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Una domenica dipinta di azzurro: due volte Campioni del Mondo

Il 26 novembre l’Inno di Mameli non smette mai di suonare: siamo Campioni del Mondo, per la terza volta, la seconda consecutiva. Bagnaia e la Ducati trionfano a Valencia. Nel frattempo, a 630 km di distanza, a Malaga, dopo quarantasette anni, l’Italia torna a vincere la Coppa Davis, diventando padrona del tennis mondiale. 

Un cielo azzurro dipinto di rosso 

E’ il Circuito Ricardo Tormo di Valencia lo sfondo dello scontro finale per decidere il titolo del Motomondiale 2023. Bagnaia e Martin sono pronti a contendersi il titolo all’ultima staccata, solo nove punti li separano. 

I semafori si spengono, la gara inizia: l’italiano parte in pole, mentre lo spagnolo dalla seconda linea in griglia. Dopo solo due curve, Martin arriva sotto alla rossa numero 1, recuperando quattro posizioni: i due iniziano subito a sfidarsi e a sfiorarsi. 

Complice la troppa adrenalina, al sesto giro la Ducati Pramac 89 tampona Marc Marquez finendo nella ghiaia: “Martin out” segna il tabellone al box. Bagnaia è Campione del Mondo per la seconda volta consecutiva.

Pecco continua la gara, ignaro dell’uscita dello spagnolo: “Non ho visto il cartello ‘Martin Out’ fino alla fine”. Sogna di vincere, di tagliare per primo il traguardo e alzare il trofeo.

Ventisettesimo giro, bandiera a scacchi: Francesco Bagnaia vince il GP di Valencia e si consacra nell’Olimpo. Lui, Masetti, Agostini e Rossi sono gli unici italiani ad aver vinto il titolo due volte consecutive nella cilindrata più importante (Pecco però è l’unico ad averlo fatto in sella a una Ducati).

L’orgoglio italiano non si ferma al solo pilota, la rossa, la Ducati vince nettamente anche il Mondiale costruttori. 

Moto Ducati campioni del mondo
Credit foto: Getty Images

Malaga si tinge d’azzurro 

Sabato 25 novembre, è lo scontro Italia-Serbia a decidere la semifinale di Coppa Davis. Dopo il ko di Musetti contro Kecmanovic (7-6, 2-6, 1-6), le speranze di finale sono in mano a Sinner, che, per la seconda volta nel giro di due settimane, batte il numero uno al mondo Novak Djokovic (6-2, 2-6, 7-5). Siamo 1 a 1. E’ poi il doppio Sonego-Sinner a regalarci la finale di Coppa Davis, vincendo contro il duo Djokovic-Kecmanovic (6-3, 6-4). 

Domenica 26 novembre, giorno della finale: solo l’Australia separa la nostra nazionale dalla coppa. La gara si apre con il primo singolare Arnaldi-Popyrin, uno scontro non adatto ai deboli di cuore. Il giovane italiano vince il primo set 7-5. Nel secondo set la tensione per la grande competizione non aiuta: le percentuali di doppi falli ed errori aumentano esponenzialmente, finisce 2-6. Arnaldi deve ritrovare la concentrazione e la prima di servizio, grande mancanza del secondo atto di questa partita. Il terzo set vede il giovane ligure subito in testa 1-0; Matteo appare diverso, più veloce e attento, concludendo il match 6-4, dopo aver salvato otto palle break

Siamo 1-0 per noi, ora tocca alla nostra punta di diamante: Jannik Sinner. Il secondo singolare vede in campo l’azzurro contro De Minuar. L’incontro inizia 0-1 per l’australiano, ma il quarto al mondo dimostra fin da subito la sua splendida forma, strappando il secondo servizio all’avversario: siamo 2-1.

Una prima palla a 208 km/h permette all’altoatesino di salvare il possibile break dell’avversario; conclude il game 5-3 e in soli quattro minuti guadagna il primo set (6-3). 

Nel secondo atto De Minuar è sopraffatto, Sinner non perde neanche un game: 6-0 set, partita, incontro. L’Italia è Campione del mondo: dopo quarantasette anni l’ “insalatiera” (la coppa viene chiamata in questo modo a causa della sua forma) torna nel nostro Paese. 

Campioni del mondo!
Credit foto: Getty Images

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