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Più che la sconfitta pesano i risultati altrui: un mercoledì disastroso

di Fabio Muzzio

Termina dopo otto giornate la striscia positiva del Pavia, che esce sconfitto in modo netto dal Ciro Vigorito di Benevento e torna al penultimo posto, perché il Viareggio è uscito imbattuto dalla sfida di Foligno.

Ancora una volta è stata una partita vissuta da lontano e, a proposito, un applauso a sette amis che sono andati in trasferta!

La cronaca dice che i gol sono stati di Signorini al 13’ e di Sy al 51’ e che Fissore si è mangiato un gol nella prima frazione. Da segnalare un palo per parte, La Camera nel primo tempo e il nostro Marchi sul finire della contesa, quando i campani hanno calato il ritmo e i pavesi sono usciti dal guscio, evidenziando carattere e ancora forza nelle gambe (buon segno).

Si temeva la sconfitta e la sconfitta è arrivata. Troppo forti i giallorossi, pure agevolati dai due giorni in più di riposo (i padroni di casa avevano giocato venerdì scorso). Ma non vogliamo darci alibi che non avrebbero ragione di essere accampati, malgrado la truppa di Roselli sia diventata un osso duro per tutte le avversarie. A pesare e a condannare, purtroppo, è il disastroso girone di andata.

L’aspetto maggiormente negativo non è tanto rappresentato dalla sconfitta, maturata contro una tra le formazioni più forti e in forma del girone, quanto i risultati dagli altri campi. Escluso il Monza, punito in casa dal Carpi (gol di Ferretti autore ancora di una rete decisiva per i suoi), sono le vittorie di Reggiana, Spal e Como a portare due conseguenze rilevanti: la prima è ormai la certezza dei play out, la seconda che si rimescolano le carte per la squadra che si giocherà gli spareggi, essendo rientrate in gioco anche la Tritium, che appare in netta flessione, e il Foggia, che ha fatto “saltare” la panca di Stringara.

Complessivamente si tratta di formazioni con organici superiore al nostro e bisogna sempre tener conto delle penalizzazioni che, se eliminate per il conteggio aritmetico, darebbero un’altra fisionomia alla classifica. A oggi sarebbero i ferraresi gli avversari del Pavia, ma con i tre punti tutto può ancora succedere, compreso l’ultimo posto, anche se il Foligno potrebbe essersi giocato la chance decisiva.

Appare vitale agguantare il quart’ultimo posto, che permetterebbe di pescare un’avversaria che sul campo ha realizzato più o meno i nostri punti e, aspetto ancora più importante, con la quale giocare la prima in esterna e attenderla al ritorno al Fortunati, avvalendosi così del doppio risultato e senza l’obbligo di vincere. Il limite più grosso, che intravediamo nei nostri, è che Roselli si è trovato nella condizione di rimodulare una squadra ottima nel contenere e nel ripartire, ma che non è in grado di imporre il proprio gioco. Chi ci aveva provato in precedenza aveva accumulato nove punti. Invertendo l’atteggiamento il mister perugino ne ha ottenuti sedici, dovendo giocare ancora cinque partite.

La saggezza bassaiola ci riporta alla considerazione del “un passo alla volta”: si torna in campo il 15 aprile e sarà ospite al Fortunati il Como, per cui pensiamo ai lariani. L’imperativo è vietato sbagliare, magari con un orecchio al risultato di Monza, dove gioca il Foligno.

Buona Pasqua e alla prossima

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