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The wRIGHT to fly: il volo più di 100 anni fa

L’aria è uno dei quattro elementi naturali che danno forma alla materia. Fin dall’antichità l’uomo è sempre stato capace, o almeno non ha mai avuto grandi difficoltà a sfruttare al massimo il potenziale che è possibile ricavare dal fuoco, dalla terra, dall’acqua e infine dall’aria. Il fuoco serviva per allontanare gli animali pericolosi dalle caverne, era necessario per riscaldarsi e nutrirsi; l’acqua è sempre stata indispensabile per la sopravvivenza ed era il mezzo attraverso cui era possibile raggiungere i posti più lontani; la terra, infine, offriva i suoi frutti, permetteva di essere plasmata a seconda delle necessità ed era anch’essa il cammino da seguire per raggiungere mete ignote. L’aria è forse uno degli elementi il cui potenziale è stato svelato a poco a poco. Se chiedessimo ad un passante per strada quale sia la cosa più importante che oggi possiamo fare attraverso l’aria, probabilmente risponderebbe quasi sentendosi preso in giro : “Beh, volare“. Oggi se alziamo gli occhi al cielo e vediamo una scia bianca non ci domandiamo più di cosa si tratti, sappiamo benissimo che essa corrisponde a ciò che resta dopo il passaggio di un aereo; poco più di 100 anni fa non era così.

La prima apparizione di un prototipo di aereo è avvenuta nel 1903 grazie a Wilbur e Orville Wright, più comunemente chiamati “i fratelli Wright“; fra il 1905 e il 1908 sono stati i primi veri e propri padroni dell’aria. I due sono rispettivamente il terzo e il sesto figlio di una numerosa famiglia americana dell’Ohio, residenti a Dayton. Fin da piccoli, incoraggiati dai genitori, hanno mostrato una chiara curiosità e attitudine nei confronti di tutto ciò che coinvolgesse le costruzioni, la creatività e la capacità di vedere oltre il proprio naso. Da un semplice regalo da parte del padre in ritorno da un viaggio, Wilbur e Orville hanno dato vita ad una delle invenzioni più importanti in ambito dell’aviazione.

Volo intorno alla Statua della Libertà

Nonostante gli studi universitari mai conseguiti, i due fratelli con estrema dedizione riuscirono ad inventare un efficace sistema di controllo sui tre assi; quest’ultimo, ad oggi, è il più importante dei contributi che i fratelli Wright diedero al progresso del volo umano, nonché il loro fattore di successo principale.

Dal lavoro sugli alianti fino al primo velivolo a motore, il “Flyer“, per poi dar vita all’impero della Wright Company i fratelli Wright hanno fatto sì che il primato del “primo volo umano” rimanesse il loro. Fra problemi per il brevetto e la concorrenza di nuovi competitors il loro lavoro di ricerca di nuove tecniche per migliorare il volo ha sempre confermato la loro supremazia. Dopo la morte del primo fratello, la compagnia è stata venduta ma il sapere dei Wright è sempre stato a disposizione dei nuovi inventori, i prototipi sempre disponibili in modo da poter essere studiati per poter fare quel salto in più verso il cielo.

Oggi, se possiamo raggiungere un amico dall’altra parte del mondo, dobbiamo ringraziare anche in parte i Fratelli Wright, due giovani americani che con la curiosità e l’inventiva hanno saputo guardare veramente “più in là” o forse sarebbe meglio dire “più in sù”.

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