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Calcio, Lega Pro / Pavia-Lumezzane: segnali positivi dagli azzurri

di Fabio Muzzio

Sono uscito dal Fortunati rincuorato, non dico senza rimpianti, ma soddisfatto di aver visto qualche passo in avanti.

Lo 0 a 0 finale, che sta stretto agli azzurri, segna alcuni spunti positivi: vediamoli.

Assetto tattico: Roselli ripropone il canovaccio della rimonta della scorsa stagione (qualcuno la chiama la mano del “Santo”), e questo significa una sola ala di ruolo per la corsia di destra, Statella, e un terzino per la corsia di sinistra, che in questa stagione significa Di Chiara. Il sacrificato diventa Lussardi, che continuo a pensare sia tra i più interessanti tra i nuovi arrivati, ma al momento il centrocampo azzurro non è in grado di reggere un assetto troppo sbilanciato in avanti.

Nessun gol al passivo: nelle tre precedenti uscite ufficiali tra Coppa e Campionato tre sconfitte e otto gol al passivo. Non subirne e con pochissimi rischi fa ben sperare. Tra l’altro c’è da segnalare il debutto post infortunio di D’Orsi, sicuramente positivo, al posto di Meregalli, che a sua volta si trasferisce a fare il terzino sinistro.

Nella terra di mezzo: complice il ritmo non certo elevato sia Ferrini che La Camera hanno retto bene l’urto avversario e gestito bene la situazione. E più passano i minuti nelle gambe, soprattutto per “Ferro”, più si arriverà al pieno recupero e dunque a una crescita atletica e di ritmo nella zona nevralgica.

Il terminale offensivo: ribadisco ancora una volta che Cesca sportella alla grande ed è un aiuto per aprire spazi a Beretta, sicuramente al momento l’acquisto più azzeccato da parte della dirigenza: smaliziato e con personalità. Difficile trovare queste qualità in un giocatore seppur di talento al debutto tra i professionisti e soprattutto dopo solo tre partite. Bravo, bravo davvero. È l’essere andato vicino al gol, sarebbe stato il terzo consecutivo, insieme alla dozzina di falli subiti, significa che è lui il terminale offensivo più pericoloso.

Sia chiaro non è che vada tutto bene, c’è ancora molto da lavorare e da capitalizzare meglio le occasioni, però i segnali vanno catturati, soprattutto dopo due prestazioni poco convincenti sotto tutti gli aspetti.

I rimpianti: riguardano sia il gol sbagliato da Di Chiara, che di testa davanti al portiere è riuscito a mandarla fuori, che quello da Beretta, che si è visto neutralizzare in corner da un Vigorito molto reattivo un diagonale che poteva essere sfruttato meglio.

Abbastanza deludente il Lumezzane, che vanta un organico di tutto rispetto e alcune individualità come Mandelli e Marcolin. Senza dimenticare Torri, al quale è stato annullato un gol in fuorigioco (senza moviola e replay mi è parso dubbio). In realtà l’ex centravanti azzurro si è visto molto poco, forse non è ancora al top della condizione fisica: buon per noi. Rimane comunque sempre nei ricordi dei tifosi pavesi, perché a suon di gol ha contribuito, con Carbone e Giaccherini, a salvare il Pavia dalla D non molte stagioni fa.

In conclusione posso dire che muovere la classifica e togliere lo 0 è una buona iniezione di morale pure per i tifosi. Il fatto che Roselli abbia, si spera, trovato l’undici ideale un passo in avanti. A questo punto c’è da attendersi una crescita generale della condizione, che possa permettere anche di tenere un ritmo un po’ più elevato.

Il prossimo impegno sarà a San Marino, dove ad attenderci ci saranno tre ex: se Galluppo è stato un azzurro solo per pochi mesi, Fogacci e Lunardini  hanno dato tantissimo ai nostri colori per diverse stagioni.

Salut

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