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Pavia-Spal: tutto rinviato a domenica prossima

di Fabio Muzzio

C’ero. Seduto al mio posto.  Numero del biglietto uguale a quello del solito seggiolino. La scaramanzia conta, quel posto non si tocca. La partita da un’altra postazione non sarebbe la stessa.

Pavia e Spal hanno dunque chiuso la prima parte della contesa: uno zero a zero che aumenta le possibilità di salvezza dei ferraresi, ma non chiude le opportunità del Pavia.

Si doveva vincere, ma l’importante era non perdere.

Le gare sui centottanta minuti sono così: nei playout, poi, chi gioca la prima in trasferta può ottenere l’obiettivo con due pareggi e di conseguenza adattare l’atteggiamento in campo.

Sarà una settimana di grande attesa per l’ultimo atto.

Veniamo alla contesa: sicuramente disputata da due squadre che non meritano uno spareggio per la permanenza nella categoria;  la Spal, sanzionata (giustamente) per i troppi debiti è formazione davvero di ottima caratura; il Pavia, rinato dopo la cura Roselli, ha sfiorato la salvezza diretta che sarebbe stato da considerare un miracolo sportivo da raccontare ai nipoti. E, invece, non ci addentriamo sui possibili sviluppi dei prossimi mesi, una delle due tornerà in Lega Pro2.

Sono uscito dal Fortunati con il rammarico di aver visto gli azzurri sprecare quattro occasioni d’oro, con la speranza che non si debbano rimpiangere. Ma altresì convinto che ce la si possa giocare ancora.

Vecchi ha impostato i suoi con il 4-1-4-1, Roselli ha riproposto il 4-4-1-1, lasciando però l’under Verruschi in panca e proponendo Cinelli  in fascia. Ha pesato l’assenza di Marchi squalificato, perché ha tolto al mister sia l’unico cambio in attacco, sia la punta più in forma.

Il primo tempo, alla luce delle occasioni e del ritmo di gioco, si è fatto preferire al secondo. Il Pavia è partito male, ma nella prima frazione è uscito dal guscio, mettendo in difficoltà gli avversari e reclamando un paio di rigori abbastanza netti, prima su Fissore e poi su Cesca.

Nel secondo tempo più blando, complici le squadre più stanche, le emozioni sono state davvero poche anche se oltre ai rimpianti c’è da segnalare un’occasione non concretizzata da Statella e una paratona di Facchin.

L’appuntamento è rimandato a Ferrara domenica prossima, dove negli ultimi novanta minuti ci si gioca tutto.

Domenica rientrerà in rosa Marchi, un’arma in più.

Vamos Pavia!

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