BirdmenCinema

Alessandria città di Cinema e Critica con il Festival Adelio Ferrero

C’era una volta ad Alessandria lo storico RING!. C’è ora il Festival Adelio Ferrero – Cinema e Critica, evento dedicato alla memoria del critico cinematografico Adelio Ferrero, al cui interno è stato assegnato il Premio omonimo per giovani critici, giunto quest’anno alla 34esima edizione. Un’occasione prestigiosa, volta a promuovere l’incontro e lo scambio di idee tra critici, registi e semplici appassionati di cinema che, dal 12 al 15 ottobre, ha riunito sulla scena alessandrina firme autorevoli dell’arte e della cultura cinematografica (ma non solo) per quattro giornate di conferenze, workshop, dibattiti e proiezioni.

Clicca qui per guardare le foto del Festival.

Premiazione Filming Alessandria

A dire il via al Festival è stato il convegno su Marco Ferreri “Quando il cinema italiano creava il dibattito. Marco Ferreri tra avanguardia e rivoluzione” tenutosi presso l’Associazione Cultura e Sviluppo e inaugurato da un frammento del film La donna scimmia (1964), cui sono seguiti i saluti istituzionali da parte degli organizzatori Roberto Lasagna, Barbara Rossi e Saverio Zumbo. Durante la serata, è stato ripercorso il profilo artistico e intellettuale di uno dei registi più anticonvenzionali del cinema italiano, riflettendo inoltre sul senso di fare rivoluzione attraverso il cinema, con letture di stralci di interviste, a cura dell’attore Giorgio Boccassi, testimonianze, proiezioni, tra cui alcuni frammenti del restauro de L’uomo dei cinque palloni (1965) finanziato dallo psichiatra e Leone D’oro per il restauro Massimo Sordella, presente tra gli ospiti, e interventi dello psichiatra e critico cinematografico Ignazio Senatore, cui è stata conferita la Targa Adelio Ferrero per il Contributo all’Arte Cinematografica. Sono intervenuti, tra gli altri, il regista Peter Del Monte e, per via telefonica, l’attrice Piera Degli Esposti.

Peter Del Monte

Da venerdì, la manifestazione è proseguita al Teatro Comunale di Alessandria, con un omaggio a Ugo Nespolo nel corso di un incontro sulla storia della cinefilia piemontese e del cineclub “Movie Club”, durante il quale il critico Steve Della Casa ha ripercorso le vicende dello storico cineclub torinese, fino alla nascita dell’attuale Torino Film Festival di cui è stato direttore dal 1999 al 2002. A seguire, l’ex sindaco di Pavia e scrittore Elio Veltri, da decenni impegnato nella lotta alla mafia e alla corruzione, ha parlato senza peli sulla lingua delle sue esperienze politiche e dell’attuale situazione italiana intorno a questi temi, mentre con lui ha dialogato il saggista Anton Giulio Mancino, riflettendo sul rapporto tra cinema e mafia. Ha chiuso questa seconda giornata l’”Omaggio a Peter Del Monte”, con la proiezione del film Compagna di viaggio (1996) preceduta da una serie di domande rivolte all’autore, cui gli organizzatori del Festival hanno conferito una Targa per il Contributo all’Arte Cinematografica.

Giorgio Boccassi

Sabato mattina il prof. Umberto Mosca ha incontrato i giovani studenti dell’Istituto Salluzzo-Plana che hanno gremito la sala Ferrero del Teatro Comunale, per un workshop sui media digitali, sollecitando i giovani, smartphone alla mano, a postare sul web in tempo reale brevi recensioni su alcuni film visti, così da educare a un uso più consapevole delle nuove tecnologie. Durante il pomeriggio, si è svolto l’incontro con il critico Adriano Aprà, il regista Luca Gorreri e il critico Fabio Francione per ricordare lo storico Festival del Cinema di Salsomaggiore Terme (1980-1991) e presentare il film di Gorreri Sassi nello stagno. Il festival dimenticato (2016), cui è seguito un affettuoso omaggio al critico Lorenzo Pellizzari, fondatore del Premio Adelio Ferrero, il cui estro inventivo e la cui sensibilità critica sono stati ricordati, tra gli altri, da Adriano Piccardi, direttore di «Cineforum», e dal figlio Andrea. Hanno concluso la prima parte della giornata un incontro con lo sceneggiatore Biagio Proietti e una tavola rotonda sul rapporto tra cinema e serialità, in cui è intervenuto, tra gli altri, il critico Roy Menarini (da noi intervistato). Il momento clou della giornata è arrivato alla sera, con l’assegnazione dei premi per i giovani critici: Giorgia Romanazzi di Lainate (MI) si è aggiudicato il primo premio della sezione recensioni, con un pezzo sulla serie televisiva Fleabag dal titolo Fleabag, il ritratto causticamente reale di una ventenne in crisi mentre Leonardo di Gregorio di Capurso (BA) si è classificato al secondo posto con Non essere cattivo. Per la sezione saggi, il primo premio è andato a Gabriele Baldaccini di Lido di Camaiore (LU) autore di Al margine del buio-Abissi, voragini e smarrimenti nell’horror occidentale contemporaneo e il secondo a Carlo Comanducci di Genova per Il gesto e l’atto: Kynodontas di Yorgos Lanthimos. Ha vinto la sezione video saggi Livia Galtieri di Roma, con Synthesis: Tv series and electro music, mentre al secondo posto si sono classificati Davide Rizzo e Marzia Toscano di Bologna, con Mauro Mingardi. Un western senza cavalli. La serata, prolungatasi fino a tardi, si è poi tinta di (profondo) rosso, con un convegno sul cinema di Dario Argento e la proiezione della versione restaurata di Suspiria (1977).

Teatro Comunale

Tra gli interventi più gustosi della giornata conclusiva (e dell’intero Festival), un incontro sugli sceneggiati Rai, in cui spicca un Oreste De Fornari acuto e scatenato, tra puntuali botta e risposta con gli altri ospiti che hanno molto divertito la platea. Nel pomeriggio, la proiezione dell’ottimo film d’animazione La planète sauvage (1973) alla presenza del prof. Giuseppe Galeani (in proposito, clicca qui per leggere l’articolo del nostro Luca Carotenuto), per poi passare alla premiazione dei vincitori di una delle iniziative più interessanti della manifestazione: il contest “Filming Alessandria”, promosso da Stefano Careddu e dal video maker Lucio Laugelli, in cui i partecipanti, partendo da zero, hanno dovuto realizzare un cortometraggio nell’arco di 48 ore. Vince, nella sezione “miglior film”, Tutto è come sembra di Errico D’Andrea e nella sezione “miglior soggetto” Quanto possiamo dare in sei ore di Federico Braconi. L’omaggio a Dean Martin e Jerry Lewis traghettano il Festival verso la spettacolare prima parte della serata conclusiva, affidata al montaggio dialettico di Nicola Cargnoni su immagini di La passione di Giovanna d’Arco e Vampyr di Dreyer, musicate in tempo reale dai ragazzi del Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria su partitura di Maria Cecilia Brovero. Il Festival si è concluso nel segno del successo con la proiezione del documentario Tonino (2017) dedicato a Tonino Guerra e introdotto da uno degli autori, Daniele Ceccarini, accompagnato dalla giornalista e produttrice Paola Settimini. Il film è stato molto gradito dal pubblico presente in sala e al termine della proiezione ha sollevato, nonostante l’ora tarda, una serie di domande e curiosità da parte di diversi entusiasti spettatori, a suggello di un Festival capace di far discutere e appassionare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *