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Inchiostro consiglia: cosa stiamo guardando

Le vacanze di Natale sono alle porte e la redazione di Inchiostro vi consiglia 10 film che potete gustarvi nelle giornate fredde di dicembre e gennaio!

Una notte violenta e silenziosa (Tommy Wirkola, 2022)
David Harbour porta un Santa Claus veramente poco santo quando si ritrova a dover fronteggiare dei mercenari che hanno attaccato la tenuta di una famiglia benestante.
Il Natale 2022 sarà un po’ più rosso del normale grazie a questo thriller tendente all’horror, che restituisce lo spirito natalizio anche attraverso un uso singolare delle decorazioni natalizie.
E voi chi mettereste nella lista dei buoni e in quella dei cattivi?
Consigliato da: Cristina Bianchi
Dove vederlo: al cinema

Una notte violenta e silenziosa

Klaus – I segreti del Natale (Sergio Pablos, 2019)
Candidato agli oscar nel 2020, si può definire senza timore un nuovo classico di Natale. Un film dal carattere semplice ma deciso, attento ai dettagli dell’animazione ma altrettanto capace di abbracciare temi universali come quelli del cambiamento e della ricerca del senso della vita. Scopriamo una storia del tutto nuova del Babbo Natale che conosciamo in questa rivisitazione. Vediamo il percorso formativo del protagonista che conosce, impara, cresce, cade e si riscatta. Storia già sentita vero? Ma solo raramente così ben rappresentata.
Consigliato da: Loris Grieco
Dove vederlo: Netflix

Klaus

Submarine (Richard Ayoade, 2010)
Essere adolescenti può essere una cosa molto complicata. Se a questo si aggiungono genitori molto apprensivi (e sull’orlo di una crisi matrimoniale) e una buona dose di timidezza, allora farsi strada nel mondo può essere davvero un compito impegnativo. Inizia così la storia di Oliver Tate, quindicenne di Swansea che scandisce le sue giornate tra la scuola, salvare il matrimonio dei suoi genitori e cercare di perdere la verginità prima del suo prossimo compleanno.  Si innamora così di Jordana, compagna di classe e autoprofessata piromane che saltuariamente supervisiona la scrittura del suo diario, soprattutto le parti che la riguardano. Quando serve gli ordina di eliminare dei pezzi. Una commedia sottile ma ben fatta sostenuta da una fotografia d’eccezione.
Consigliato da: Giulia Palladini
Dove vederlo: Amazon Prime Video

Submarine

Dov’è il mio corpo? (Jérémy Clapin, 2019)
Dov’è il mio corpo? (J’ai perdu mon corps) è un film d’animazione diretto da Jérémy Clapin. In questa pellicola pluripremiata sono presenti due linee narrative. Da un lato quella di Naoufel, un ragazzo che arriva in Francia dove, costretto a diventare fattorino delle pizze e a mettere da parte i suoi sogni, si innamora della bibliotecaria Gabrielle. Dall’altro quella di una mano mozzata che, per ritrovare il corpo a cui appartiene, fugge da un ospedale intraprendendo un viaggio pieno di ostacoli.
Consigliato da: Elisa Santangelo
Dove vederlo: Netflix

Dov'è il mio corpo?

L’avversario (Nicole Garcia, 2002)
Il film ispirato all’omonimo libro di Emmanuel Carrère narra, cambiando alcuni dettagli come i nomi, l’assurda vicenda di Jean Claude Romand l’uomo che si è “inventato una vita”. Il film, diretto da Nicole Garcia e con protagonista Daniel Auteuil, è dominato da una colonna sonora minimalista ed asfissiante e da una fotografia desaturata, a ricalcare il clima stagionale degli ambienti geografici (il confine Francia- Svizzera) e la disperazione umana di un uomo vittima della propria follia. Consigliato per persone con un debole per serial killer e drammi esistenziali.
Consigliato da: Davide Capezza
Dove vederlo: Netflix

L'avversario

Bones and All (Luca Guadagnino, 2022)
Quando Luca Guadagnino alla mostra del cinema di Venezia ha presentato il film, in pochi avrebbero immaginato che al termine della proiezione sarebbero seguiti ben dieci minuti di standing ovation. Che Guadagnino ci sappia fare è cosa nota. Se, però, con Call Me By Your Name l’estetica contemplativa faceva della sua produzione un nutrimento per lo sguardo, qui la violenza e il sentimento non sono mai stati tanto vicini. Luci e ombre si alternano con un ritmo crescente nella storia dannata ma meravigliosa di due giovani antropofagi divisi tra il puro istinto e la ricerca di una stabilità, emotiva quanto concreta. Un’ode romantica agli outsiders, ai traumi transgenerazionali, al crescere: un film da divorare.
Consigliato da: Giulia Palladini
Dove vederlo: al cinema

Bones and all

The Farewell – Una bugia buona (Lulu Wang, 2019)
Billie, nata in Cina ma cresciuta negli Stati Uniti, viene a conoscenza della malattia terminale di cui è affetta la sua amata “Nai Nai” (termine informale con cui si indica la nonna paterna in mandarino), l’unico ponte affettivo che le rimane con le sue radici e le tradizioni del suo paese natale. Tornati in Cina a farle visita e trascorrere più tempo possibile con lei, tutti i parenti decidono di comune accordo di tenere nascosta alla nonna la verità sul suo stato di salute, improvvisando un matrimonio per allontanare ogni sospetto.
“Basato su una bugia vera”, come recitano i titoli di testa, The Farewell è un “dramedy” dal sapore autobiografico della regista Lulu Wang; un travolgente incontro tra oriente e occidente alla riscoperta dei valori della famiglia e delle tradizioni perse.
Consigliato da: Sara Filippi
Dove vederlo: Amazon Prime Video

The farewell

Balto (Simon Wells, 1995)
Re indiscusso dei film di Natale per nostalgici, Balto ha la ricetta perfetta: un cane, una bambina in pericolo e un’avventura entusiasmante. Si tratta dell’ultimo film di animazione prodotto dallo studio Amblimation di Spielberg prima di diventare Dreamworks. E se non vi bastasse la visione dell’originale, il film ha ben due sequel: Balto – Il mistero del lupo e Balto – sulle ali dell’avventura e un quarto film è attualmente in produzione. Un film che scalda il cuore a ogni generazione.
Consigliato da: Ilenia Sbalbi
Dove vederlo: Youtube / Google Play Film / Amazon Prime Video

Lady Bird (Greta Gerwig, 2017)
Lady Bird si apre con una frase della scrittrice Joan Didion: “Chiunque parli dell’edonismo californiano non ha mai passato un Natale a Sacramento”. La protagonista, all’ultimo anno di liceo, convive con sensazioni che da adolescenti abbiamo provato quasi tutti: l’impressione che gli altri si divertano più di noi, che abbiano famiglie migliori, case migliori, amici migliori, che il posto in cui viviamo sia il meno stimolante del mondo e che andare via risolverà tutto. Lady Bird parla, sostanzialmente, di come si diventa grandi e di come si fa, alla fine, pace con le proprie radici.
Consigliato da: Ilaria Bonazzi
Dove vederlo: Amazon Prime Video

Lady Bird

Funeralopolis – A suburban portrait (Alessandro Redaelli, 2017)

Alessandro Redaelli esordisce nel lungometraggio al Biografilm Festival con questo documentario che segue con l’attento occhio dell’osservatore imparziale le avventure suburbane di due giovani nell’hinterland milanese. Combattendo la noia a colpi di discorsi filosofici e domande esistenziali, rap autoprodotto e abuso di droghe, i due protagonisti si muovono alla ricerca del proprio posto nel mondo, tra sogni di naturismo o di successo musicale. Nel vortice del contemporaneo si ritrovano ad abbracciare più o meno consapevolmente un antiproduttivismo esistenziale. Il lungometraggio, nella scelta del bianco e nero (che ricorda vagamente le modalità di “La Haine” di Kassovitz), tratta lo sguardo dello spettatore alla pari di quello dell’antropologo. Senza cadere né nella retorica né in alcun moralismo, Redaelli mostra uno spaccato di realtà in maniera vivida ma mai voyeuristica. Un film che non può lasciare indifferenti.
TW: linguaggio esplicito, uso di droghe
Consigliato da: Federica Defendenti
Dove vederlo: Gratis su Chili

Funeralopolis

Leggi anche il nostro primo “Inchiostro Consiglia: cosa stiamo guardando”

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