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San Valentino, Made in Trenord

Ebbene sì, anche quest’anno il momento più amato e allo stesso tempo più temuto dalle coppie di fidanzati e dai single recidivi è arrivato: mancano solo due giorni a San Valentino e qualcuno ha già dato inizio ai preparativi per festeggiare questa ricorrenza della quale la società odierna non sembra poter fare a meno. Dicevo amato, perché si sa che San Valentino è la festa degli innamorati e tutti gli spiriti romantici la adorano: bigliettini diabetici, camion di rose rosse, film strappalacrime, cenette romantiche, abbracci, baci (non solo i Perugina) e chi più ne ha più ne metta…. Insomma, ricorrenza amata dalle fanciulle, alle quali sembra di essere trattate come principesse, dai negozianti e dai ristoratori che grazie all’onomastico del Vale intascano un bel gruzzoletto e dai venditori ambulanti di rose ai quali sembra di essere finalmente riusciti a sbarcare il lunario. Tuttavia non tutti la apprezzano allo stesso modo. Cupido non sta proprio simpatico a tutti i “principi azzurri” che nella maggior parte dei casi considerano San Valentino come una scocciatura, l’ennesima scusa per spendere soldi e fare le stesse cose dell’anno passato. Non piace nemmeno tanto alle anime solitarie, che lo siano per scelta propria o altrui e che, per colpa del putto con le frecce, si sentono ancora più sole. Insomma, ognuno la pensa un po’ a modo suo. Anche riguardo le ipotetiche origini della festa esistono pareri contrastanti: secondo i più, la festa esisteva già nell’antica Roma sotto il nome di Lupercalia, giornate durante le quali si compivano riti e sacrifici in onore di divinità portatrici di fertilità. Altri sostengono che solo nel Medioevo la ricorrenza assunse un aspetto simile a quello che possiede oggi: durante i festeggiamenti uomini e donne estraevano biglietti riportanti il nome della persona con cui ballare e si scambiavano regali e tenerezze.

A noi pendolari però queste spiegazioni trite e ritrite non soddisfano più: siamo convinti che ci sia sotto molto di più e che anche in questo caso Trenord c’entri qualcosa…

Voci di carrozza narrano infatti la storia di un certo Valentino, un capotreno che ogni santo giorno (ecco perché è diventato San Valentino) percorreva i treni della sua tratta in lungo e in largo, avanti e indietro, senza far nulla di interessante a parte multare qualche passeggero moroso e ogni tanto trovare qualche vecchietta stordita con cui parlare. Valentino all’inizio amava il suo lavoro, ma con il tempo iniziò a provare un senso di noia e apatia verso quel mestiere così monotono che non gli regalava più alcuna emozione: nessun criminale da combattere, passeggeri incastrati nelle porte da salvare o gente simpatica con cui chiacchierare. Da anni ormai la sua vita trascorreva così, tra un lavoro che non lo appagava più e la difficile convivenza con i genitori, da bravo pantofolaio quale era. Un bel giorno però accadde qualcosa di inaspettato e stupefacente. Proprio durante uno dei suoi soliti giri di controllo per le carrozze di un suburbano incrociò lo sguardo di una ragazza, semplice, per nulla appariscente, nonostante ciò bellissima. Non dovette nemmeno cercare una scusa per parlarle, le chiese semplicemente di mostrargli il biglietto, al che lei estrasse il suo abbonamento Io Viaggio e glielo consegnò. Valentino non poteva credere alla sua fortuna, gli bastò dare un’occhiata all’abbonamento per scoprire il nome della misteriosa pendolare: Rosa. Quel nome gli rimase impresso nella mente per giorni, mesi, dopo quell’incontro, perché non aveva avuto il coraggio di dirle nulla, tuttavia non faceva altro che pensare a lei in ogni momento. Passò parecchio tempo mentre lui sperava vivamente di poterla rivedere. Il suo desiderio si avverò in un freddo pomeriggio di febbraio mentre si trovava sulla banchina pronto a risalire sul treno dopo aver fatto cenno al macchinista di prepararsi a partire. Stava per far chiudere le porte quando alle sue spalle sentì il sospiro sconsolato di qualcuno che aveva appena capito di aver perso il treno. Si voltò e vide la sua Rosa, paonazza in volto per la corsa e affranta. Il capotreno si illuminò all’improvviso e permise alla sua amata di salire. Fu lei a rivolgergli la parola per prima, per ringraziarlo…da lì iniziarono a parlare e trascorsero tutto il viaggio a chiacchierare e guardarsi negli occhi così intensamente che Valentino pensò che per una volta i passeggeri morosi, i criminali, le vecchiette…avrebbero potuto aspettare. L’importante era stare lì con lei, la sua Rosa, in quel magnifico 14 febbraio che non avrebbe mai dimenticato.

Bella storia vero? Ecco spiegata l’origine della festa più romantica dell’anno secondo i pendolari per i quali la previdente Trenord ha già predisposto offerte ed eventi a tema. A chi è fidanzato offre la possibilità di trascorrere del tempo con la propria dolce metà viaggiando con il biglietto speciale per due San Valentino con Trenord su uno dei treni più lussuosi (tipo il Malpensa Express per intenderci), seduti nel vagone di prima classe accanto al finestrino, “vista campi”, sorseggiando un buon tè deteinato gentilmente offerto per l’occasione dalle migliori stazioni sotterranee di Milano. (Pensate che Trenitalia lo fa davvero!! Parti in due paghi uno).

Per gli “amori a distanza” invece, visto che qualche Valentino innamorato si troverà a trascorrere la giornata da solo su un treno diretto verso la località dove si trova la sua amata, Trenord provvederà ad attivare l’esclusivo servizio “In time” in modo da permettergli di giungere, almeno questa volta, in orario tra le braccia della fidanzata.

Il pendolare single invece, un po’ come il Valentino della storia, nonostante dica di detestare San Valentino e l’amore, spera in fondo di incontrare la propria anima gemella proprio sul treno, così in questi giorni di febbraio aguzza ancora di più la vista nella speranza di non trascorrere, per un altro anno consecutivo, la serata del 14 a casa sul divano, sotto alla copertina a guardare un film straziante mangiando gelato e piangendo oltre che per la sua solitudine anche per i chili accumulati nel frattempo. Così, malgrado lo sia tutto l’anno, la comunità “Spotted: Trenord”, nata come punto virtuale d’incontro per tutti i pendolari desiderosi di conoscersi e raccontare i propri flirt da treno, nella settimana del 14 febbraio subisce un’impennata nelle visualizzazioni. Allora, per dare manforte ai pendolari più sfortunati, gli amministratori della pagina hanno deciso di organizzare un super “Single Trip Party” per coloro che sono alla ricerca dell’anima gemella. Il party si terrà il giorno immediatamente successivo alla festa degli innamorati, il cosiddetto San Faustino dei single, sulla seconda carrozza di ogni treno a partire dalle prime ore del mattino. La festa (o meglio la caccia) è aperta a tutti. Un’unica imposizione per chi vuol prendere parte al gioco delle coppie: indossare un segno distintivo, giallo per le ragazze e verde per i ragazzi.

Insomma, morale della favola? Anche a San Valentino Trenord non vi deluderà cari pendolari! Perciò, che abbiate già trovato il vostro Yin (o Yang) o che lo stiate ancora cercando…trascorrete la festa degli innamorati in stile Trenord…non ve ne pentirete!

Claudia Agrestino

Sono iscritta a Studi dell'Africa e dell'Asia all'Università di Pavia. Amo viaggiare e scrivere di Africa, Medioriente, musica. Il mio mantra: "Dove finiscono le storie che nessuno racconta?"

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