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Torneo 6 Nazioni – “Il cielo è azzurro sopra Edimburgo”

Diciamolo subito: vincere è già di per sé straordinario, ma farlo all’ultimo minuto di gioco e contro ogni aspettativa è qualcosa che va ben oltre il semplice successo. Puó capitare in tutti gli sport: nel calcio con i goal che ribaltano il risultato durante il recupero, nelle gare di moto con quei sorpassi da cardiopalma all’ultima curva che esaltano il pubblico, nel basket e così via…

È successo anche sabato durante il Torneo 6 Nazioni di rugby quando l’Italia è riuscita a marcare una meta a trenta secondi dalla fine del match. Una goduria alla quale noi italiani non siamo abituati e che perciò rende la vittoria più dolce, memorabile. Abbiamo vinto nello stadio degli avversari, a casa della Scozia e di tutti i suoi tifosi, convinti di assistere a una vittoria assicurata. Invece sono tornati negli spogliatoi con una nuova lezione da imparare: gli avversari considerati inferiori sono quelli da cui guardarsi bene le spalle.

I nostri ritornano in patria con la gioia di chi ha scongiurato il tanto temuto “cucchiaio di legno” e  con  il morale alle stelle (che fa comodo viste le ultime due partite del Torneo che ci attendono nelle prossime settimane contro Francia e Galles).

Italia_RugbyAbbiamo vinto ad Edimburgo, come non succedeva dal 2007, e lo abbiamo fatto a pochi giorni di distanza da quella sgarbata proposta degli inglesi di buttarci fuori dalla competizione vista la manifesta inferiorità rispetto agli avversari. Lasciamo da parte ogni forma polemica: i fatti sul campo hanno parlato chiaro e non c’è miglior modo di zittire le malelingue.

Siamo stati protagonisti di una partita combattuta prima fisicamente e poi psicologicamente,  quando la fatica ha iniziato a farsi a sentire. Per noi è cominciata nel peggiore dei modi, in maniera quasi tragicomica, con un 10-0 per gli scozzesi dopo appena 7 minuti di gioco. Eppure la criticità delle prime fasi ha saputo tirare fuori il meglio dagli azzurri, compreso l’orgoglio che ha permesso loro di rialzare la testa e tirare fuori le palle (concedetemi il francesismo). Il primo tempo infatti si è chiuso sul 16-15 grazie alle mete di Joshua Furno e Giambattista Venditti insieme a un calcio piazzato, che hanno permesso di accorciare le distanze.

Al rientro in campo i giocatori di entrambe le nazionali sono apparsi evidentemente stanchi, e la situazione è rimasta inalterata fino al 70′. A 10 minuti dalla fine infatti  gli scozzesi hanno portato il loro vantaggio a 4 punti grazie a un calcio di punizione. Per fortuna i nostri hanno trovato la forza di reagire, invadendo la loro metà campo e portandosi a soli 5 metri dalla loro linea di meta. La Scozia ha provato in tutti i modi a spingerci indietro, commettendo qualche fallo di troppo. Ma l’Italia non si è fatta intimorire, tornando a ridosso della linea bianca: qui gli avversari hanno commesso un’altra irregolarità, che questa volta l’arbitro ha punito con una meta tecnica a nostro favore. Cinque punti che sono diventati 7 con la trasformazione di Tommaso Allan e ci hanno portato finalmente in vantaggio a pochi secondi dal fischio finale: 19-22. Poi è stato il momento delle emozioni, delle lacrime di gioia e di quel modo di festeggiare tutto italiano. Grazie ragazzi!

 

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