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Loving Vincent: quando la Pittura incontra “la settima Arte”

“Non possiamo che parlare con i nostri dipinti.” – Vincent van Gogh

Nell’ambito della rassegna cinematografica “La grande Arte al cinema”, il 16 ottobre 2017 è uscito nelle sale italiane Loving Vincent, il primo film interamente dipinto a mano, frutto di una co-produzione britannica e polacca, scritto e diretto da Dorota Kobiela e Hugh Welcham.

I quadri del geniale e folle Vincent van Gogh prendono vita grazie alla magia del Cinema, catapultandoci in Francia nell’estate del 1891, un anno dopo la sua morte. Facciamo così conoscenza di Armand Roulin, il giovane figlio del postino Joseph Roulin, caro amico di Vincent. Armand viene incaricato dal padre di portare l’ultima lettera scritta dall’artista prima di morire al fratello Théo van Gogh. Il giovane, dopo essersi recato a Parigi e aver appreso della morte di Théo, si dirige al villaggio di Auvers-sur-Oise, luogo caro all’artista dove ha vissuto le sue ultime settimane di vita, alla ricerca del dottor Paul Gachet, il medico di van Gogh.

Insieme ad Armand facciamo conoscenza degli abitanti del villaggio: gli stessi ritratti dipinti dall’artista ci raccontano, anche attraverso flashback resi in bianco e nero, episodi e aneddoti della personalità di Vincent che ci faranno appassionare alla sua figura di artista e di uomo. Sullo sfondo delle visioni paesistiche di van Gogh, avvolgenti e giocate su contrasti di colore, come Campo di grano con volo di corvi o Chiesa di Auvers, seguiamo le indagini di Armand, intenzionato a far luce sulla morte dell’artista; scopriremo così particolari rivelazioni sulla vita di Vincent.

Una delle fasi di realizzazione dell'opera
Una delle fasi di realizzazione dell’opera

Se la pittura cattura un momento particolare della realtà e lo rende eterno, il cinema conferisce movimento e vita a una serie di attimi immortalati dall’artista: dal connubio tra pittura e cinema nasce Loving Vincent, un nuovo modo di vedere le opere d’arte e i film. Ogni singolo fotogramma del film, realizzato da un team di 125 artisti ispirati dai dipinti e dallo stile di van Gogh, è un’opera d’arte a sé, frutto di un lavoro di sei anni, a cui viene conferito dinamismo. Saremo così catturati dallo sfolgorio delle stelle che brillano nella Notte stellata, affascinati dall’accogliente luce della Terrazza del caffè alla sera, e incuriositi dalla figura di Adeline, figlia dei gestori della locanda Ravoux di Auvers, che ci racconta episodi del periodo in cui van Gogh ha vissuto nella locanda stessa.

I personaggi del film si ispirano a volti del mondo del cinema che si avvicinano ai ritratti del pittore: Douglas Booth nel ruolo di Armand Roulin, Chris O’Dowd è il postino Roulin, Eleanor Tomlinson interprete del ruolo di Adeline Ravoux, Jerome Flynn è il dottor Gachet e Robert Gulaczyk van Gogh. Sulle note dell’evocativa colonna sonora Starry starry night, di Clint Mansell, e interpretata da Lianne La Havas, lasciamo la sala sognanti e incantati da questo viaggio attraverso lo spazio e il tempo, proprio come Vincent riusciva a sognare, ad incantarsi per i più semplici aspetti della realtà, trasmettendo poi le sue emozioni a tutti noi ancora oggi.

Chi è appassionato d’arte, di cinema, o è curioso d’immergersi in una nuova esperienza visiva, alla scoperta del pittore olandese, può recarsi al cinema il 20 novembre, data in cui Loving Vincent, vincitore del Premio del pubblico al Festival di Annecy dello scorso giugno, verrà riproposto nelle sale.

Notte stellata sul Rodano
Notte stellata sul Rodano

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