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il gran finALEX

di Simone Lo Giudice

Ci sono campioni che ritornano. E altri che non se ne sono mai andati: Alex Del Piero è uno di questi. In meno di una settimana si regala due linguacce sulle primepagine del giorno dopo. Entrambe rifilate alle due milanesi: la prima ad Allegri in Coppa Italia e la seconda a Ranieri ieri sera. Nella sua stagione più difficile, Del Piero riesce a fare capolino partendo dalle retrovie bianconere e si regala un gran finALEX di stagione.

 

La Roma perde di misura a San Siro e l’Inter esce malconcia dallo Juventus Stadium. Sinonimo che Milan e Juve continuano a fuggire destinazione-Scudetto. E’ stata più equilibrata la sfida tra Allegri e Luis Enrique: la Roma era riuscita  a portarsi anche in vantaggio con Osvaldo, ma poi Ibrahimovic ha fatto valere ancora una volta la sua legge (con una doppietta che lo lancia capocannoniere del torneo con 22 reti stagionali). Buona la prova del Milan soprattutto nel secondo tempo, che avrebbe meritato di chiudere con più di una rete di vantaggio sugli avversari. Peccato per l’infortunio muscolare di Thiago Silva, che salterà sicuramente la doppia-sfida col Barcellona in Champions (e a questo punto i favori del pronostici parlano quasi esclusivamente blaugrana). Se l’Europa dovesse far fuori Allegri, allora lo Scudetto diventerebbe il primo e unico obiettivo rossonero, che difficilmente a fine stagione non verrebbe centrato.

Buonissima la prova della Juve contro i rivali di sempre. L’Inter ci ha provato a fare l’Inter nel primo tempo, in cui Buffon è stato molto decisivo (e queste sono ottime notizie per la nostra Nazionale in vista dei prossimi Europei). Ma poi nel secondo tempo è bastato il colpo di coda firmato da Caceres per stendere la resistenza mentale interista. Dopo il goal dell’1-0 non c’è stata più partita e c’è stato soprattutto Del Piero. Il capitano bianconero si è messo l’attacco sulle spalle, alla disperata ricerca del suo primo goal in campionato. E la linguaccia alla fine è arrivata: il gesto semplice di chi in fondo vuole rimanere sempre giovane. Una linguaccia rivolta al tempo che passa, ma anche a qualcuno (Andrea Agnelli forse?) che ha rammentato la data di scadenza dopo anni di gustosa consumazione. Ci mancherà molto Alessandro dal prossimo autunno: un atleta meraviglioso, ma soprattutto un uomo grandissimo. La prova vivente che il tempo in fondo se non può essere vinto almeno è possibile rallentarne gli effetti, grazie a un’impressionante forza di volontà. Un esempio unico.

 

Appassionante la corsa al terzo posto con la Lazio che si ritrova improvvisamente da sola, complice il doppio pareggio di Napoli (2-2 col Catania) e Udinese (1-1 col Palermo). La squadra di Reja non gioca il più bel calcio delle tre, ma è quella comunque più concreta. Mazzarri potrebbe farcela grazie alla qualità della sua rosa, sulla quale stanno pesando i troppi impegni stagionali (da ultimo quello di mercoledì scorso col Siena propio al San Paolo, che ha garantito un’importantissima finale di Coppa Italia). Sembra più defilata l’Udinese invece. Di Natale sta tirando il fiato, ma un uomo esperto come Guidolin in fin dei conti lo aveva previsto. Troppo ridotta la rosa bianconera per lottare fino alla fine (ricordiamoci che la stagione dell’Udinese è partita coi preliminari di Champions League lo scorso agosto).

 

Nella zona del “vorrei, ma non posso” c’è la Roma di Luis Enrique. Però non pensiamo di sbagliarci nel definirla Juve-in-pectore per la prossima stagione. Come i Bianconeri del 2010-2011 non arriverà più di un sesto-settimo posto, ma la rosa rimanere di buonissimo livello e Luis Enrique si è rivelato un tecnico meritevole di stima e fiducia. La sua squadra gioca un buon calcio, prima di tutto alternativo, a cui manca solo una buona organizzazione difensiva. Il prossimo anno Totti e compagni potrebbero onestamente giocarsi lo Scudetto se questo enorme difetto dovesse venir meno.

Cosa che difficilmente potrà fare l’Inter, che ieri sera ha provato gettare l’orgoglio oltre l’ostacolo. Milito si è reso pericoloso nel primo tempo, mentre Forlan si è rivelato ancora una volta evanescente. Maicon non è più sè stesso, il tempo ha vinto la coppia Lucio-Samuel, Stankovic non è il guascone delle stagioni passate e uno come Obi non è da Inter. Questo per fare alcuni nomi del presente. Moratti dovrà farne molto di più in sede di mercato quest’estate, se dal prossimo anno vuole almeno tornare competitivon in ottica-Champions League.

3 pensieri riguardo “il gran finALEX

  • Francesco

    Il fatto che Allegri abbia schierato con la Roma un Thiago Silva mezzo infortunato è la prova che l’obiettivo è il Campionato e che neanche lui crede nella semifinale di Champios.
    Effettivamente, come dargli torto… La doppia sfida con il Barcellona sarà soltanto una gloriosa passerella e nient’altro.

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  • Ugonotto

    Solo l’inter può espugnare Barcellona. SOLO L’INTER.

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    • Francesco

      Eeeehhh, si vede!!! XD

      E in ogni caso non l’ha mai espugnata, nemmeno nell’anno del triplete

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