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Le pagelle della Serie A – 26^ Giornata

di Giuseppe Enrico Battaglia

La 26^ giornata lascia ancora irrisolte svariate questioni arbitrali e si erge a possibile crocevia di un campionato quanto mai incerto almeno per ciò che riguarda le due posizioni di vertice e la battaglia (no, non è un gioco di parole narcisista) per l’ultimo treno Champions.

Abbiamo visto molte belle giocate e ritrovato volti che non ci sarebbe dispiaciuto non perdere neppure per due  tre partite. Ad ogni modo, anche per questa settimana vi lascio con le pagelle della serie A.

 

Zlatan Ibrahimovic voto 9: Palermo, oltre ad essere una bella città, è una trasferta insidiosissima per tutti, ma non per lo svedesone di Milano, il quale decide di scontare la squalifica del giudice sportivo facendo una full immersion nel mondo dei videogiochi, e scoprendo che premendo il tasto R1 durante il tiro si effettua il tiro di precisione: tre volte lo prova, e tre volte buca l’impotente Viviano. JOYPAD

 

Mirko Vucinic voto 5: scende in campo con la ferma convinzione di ribaltare i postulati del giuoco calcio e di giocare da solo, ma casca male e viene facilmente ingabbiato dalla difesa scaligera. Il montenegrino ha gli stessi ritmi di produzione di una centrale a carbone dismessa, e bisognerebbe fargli capire l’importanza del passaggio in uno sport come questo. FULMINATO

 

Sebastian Giovinco voto 7,5: si erge a emblema dell’incompiutezza del giocatore di qualità nella piccola squadra. Produce una mole esorbitante di occasioni, recapitando svariati inviti a nozze sprecati a più riprese dal triumvirato degli sciagurati Okaka-Galloppa-Mariga, più varie altre comparse che non fanno nulla per far rimpiangere i tre sopracitati compagni. La sensazione è che se non cambierà squadra a breve, difficilmente convolerà a nozze. ZITELLO


Stefano Mauri voto 8: il solo fatto di aver risolto il derby della capitale giustifica pienamente questo voto. Con abile mossa si proietta sulla punizione di Hernanes insaccando un pallone dal coefficiente di difficoltà più alto di quanto i replay non facciano credere, e facendo crollare lo stadio Olimpico di Roma. E’ lui il mattatore del derby, PROTAGONISTA

 

Rodrigo Taddei voto 4-: per motivi opposti e reciproci rispetto al collega di cui sopra, si distingue anche il giocatore giallorosso, il quale, colto da amnesia temporanea, si ferma ad ammirare il movimento di Mauri dimenticandosi che, forse, sarebbe compito suo marcarlo. E’ chiaro che quando si perde tutti hanno uguale responsabilità, ma Orwell insegna, alcuni hanno responsabilità più uguali di altri. ANIMAL FARM

 

Sergio Almiron voto 7,5: sforna un’imbarazzante quantità di palle goal per i suoi compagni, mettendoli svariate volte a tu per tu con Julione Cesar (per informazioni chiedere a Barrientos, il quale ha optato per lo sciopero del goal nel momento più sbagliato). Il dubbio viene, che gli stia cercando una dolce metà? AGENZIA MATRIMONIALE


Juan Pablo Carrizo voto 4,5: riporta in partita l’Inter correggendo in maniera totalmente superflua un pallone che sarebbe andato comunque in rete. Peccato, perché fino a quel momento non aveva fatto grosse tavanate, ma questa gli costa la bocciatura. DISTRATTO

 

Diego Forlan voto 7: la primavera si avvicina ed iniziano a sbocciare le primizie nei frutteti, così accade anche per l’uruguagio il quale, per una volta, riesce a giocare un’intera partita evitando figuracce di sorta, e riuscendo persino a dare una mano alla sua squadra! La frizzante azione che lo porta al goal è da alcol test alla difesa del catania. CUBA LIBRE

 

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