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Campagna elettorale, atto primo

di Francesco Rossella
Lo scorso lunedì 27 aprile, una cinquantina di persone hanno sfidato la pioggia torrenziale per assistere al primo dibattito pubblico tra i candidati sindaci, organizzato dal Circolo Pasolini nella chiesetta adiacente al palazzo comunale. In realtà, stavolta il dibattito era limitato a tre dei cinque candidati: i due principali contendenti, vale a dire l’ex sindaco Andrea Albergati che si ripresenta col PD e il suo sfidante Alessandro Cattaneo per il PDL, e Irene Campari, ex PRC che ora si candida da indipendente con le liste di Grillo e che per così dire giocava in casa, dato che è cofondatrice del Circolo Pasolini. A moderare l’incontro, il direttore della Provincia Pavese Pierangela Fiorani. Diversi i temi toccati, dall’attuale crisi economica a problemi più specificamente locali come la chiusura di attività commerciali e le politiche giovanili.
Proprio su quest’ultimo punto vale la pena soffermarsi, dato che si è ribadito anche in questa occasione che la nostra città non brilla certo per vitalità, specie se comparata ad altre centri universitari italiani di medie dimensioni come Perugia, Bologna, Ferrara o Padova, per citare esempi fatti da Cattaneo.
Il candidato del centrodestra ha esordito rivendicando con orgoglio di essere l’unico candidato giovane: come dargli torto del resto coi suoi ventinove anni? Resta da vedere se questa scelta pagherà a livello elettorale, dato che gioventù è spesso sinonimo di dinamismo ma anche di poca esperienza, qualità che non manca al suo principale avversario Albergati, già sindaco per due mandati in passato. In ogni caso, nel corso del suo intervento sulle politiche giovanili ha ribadito grossomodo quanto confidato a Inchiostro poco tempo fa, ossia la sua intenzione di rilanciare la presenza dei giovani a Pavia tramite la creazione di nuovi spazi di aggregazione, come ad esempio il lungoticino che potrebbe diventare una sorta di “Murazzi” alla pavese con tanto di locali all’aperto, discopub e piano bar (una visione alquanto ambiziosa e ottimista che non tiene conto forse dell’apatia del cittadino pavese medio, ma tant’è, sognare non costa nulla), e l’utilizzo dei bellissimi cortili storici dell’Università anche per attività ludiche.

Albergati, dal canto suo, conferma di volere seguire la linea già impostata dal predecessore Capitelli, ossia quella di non tollerare la presenza degli studenti fino a tarda notte nel centro storico, in quanto sarebbe motivo inevitabile di scontri coi residenti. In alternativa, propone degli spazi in zone periferiche da costruire in aree dismesse (ad esempio quella dell’ex riseria Neca nella zona ovest della città).
Anche sull’argomento giovani, Irene Campari mantiene l’atteggiamento critico che ha caratterizzato tutti i suoi interventi nel corso della serata, condannando la politica repressiva della giunta Capitelli, giunta di cui peraltro inizialmente faceva parte per poi uscirne in seguito al tristemente famoso caso-rom. La candidata indipendente sottolinea come trattenere gli studenti in centro riduca il rischio di incidenti, soprattutto nel periodo invernale con nebbie e strade ghiacciate, in quanto la gente non sarebbe obbligata a prendere la macchina per cercare altrove spazi che qua non si trovano. La Campari è quindi favorevole alla creazione di nuovi luoghi di aggregazione che tolgano i giovani dall’apatia e dal gioco d’azzardo (fa notare che Pavia ha il non invidiabile primato di essere la prima città italiana per giocatori d’azzardo, e buona parte di questi sono a suo parere giovani che non hanno valide alternative di ritrovo e di divertimento).
Insomma, si è trattato nel complesso di un’iniziativa interessante di confronto serrato ma civile tra persone che puntano a governare questa città per i prossimi cinque anni. E’ancora presto, tuttavia, per dare giudizi: dopo le ultime vicende che hanno fatto di Pavia una città praticamente morta e sepolta, noi studenti ci attendiamo fatti concreti, e non solo allettanti slogan da campagna elettorale. Staremo a vedere se il prossimo primo cittadino, di qualunque colore politico egli sia, riuscirà a riuscire laddove i suoi predecessori hanno fallito e fare di Pavia una città studentesca degna di questo nome.

Un pensiero su “Campagna elettorale, atto primo

  • ciao. ottima cosa, se vi occupate di elezioni. una precisazione: l’incontro di cui parlate non è il primo confronto pubblico. ce ne sono stati altri, prima di quella data. ora, visto che sono candidato, per correttezza, mi fermo qui. vi lascio però con una segnalazione (anzi due): sul blog della lista insiemeperpavia è stato oggi pubblicato un mio articolo (titolo: “io il mio voto non lo butto”), su cui mi piacerebbe un vostro commento; sul mio blog personale trovate varie cose, tra cui (alla voce the zesitian candidate) anche qualche idea proprio per una politica di qualità della vita studentesca (lavoro+divertimento). se avete delle proposte, fatele. le trasmetterò volentieri, o lo farete voi stessi: l’incontro tra studenti e il prof. Ferloni è già stato fatto a Sottovento, ma se ne può organizzare anche un altro.

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