Attualità

Donare organi? Ma come?

Donare gli organi?
In effetti queste tre parole insieme sono abbastanza forti, vediamo meglio di che cosa si tratta.
Da dove parte la donazione?
Ad oggi, organi, tessuti e cellule non sono ancora riproducibili in laboratorio. Se un organo, o un tessuto smettono di compiere le loro funzioni, nell’organismo, l’unica alternativa è il trapianto con uno sano.
Ma non è così facile, per avere un organo da trapiantare è necessario che qualcuno lo abbia donato prima. A differenza del sangue e del midollo che si possono donare senza problemi, per donare un organo il donatore non ne dovrà aver più bisogno, ciò significa che dovrà essere morto.
Ci sono pochi casi, come ad esempio uno dei due reni, nei quali il donatore può essere vivente, purtroppo però vale solo per pochi organi.
In Italia il sistema sanitario, in caso di decesso, prevede la donazione se il soggetto in questione ha sottoscritto volontariamente il consenso per il dono, oppure nel caso in cui i parenti del defunto diano il proprio assenso. Per questo manifestare oggi la propria volontà è fondamentale. Non solo per farla conoscere ai propri cari, ma perché un domani, e tutti sperano sempre il più in là possibile, gli organi del proprio corpo, che potrebbero salvare la vita a qualcuno, non vadano seppelliti in un cimitero.

Il tema della donazione di organi è sempre stato al centro di molti dibattiti, e sopratutto ognuno di noi vive la morte in maniera diversa. Donare è praticamente l’opposto. Donazione e il trapianto moltiplicano la vita.

Basti pensare che ognuno di noi al suo interno ha un vero e proprio tesoro per chi è legato ad una macchina per sopravvivere.
Ogni donatore può salvare più vite, donando il cuore, reni, polmoni, fegato, cornee e tessuti vari.

Perchè essere egoisti quando si può regalare la vita?
Questa è la campagna che da molti anni AIDO, ASL, il Ministero della Salute e da poco anche i Comuni Italiani, stanno portando avanti per far conoscere a tutti questa possibilità.

organ-donation-pic-trash-canIscriversi è davvero semplice, si può firmare il modulo dell’AIDO, sottoscrivere la propria volontà all’ASL oppure nei comuni che hanno aderito al progetto ”Scelta in Comune” al momento del rinnovo della propria carta d’Identità si potrà sottoscrivere la volontà o il diniego alla donazione.
Per saperne di più visitare il sito:

http://www.aido.it/index.php?id=1&faq=5

 

 

 

 

Da qualche tempo AIDO insieme ad Azione Universitaria, sta organizzando banchetti all’interno dell’Università per parlare proprio di questo, se avete due minuti andate a parlare con i volontari. Due minuti oggi possono salvare molte vite in futuro.

Federico Mario Galli

Classe 93, Studente di Scienze Politiche all'Università degli Studi di Pavia. Interessi: Ambiente, Politica, Volontariato, Teatro, Scrittura e Musica.

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