Università

Sessione estiva “around the region”

Ecco un indovinello semplice semplice al quale tutti saprete rispondere: è luglio, fa caldo (anzi caldissimo), la maggior parte dei vostri amici ingrati, indegni sono in vacanza, il vostro coinquilino infame (per lui solo le lame!) è tornato in patria, la gente fa il bagno nel Ticino (malgrado il rischio dei mulinelli e dei siluri) e voi invece state partecipando a qualcosa di più grande, un vero progetto, anzi forse un esperimento di sopravvivenza di quelli che neanche Bear Grylls e che ha occupato ( e occuperà) gran parte della vostra estate da universitari, qualunque sia il vostro anno di frequenza… di cosa si tratta?? Ma della vostra amata sessione estiva ovviamente! Sappiamo tutti che si tratta di uno dei periodi più stressanti dell’anno accademico per uno studente universitario e c’è chi ha avuto la fortuna di vedere la luce in fondo al tunnel prima di altri. Visto che bene o male noi studenti pavesi sappiamo come funziona a “casa nostra” … perché non scoprire come se la passano gli altrettanto sfortunati studenti nelle altre università?? È risaputo che ogni Ateneo ha i suoi usi e tradizioni, le proprie regole…così abbiamo deciso di scoprire qualcosa di più facendoci aiutare da qualche collega non pavese. Direttamente dalle Università più conosciute della zona milanese, Alessandra, Ali, Valentina, Camilla e Matteo ci hanno gentilmente concesso qualche prezioso istante del loro tempo facendo una pausa dal loro studio “matto e disperatissimo” e rispondendo a qualche semplice (e ignorantissima) domanda.

Ecco le dieci domande che sono state rivolte ai nostri baldi eroi:

1 -Quale corso frequenti e in quale università?

2- Quanti esami devi dare o hai dato in totale in quest’anno? Quanti per la sessione estiva?

3- Quanto dura la tua sessione estiva?

4- Hai avuto la possibilità di fare preappelli o parziali?

5- Qual è l’esame più difficile della sessione?

E poi una serie di domande ad alto contenuto demenziale: 

6- Che temperatura si registra nelle aule dell’Università in questo periodo (ad esempio durante gli esami quando sono strapiene e in condizioni incompatibili con la vita degli esseri umani)?

7- Quale è stato/ qual è il tuo chiodo fisso durante questa sessione estiva? Piscina, mare, suicidio, piromania, hackeraggio del sistema informatico dell’Università sulla pagina di prenotazione esami, ecc…

8- Ti è capitato di pentirti di esserti iscritto ad un esame in questa sessione estiva? Se sì, che scuse hai trovato per non presentarti all’appello?

9- Ti è capitato di avere incubi la notte sognando il giorno degli esami o i risultati? Quanti di questi si sono avverati?

10- Cosa pensi che farai una volta terminata la sessione estiva oltre a bruciare i libri??

Vediamo che cosa ci hanno risposto!
 

Valentina, futura party planner, si costruirà un impero organizzando il Bar Mitzvah di qualche celebrità

Ciao a tutti! Sono una studentessa dell’Università degli Studi di Milano, per gli amici “la Statale” e frequento il corso di “Comunicazione e società” della facoltà di Scienze Politiche. L’ampia possibilità di scelta per le matricole di questo corso prevede sette esami obbligatori e un laboratorio di scrittura, altrettanto non facoltativo. Noi di Scienze Politiche amiamo distinguerci dalle altre facoltà, perciò abbiamo ben pensato di non adoperare il classico sistema dei semestri, ma bensì di dividere l’anno accademico in tre trimestri. Ammetto che questa decisione non mi dispiace affatto in quanto permette di avere esami più “spalmati” durante l’anno e meno ore di lezione al giorno, compensate da meno giorni di vacanza. Lo svantaggio di questo tipo di organizzazione è che non ho delle vere e proprie sessioni ma una specie di sessione unica che dura tutto l’anno, insomma una “morte lenta e dolorosa”.

Per fortuna qualche professore, magari addolcito dallo spirito natalizio o dal cioccolato delle uova pasquali, stabilisce per la sua materia dei parziali. Purtroppo non tutti la pensano allo stesso modo. Ad esempio il mio professore di “Storia contemporanea”, uomo pretenzioso e tutto di un pezzo, non ha mai concesso parziali e su di lui circolano varie “leggende metropolitane” che ne sottolineano la poca clemenza e considerano il suo esame come il più temuto del corso. Come se non bastasse è da sostenere indicativamente al termine del terzo trimestre, cioè in piena estate, periodo non proprio favorevole al povero studente.A conciliare lo studio vi è infatti il caldo torrido delle aule studio che, in combo con l’aria condizionata dei treni (i miei compagni di sventura pendolari capiranno) permette di beccarsi un’indesiderata influenza estiva (tratto da una storia vera).

Ovviamente sono molti i pensieri che affollano la mia mente di studentessa universitaria in questo periodo. Tra i più gettonati ci sono la tentazione di arruolarsi tra i “Guardiani della notte” al fianco di Jon Snow pur di sfuggire agli esami e quello di andare a vendere cocco su un’isola tropicale. Pochi soldi, certo, ma che abbronzatura! A proposito di sogni, qualche mese fa ho sognato di essermi dimenticata di sostenere un esame del primo trimestre e per tranquillizzarmi ho dovuto controllare sul portale universitario! Fortunatamente, invece, da diligente studentessa, mi manca solamente un esame del mio piano di studi del primo anno (il sopracitato storia contemporanea) che però ho deciso di sostenere a settembre; dunque mi toccherá avere a che fare, tra un tuffo e l’altro, con Mussolini, Hitler e Trotski ancora per un po’!

Alessandra, futura presidentessa della NASA e prima astronauta donna a cavalcare una cometa

1) Studio “Ingegneria Aerospaziale” al Politecnico di Milano, nella “magnifica” sede di Bovisa.

2) In totale quest’anno avrei dovuto dare sette esami di cui quattro nella sessione estiva.

3) La mia sessione estiva è iniziata il 27 giugno e finirà il 29 luglio.

4) Sì, ho avuto la possibilità di fare tre parziali in questa sessione.

5) Probabilmente l’esame più difficile è quello di “Impianti aerospaziali” perché non ha la parte scritta.

6) Temperatura? Beh, il clima delle aule è molto variegato. In alcuni edifici si trovano facilmente diverse specie di pinguini e orsi polari, mentre in altri capita di imbattersi in cammelli e dromedari…insomma, raffreddore assicurato tutto l’anno!

7) Il mio chiodo fisso? Non so se si può dire ma… probabilmente hackeraggio dei computer dei professori e poi un’attività magnifica che a noi universitari manca sempre durante le sessioni d’esame: mangiare gelato dalla vaschetta davanti a dei meravigliosi film!

8) Non mi è capitato di pentirmi per essermi iscritta a qualche appello perché ho eliminato il problema alla radice…non mi sono proprio iscritta!

9) Non ho avuto incubi sui risultati degli esami, ma circa una settimana fa mi sono svegliata in preda al panico per aver sognato dimostrazioni su dimostrazioni…l’ingegneria è una brutta “bestia”!

10) Finiti gli esami probabilmente, anzi, sicuramente, dormirò senza sosta per due settimane!!

Camilla, futura erede di Freud, sperimentatrice di una nuova teoria psicoqualcosa che le frutterà milioni

1) Studio “Scienze e tecniche psicologiche” all’ Università Milano Bicocca.

2) Devo dare sette esami grossi più due prove informatizzate per accertare le conoscenze della lingua inglese e dell’uso del computer. In questa sessione estiva per ora ne ho dati quattro e me ne rimane uno per la sessione di settembre.

3) La sessione estiva dura da noi i mesi di giugno e luglio con pausa ad agosto per ricominciare e chiudere l’anno con il mese di settembre. Gli esami sono iniziati il 1 giugno e verso la metà di luglio credo non ci siano più appelli disponibili perché tutti i professori vogliono andare in vacanza prima della fine del mese!

4) Quest’anno ho avuto la possibilità di fare un parziale prima della sessione invernale ed è stato molto utile per gestire il corso perché era davvero un mattone! Mentre verso il mese di maggio avevo una sorta di integrazione pre-esame per alzare il voto finale di due punti in un esame nella sola data di giugno.

5) Secondo me l’esame più difficile è stato nella sessione invernale, “Fondamenti anatomo-fisiologici dell’attività psichica” perché era l’esame di stampo più “medico” dell’anno, che richiedeva molto più tempo degli altri, mentre in questa sessione non ho trovato esami particolarmente difficili poiché gli argomenti trattati erano in genere più nelle mie corde!

6) È incredibile…. In inverno fa un freddo micidiale anche con 400 persone che si spintonano tra di loro…e ora in estate se vai un’ora in biblioteca ne esci come se ti fossi appena fatto una doccia! A parte gli scherzi, la temperatura precisa non saprei dirtela, però al piano -1 fa molto fresco e in estate per riprendere il fiato durante il pranzo si sta molto bene, anche se assomiglia un po’ a una cella frigorifera… O a una cella vera e propria per certi versi!

7) Diciamo che ogni studente la pensa un po’ alla stessa maniera! Mi sono rivista esattamente in tutti i tuoi esempi! Sicuramente la piscina si vede come un miraggio… Non vedi l’ora di chiudere e bruciare (giusto per citare la piromania!) ogni libro per buttarti nel blu più fresco e finalmente perdere quel colore cadaverico! Continui a pensare alle vacanze e a quel che farai quando avrai riconquistato la tua libertà!

8) Sì, praticamente ad ogni data! Sempre….quell’ansia non abbandona mai, la paura di non farcela e di essere derisa mentre gli altri felici han passato il loro esame…Però bene o male la forza poi la si trova…Ti chiedi un po’ chi cavolo te l’ha fatto fare di iscriverti all’Università…ma poi la sensazione di libertà che si prova quando si esce finalmente dall’aula, tutto sudato e impacciato è la parte migliore, che ripaga ogni singolo sforzo…In linea di massima non ho mai trovato scuse per non fare un esame…. Immaginate sì, mi sono fatta mille film mentali…

9) No, per ora non mi è ancora capitato di fare incubi di questo tipo… Sarà perché forse prendo l’università come un modo per mettermi tranquillamente alla prova mentre ancora sogno tutti i miei professori delle superiori che mi scherniscono, sgridano e si prendono gioco di me o mi danno voti che non merito. L’incubo della maturità nello specifico è fisso nelle mie notti perché ancora, forse, è rimasto qualcosa di irrisolto che avrei voluto gestire diversamente!

10) Questa è la domanda migliore…. Beh, credo che dopo aver venduto tutti i libri (N.B. non bruciato attenzione, vorrei recuperare qualcosina da tutta quella carta!) credo che prenderò in mano un altro libro, perché c’è un esame che mi aspetta a settembre!!!! Scherzo ovviamente, non subito, o almeno, non fino al 15 di agosto! Prima credo che andró in piscina senz’altro e poi ho prenotato un viaggio con l’associazione Legambiente per rendermi utile e stare allo stesso tempo a contatto con la natura e la gente!

 Ora un altro collega dal Politecnico, ma dalla sede di Piacenza («Inchiostro» arriva anche oltre al confine lombardo!)

Ali, futuro architetto giramondo e progettatore del primo residence turistico sulla Luna

Frequento il corso di Architettura al Politecnico di Milano, ma nella sede di Piacenza. Ho dato un esame il primo semestre e sei il secondo… di cui due esami sono dei laboratori, uno di progettazione e uno di urbanistica. Abbiamo terminato le lezioni il 17 giugno e il 20 sono iniziati “a manetta” gli esami, perciò non abbiamo avuto neanche il tempo di respirare (a differenza di altre Uni che danno almeno un mese di pausa) oltretutto si aggiungono i laboratori che richiedono un costante impegno e dedizione lungo tutto il corso dell’anno… rendendo pressoché impossibile trovare il tempo per studiare le altre materie (sono sicuro che ci sia un girone all’Inferno anche per il Polimi!). Se sono fortunato terminerò gli esami il 18 luglio. Abbiamo avuto la possibilità di fare il parziale solo di matematica (che è andato tragicamente male un po’ a tutti).

L’esame più difficile credo sia stato appunto matematica, forse un po’ per la professoressa che pretende davvero tanto per degli studenti che fanno Architettura e non Ingegneria. Ma difficile è stato anche il laboratorio di “Progettazione”. Non proprio difficile nel significato del termine, ma più che altro perché richiedeva un impegno elevato e costante, comunque per quanto mi riguarda credo sia stata anche la materia più soddisfacente e gratificante. Andando a Piacenza le aule di solito non sono particolarmente sature. Ad ogni modo spesso c’è l’aria condizionata (anche se non molto efficace) ma anche se non fosse, a Piacenza soffia spesso una bella brezza.

Il mio chiodo fisso sono state imprecazioni e minacce di morte al Politecnico per via di tutto lo stress e la pressione che ci hanno messo tra laboratori, esami e neanche una misera pausa e sentire altri studenti dire “no ma io non ce la faccio più mi serve una vacanza” quando in realtà hanno nemmeno due esami e hanno avuto una pausa di più di un mese… Poi per il resto per passare gli esami mi incentivavo pensando alla vacanza “Dai! Finisci tutto ai primi appelli così hai tutto agosto e settembre liberi”!

Mi sono pentito di essermi iscritto all’esame di “Storia dell’architettura” perché avrei dovuto farlo il primo semestre. C’era molta più gente al primo appello e quindi gli orali duravano 10/15 minuti a testa. Mentre al secondo appello ho dovuto sostenere un orale di un’ora.

Incubi zero sono sempre abbastanza tranquillo per queste cose. Come tutti chiaramente ho lo stress che mi “pressa”, ma alla fine è solo un esame: se lo passo bene, se non lo passo lo rifarò e farò di meglio. Beh chiaramente una volta finito oltre a bruciare i libri … Brucerò anche i modellini per i laboratori . Fino ad ottobre non vorrò minimamente pensare a nulla che riguardi l’architettura, cosa ormai praticamente impossibile…

Sono andato al “Centro” di Arese pochi giorni fa… E anziché guardare i negozi osservavo l’architettura, i materiali utilizzati e le varie tecniche!!

Matteo, futuro direttore di una nuova catena di fastfood nella Foresta amazzonica

1) Il corso si chiama “Esperto linguistico di impresa” presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

2) La fregatura della Cattolica (che non ti dicono al momento dell’iscrizione) è che sono dieci esami che si possono dare solo nella sessione estiva; “”Economia” è divisa in due moduli che fanno media tra loro, il primo dei quali si può già dare a gennaio o durante la sessione estiva se non lo dovessi passare.

3) La sessione estiva inizia il 26/05 e finisce intorno a metà settembre se non sbaglio, comunque controllo sul calendario e ti dico (stiamo ancora aspettando…).

4) Non abbiamo pr-eappelli, i parziali li abbiamo dati tra gennaio e febbraio per Storia economica, Economia (che coincide con il primo modulo), Fonologia inglese (una volta passato l’esame vero e proprio consiste solo in una domandina) e linguistica, anche se non valeva niente perché la professoressa ha dato voti come sufficiente, discreto, bene. Evitiamo i commenti.

5) Per contenuto direi che l’esame più difficile è “Linguistica”, per difficoltà in sé gli scritti delle lingue perché abbiamo un solo appello per sessione.

6) Con tutti i soldi che lasciamo giù per fortuna non fa caldissimo, poi dopo avere preso il treno ogni posto sembra un freezer!

7) Piromania tutta la vita; soprattutto contro i professori, l’unica cosa che frena è il fuoco che è troppo caldo soprattutto in questi giorni!! La piscina sennò è un’opzione sempre valida.

8) Per fortuna per adesso non mi è ancora capitato, ma nel caso un bel raffreddore è sempre l’opzione migliore.

9) Praticamente tutte le notti; per fortuna di solito sogno che vadano molto molto male (tipo gli incubi di quelli in mutande davanti a tutti) ma per ora non sono andati malissimo; nel caso la piromania non sarà più solo un sogno.

10) Oltre a bruciare i libri andare dalla professoressa di Linguistica e dirle cose che forse è meglio non scrivere su un giornale…

Beh, che dire…buona fortuna ragazzi! Noi “pavesi” possiamo consolarci. Del resto… siamo tutti nella stessa barca!

 

Claudia Agrestino

Sono iscritta a Studi dell'Africa e dell'Asia all'Università di Pavia. Amo viaggiare e scrivere di Africa, Medioriente, musica. Il mio mantra: "Dove finiscono le storie che nessuno racconta?"

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