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#OSCARS2015 – “Birdman (O l’inaspettata virtù dell’ignoranza)”

Nella rosa dei candidati come  miglior film ai prossimi Oscar, tra varie biografie e geniali visioni di un regista quale Wes Anderson, non può non spiccare “Birdman”, opera di Alessandro Gonzalez Inarritu, il quale ha ricevuto candidature sia nelle categorie di miglior regista che di miglior sceneggiatura originale.

Uscito ad ottobre negli Stati Uniti e i primi di febbraio nel nostro paese, Birdman – in parole spicce – racconta la messa in scena di uno spettacolo a Broadway ad opera di Riggan Thomposon, fittizia celebrità ormai decaduta dopo essere divenuto famoso grazie al ruolo di un supereroe (per l’appunto, Birdman), personaggio di cui la stessa coscienza di Riggan non riesce a liberarsi.

birdmanposterL’ambientazione viene ridotta sostanzialmente al teatro e i suoi dintorni: ciò però non limita assolutamente lo svolgimento di quella che può essere considerata una meta-trama in quanto caratterizzata dal dualismo tra il piano della realtà, dove si svolge l’effettiva vicenda, e il piano dell’immaginazione, dove si svolge il dialogo tra Riggan e la sua coscienza, che prende di fatto le sembianze di Birdman.

La sensazione che prova lo spettatore già durante i titoli di coda è che nessuna scelta sia casuale.  Le riprese in primis, eseguite in una maniera che potremmo definire “scientifica” da parte del regista, ricche di piani-sequenza (ovvero inquadrature molto lunghe e prive di interruzioni) dalla durata di diverse decine di minuti e praticamente privi di montaggio finale. Tutto a testimoniare che l’ovazione ricevuta alla proiezione in settembre a Venezia non è stata casuale. Si pensi poi alla scelta di Michael Keaton nel ruolo di Riggan Thompson: così come il personaggio che ha consentito a Keaton di ricevere la nomination come miglior attore protagonista, anche lui divenne famoso nel 1989 per avere interpretato il ruolo di un supereroe, Bird… Batman, senza poi fare il salto di qualità richiesto da Hollywood per rimanere negli annali.

Il resto del cast presenta poi numerosi personaggi che, in un modo o nell’altro, subiscono o si rendono partecipi del flusso di coscienza del protagonista, chiave di lettura di tutto il film. Tra i presenti Naomi Watts, Galifianakis, Emma Stone, che con la nomination come miglior attrice non protagonista si conferma come una delle più promettenti giovani di Hollywood, ed infine Edward Norton: se qualcuno avesse ancora dei dubbi sul talento di quest’uomo, guardi Birdman e taccia per sempre.

Quello che ci lascia questo film è, in definitiva, esprimibile con l’incredulità mostrata da Emma Stone nella sequenza finale: l’incapacità di distinguere l’immaginario dalla realtà, mettendo così in luce quella che forse è “l’inaspettata virtù dell’ignoranza”.

 

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