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#EuroInchiostro, Gironi A, B e C: primi verdetti, conferme e sorprese

Partite avvincenti, partite noiose, sorprese, conferme, erroracci, botte da orbi in campo e (purtroppo) fuori: si sono concluse le prime partite di questo Euro 2016, con i primi tre gironi che iniziano ad avere una loro fisionomia. Vediamo le partite finora giocate dei Gironi A, B e C.

 

GIRONE A

FRANCIA – ROMANIA 2 – 1 (Giroud, Stancu, Payet)

“La prendo la prendo la prendo la pr… ok, scherzavo”

Diciamo che l’apertura degli Europei poteva essere decisamente migliore: Francia – Romania è stata tutto sommato una partita piuttosto noiosa, con i padroni di casa quasi spaventati dalla “piccola” Romania. Infatti i francesi, che a livello di giocatori sono certamente superiori e sono i favoriti per la vittoria finale del torneo, faticano molto più del previsto, anche a causa della “serata no” delle loro stelle, Pogba e Griezmann: il primo si nota praticamente solo per uno dei suoi soliti tagli di capelli “estremi”, mentre il secondo sta ancora cercando di capire in che posizione giocare.
In tutto questo, Tătărușanu dà il via al liscio dei portieri, che sarà una costante in queste prime partite degli Europei: su un cross dalla destra, il portiere rumeno acchiappa tutte le farfalle presenti allo stadio, ma si dimentica di bloccare il pallone, permettendo a Giroud di segnare il primo gol del torneo. A fare da contraltare a questo brutto errore di un singolo ci pensa Payet, che a pochi minuti dal fischio finale lascia partire un meraviglioso tiro imparabile dal limite dell’area, segnando il definitivo 2 a 1 (prima c’era stato infatti il pareggio su rigore della Romania) e lanciando la Francia in testa al suo girone.

 

ALBANIA – SVIZZERA 0 – 1 (Schär)

La mamma dei fratelli Xhaka con la maglietta divisa a metà tra Svizzera e Albania

La seconda partita del Girone A ci propone il derby dei fratelli Xhaka: da un lato abbiamo infatti Granit, centrocampista dei rossocrociati; dall’altro Taulant, che ha scelto di giocare nell’Albania, qualificata per la prima volta nella storia agli Europei grazie all’italianissimo CT Gianni De Biasi, che fu l’ultimo allenatore del grande Roberto Baggio ai tempi del Brescia. La Svizzera è invece una realtà sempre più interessante nel calcio europeo, con una Nazionale composta da molti nomi noti (Lichtsteiner, Shaqiri, Dzemaili, ecc.). Nonostante questo apparente divario, gli svizzeri vincono per una sola rete segnata subito nei primi minuti dal difensore Schär, che si approfitta della folle uscita di Berisha (portiere della Lazio). Costretta a giocare in inferiorità numerica per l’espulsione di Cana subito nel primo tempo per doppia ammonizione, l’Albania va comunque più volte vicina al pareggio: se lo meriterebbe anche, ma il portiere svizzero Sommer compie degli interventi fantastici e regala ai suoi i primi tre punti del torneo.

 

GIRONE B

GALLES – SLOVACCHIA 2 – 1 (Bale, Duda, Robson-Kanu)

La stupenda punizione di Gareth Bale
La stupenda punizione di Gareth Bale

Va decisamente molto meglio all’altra esordiente del torneo, il Galles, che addirittura è assente dal palcoscenico internazionale dai Mondiali del 1958 (ai tempi di Pelè, tanto per capirci). Dall’altro lato abbiamo invece una “semi esordiente”, poiché la Slovacchia vera e propria, figlia del ben più gloriosa Nazionale cecoslovacca, è alla sua prima partecipazione ad un Europeo di calcio. Il ritorno gallese nel calcio che conta è sicuramente merito della sua stella internazionale Gareth Bale, che firma anche il primo goal della partita con un bellissima punizione (e la complicità del portiere slovacco, che si butta decisamente male): l’ultimo a segnare direttamente da punizione a una partita degli Europei fu nientepopodimenoche Andrea Pirlo, nel 2012.
Le altre due reti arriveranno in un secondo tempo ricco di emozioni, con il portiere gallese Ward vittima dei bombardamenti slovacchi e che non riesce a evitare il pareggio di Duda, ma sarà poi “l’ammazza-VIP” Ramsey (nota, sui social, la curiosa “coincidenza” tra i goal da lui segnati e la morte di personaggi famosi) a servire Robson-Kanu per la prima storica vittoria del Galles in un Europeo di calcio.

 

INGHILTERRA – RUSSIA 1 – 1 (Dier, Berezuckij)

"This is not football"
“This is not football”

La partita più attesa del girone passa in secondo piano dopo il vandalismo e le violenze causate dai redivivi hooligans inglesi, scontratisi contro gli ultras russi: una vera e propria guerriglia scoppiata a Marsiglia, proprio sotto gli occhi di quelle forze dell’ordine che dovrebbero essere all’erta contro l’allarme terrorismo. Sette gli arresti, diversi i feriti, tra cui uno grave: è questo, non quello maturato in campo, il risultato “vero” di una serata che doveva essere di sport e festa e invece ha fatto rivivere gli spettri degli anni ’80 e ’90.
Passando al lato leggero della serata, la partita vera e propria ci presenta un’Inghilterra vittima della maledizione dell’esordio: mai nella sua storia la formazione britannica è infatti riuscita a vincere la prima gara di un Europeo, e nemmeno stavolta lo fa, venendo beffata all’ultimo secondo da Berezuckij e dal proprio portiere Hart, che gioca “alla biliardino”, non uscendo al momento giusto, ma anzi entrando di diritto nel gruppo del “liscio”. Non è certamente l’unico portiere della partita a meritarselo, poiché anche il portiere russo Akinfeev ci mette il suo, lasciando entrare incredibilmente la punizione sì bella, ma centrale, di Dier. Unico pareggio finora di questi Europei e Galles clamorosamente in testa da solo al Girone B.

 

GIRONE C

POLONIA – IRLANDA DEL NORD 1 – 0 (Milik)

Il gol vittoria di Arkadiusz Milik
Il gol vittoria di Arkadiusz Milik

È forse la partita meno “divertente” la prima che ci propone il Girone C: Polonia – Irlanda del Nord infatti non è praticamente mai stata in discussione, visto l’atteggiamento esageratamente difensivo (e, visto il risultato, completamente inutile) degli irlandesi del nord (indovinate? Esatto, anch’essi sono esordienti agli Europei). I polacchi del mostruoso Lewandowski però faticano enormemente (forse troppo) a trovare la prima vittoria in una fase finale di un Europeo (è l’anno dei primati questo…), che arriva solo nel secondo tempo e il tiro di Milik, coadiuvato da un certamente non perfetto McGovern (… e anche quello delle “papere” dei portieri). La reazione irlandese quasi non esiste (18 i tiri in porta polacchi, solo due quelli avversari!), così come il loro possesso palla, e quindi la Polonia si riconferma una delle possibili sorprese del torneo, anche se affrontare la Germania nel girone non è certo una passeggiata, sia a livello di gioco che a livello “storico”.

 

GERMANIA – UCRAINA 2 – 0 (Mustafi, Schweinsteiger)

Quel “baronetto” di Joachim Löw, il CT della Germania

Mentre fuori gli scontri tra ultras inneggianti al nazismo e polizia francese continuavano, in campo si assisteva ad una partita bellissima e dal risultato bugiardo: contro i campioni del mondo tedeschi infatti non sfigura per nulla l’Ucraina, Nazionale che subito dopo la sua fondazione fu tempestata dagli abbandoni da parte dei suoi uomini migliori, che preferirono giocare per la squadra russa, considerata la vera erede della temibile (non solo sul campo, naturalmente) Unione Sovietica.
Assistiamo alla conferma e allo sfatamento di uno dei leitmotiv descritti finora: se infatti finalmente vediamo parate di altissimo livello, quelle di Manuel Neuer (non l’ultimo arrivato, anche se ha rischiato grosso su una delle sue solite uscite esagerate), che tengono in vantaggio la Germania fino al definitivo 2 a 0 nei minuti finali, continuano invece le “prime volte”. Il primo goal della serata, infatti, è anche la rete in Nazionale per Mustafi, mestiere difensore, che di testa porta avanti gli uomini di Löw, i cui comportamenti “poco eleganti” in panchina, per usare un eufemismo, non sono invece certo una novità…

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