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Addio a Bob Hoskins

Bob Hoskins 1942-2014

Si è spento il 29 aprile, all’età di 71 anni, uno dei migliori caratteristi del cinema degli ultimi trent’anni. Bob Hoskins, nato a Bury nel 1942, si era ritirato dalle scene un paio di anni fa dopo aver scoperto di essere malato di Parkinson. A portarlo via dall’affetto dei cari e dei colleghi sarebbe stata una polmonite. L’annuncio della sua morte è stato dato dall’agente e dalla famiglia, mentre da tutto il mondo del cinema arrivano messaggi di dolore e rispetto.

Nato a Bury nel 1942, dopo aver svolto svariati lavori (tra cui persino il mangiatore di fuoco in un circo) Hoskins si avvicinò al mondo della recitazione quasi per caso, accompagnando un amico a un provino e venendo scambiato per uno degli aspiranti attori. Dopo pochi anni di gavetta teatrale fu scelto per una piccola parte nel film Al fronte, per poi ricoprire il suo primo ruolo da protagonista nel 1974 in Il pornografo di John Byrum. Ma fu nel 1986 che Hoskins riuscì ad attirare l’attenzione di pubblico e critica su di sé, interpretando l’ex galeotto George nel film Mona Lisa di Neil Jordan, conquistando un Golden Globe e una nomination agli Oscar come migliore attore protagonista.

Poliedrico, carismatico e talentuoso, Bob Hoskins darà vita a una carriera in continua ascesa, diventando uno dei volti più amati e rispettati del piccolo e grande schermo, dimostrando una classe e una versatilità fuori dal comune. Hoskins raggiunse la fama internazionale nel 1988 con l’interpretazione comica dell’investigatore privato Eddie Valiant in Chi ha incastrato Roger Rabbit di Robert Zemeckis. Nel corso della sua splendida carriera, che lo vede partecipare a circa ottanta film, Hoskins prenderà parte a successi internazionali come Cotton Club di Francis Ford Coppola nel 1984, Hook – Capitan Uncino di Spielberg nel 1991 (dove recitò, insieme a Robin Williams, Dustin Hoffman e Julia Roberts, nel ruolo di Spugna) e Lady Henderson presenta di Stephen Frears nel 2005 per il quale fu nominato ai Golden Globe come migliore attore non protagonista. Oltre a mettere in gioco le sue grandi capacità attoriali, ebbe anche l’occasione di cimentarsi nel doppiaggio regalando la propria voce a film d’animazione come Balto, Garfield 2 e il più recente A Christmas Carol di Zemeckis. Nel corso della sua lunga carriera Hoskins sperimentò anche l’esperienza di regista, con La vita maestra del 1988 e Rainbow – Il mondo segreto dei colori nel 1996. Sul versante televisivo, ambito nel quale fu costantemente attivo, prese parte anche ad alcune fiction italiane, tra cui Il Papa Buono  e Pinocchio di Sironi. Apparve per l’ultima volta sul grande schermo nel 2012, quando prese parte alla pellicola Biancaneve e il cacciatore di Rupert Sanders.

Un talento completo, immenso, un altro di quelli che ci mancherà. Uno di quelli che ha lasciato il segno nella storia del cinema, insieme a un nuovo, grande vuoto difficile da colmare.

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