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Il ritiro, la vittoria e il ritorno

di Roberta Odicino

 

“A fine stagione mi ritiro.” A catturare l’attenzione del motomondiale è stata questa dichiarazione, da molti definita shock, di Casey Stoner più che la straordinaria vittoria di Jorge Lorenzo. Quello di cui per mesi si è speculato, alla fine si è realizzato. Le ragioni che hanno portato il due volte campione del mondo al ritiro sono lapidarie e pesano come un macigno su uno sport che sta cambiando tanto, forse troppo per lui. In puro stile Casey Stoner non ha risparmiato niente e nessuno e ha detto onestamente quello che sente e che ,forse, altri sentono ma che non hanno il coraggio di dire. Quello che rimane è un grande vuoto, che forse realizzeremo meglio il prossimo anno quando non lo rivederemo più in pista con la sua guida spettacolare, il suo tagliare i cordoli ed il suo fare quello che nessun altro sa fare.

Certo siamo solo alla quarta gara della stagione, una stagione che si preannuncia combattutissima, perché se Stoner ha vinto dove non aveva mai vinto prima, Lorenzo gli ha risposto con una vittoria di misura che dimostra che lui e la sua Yamaha ci sono e che anche lui sa essere un marziano, quando vuole. Marziano, appunto, perché guidare sotto la pioggia senza fare il minimo errore e riuscendo a terminare la gara a 9 secondo da Rossi, non è poco, anzi. Quindi chi aveva profetizzato che Stoner avrebbe vinto facilmente il mondiale dovrà ricredersi, la strada è ancora lunga e in salita, per entrambi.

Ritornando alla gara, Stoner ha inseguito Lorenzo, cercando di riprenderlo, qualche volta è riuscito anche a diminuire il distacco che li separava ma Lorenzo ha continuato a spingere e di certo la minore confidenza della RC213V bagnato gli ha impedito l’impresa. Questa gara dal suo punto di vista può essere vista come il classico bicchiere mezzo pieno, o mezzo vuoto; mezzo pieno perché ha comunque finito la gara, e non era così scontato, e ha raggiunto un buono terzo posto in ottica mondiale, ma mezzo vuoto perché ha comunque perso 4 punti che in una stagione come questa posso fare la differenza.

Passando alle sorprese di giornata come non citare Rossi che ha conquistato un’ottimo secondo posto, certamente è stato aiutato dalla pioggia che notoriamente favorisce la Ducati ma ha dimostrato che il suo spirito da campione c’è ancora e che non si è sopito dalle lotte con avversari “minori”; ora bisognerà “solo” far funzionare la moto altrettanto bene anche sull’asciutto. Anche l’altro italiano Dovizioso ed il suo compagno di squadra Crutchlow hanno fatto una buona gara, non ottima però, perché entrambi hanno rovinato la loro prestazione con due cadute che non gli hanno comunque impedito di finire la gara.

Per le delusioni di giornata, Pedrosa, che termina quarto, ma solo perché i piloti Yamaha sopraccitati si sono stesi davanti ai suoi occhi, a questo punto sembra essere, ancora una volta, fuori dalla lotta mondiale. Infine Spies che riesce a peggiorare di gara in gara la sua posizione all’interno del team, finendo questa volta anche dietro a cinque crt, avendo lui, ricordiamolo, una Yamaha ufficiale.

Ripartiamo da Le Mans con la consapevolezza che il duello tra Stoner e Lorenzo sarà agguerrito e che i vari comprimari potranno aiutarli a togliersi punti a vicenda, ma non potranno mai sopraffarli, almeno non nella classifica mondiale!

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