Sport

Perle di saggezza in omaggio a Vujadin Boskov

di Stefano Sette

È morto all’età di 82 anni Vujadin Boskov, ex calciatore e allenatore serbo. In Italia è ricordato per aver allenato diverse squadre, tra cui Sampdoria, Roma e Napoli, e soprattutto per alcune dichiarazioni ricche di spontaneità e ironia che lo hanno reso simpatico agli occhi di tutti, tifosi e non. Di queste citazioni si ricordano quelle su Attilio Lombardo («Lombardo è come Pendolino che esce dalla galleria») e Ruud Gullit: quando l’olandese arrivò alla Sampdoria in prestito dal Milan affermò che «Gullit è come cervo che esce di foresta», e quando tornò a Milano «Gullit è come cervo ritornato in foresta». Altre frasi rimaste nella memoria della gente furono quelle riferite alla squadra campione d’Italia («Squadra che vince scudetto è quella che ha fatto più punti»), al comportamento dei calciatori («Se vuoi fare una brutta figura, parla con gli arbitri, scoprirai le tue debolezze di carattere»), al ruolo dell’allenatore («L’allenatore deve essere al tempo stesso maestro, amico e poliziotto») e a due regole basilari del gioco del calcio («È rigore quando arbitro fischia» e «Partita finisce quando arbitro fischia»). Intervistato da un tv ligure quando la tifoseria del Genoa decise di boicottare lo stadio, in segno di protesta per il campionato deludente della squadra, disse: «Stadio senza pubblico è come donna senza seno». Un campione di ironia che molti allenatori di oggi, in Italia e all’estero, dovrebbero prendere come esempio.

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