poi sono quelli che rendono Stoner quello che è: uno dei migliori piloti di sempre. A prescindere dalla caduta la gara di Stoner è stata ottima ha ripreso il compagno di squadra e ha comandato per buona parte della corsa salvo poi essere ripreso e superato a sua volta, il duello nato tra i due hondisti valeva il prezzo del biglietto, come si dice. Questo ci porta alla sorpresa della giornata, o meglio di una mezza sorpresa visto che Pedrosa vince su questo tracciato da ben tre anni consecutivi, lo spagnolo che ha sempre mostrato di soffrire nei duelli questa volta si è invece riscattato e anche alla grande, non ha mai mollato l’osso nemmeno quando Stoner è riuscito a prendere un piccolo vantaggio. Quindi nonostante tutto questa vittoria se l’è stra-meritata. Ora tutti e tre i pretendenti al titolo hanno vinto una gara e lo spagnolo della Honda si candida come il terzo incomodo che può far male. La prestazione dei due piloti Honda ci porta a parlare inevitabilmente dell’enorme gap che in questa gara si è registrato tra le due moto giapponesi. Infatti fino alla scorsa gara abbiamo detto di come la Yamaha sembrasse un moto pressoché perfetta ed imbattibile e di come invece la Honda soffrisse ancora di troppi problemi, sopratutto legati alle gomme, adesso la situazione sembra essersi riequilibrata e per questo i venti punti che separano Lorenzo e Stoner non sembrano più un abisso insormontabile.

Passando agli altri piloti, questa volta il grande assente, anche se presente fisicamente, è stato Jorge Lorenzo che ha agguantato la seconda posizione ma solo grazie all’errore di Stoner facendo una gara da buon calcolatore. Ancora reduce dai problemi fisici per la caduta della scorsa settimana ha fatto il lo stretto necessario per prendere punti (ben 20) senza rischiare nulla. Dobbiamo invece fare i complimenti a Dovizioso che è salito sul terzo gradino del podio dimostrando ancora una volta di meritare un posto nel team ufficiale. Di certo riesce a fare molto meglio dell’attuale proprietario di quel sellino. Infine il capitolo Ducati quanto mai disastroso perché Rossi riesce ad agguantare il sesto posto complici cadute ed errori di quelli davanti e Hayden solo il 10 posto. Da notare però che dopo la mezza sfuriata della scorsa settimana alla Ducati Rossi sembra aver cambiato idea affermando che l’Audi (ora proprietaria della Ducati) ha un progetto per lui. Staremo a vedere.

Tra pochi giorni si torna in pista questa volta al Mugello entrambi i pretendenti al titolo sembrano carichissimi speriamo di vedere finalmente un duello diretto tra loro due o meglio loro tre.

 

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