Concita De Gregorio presenta il suo ultimo libro “Così è la vita”

di Francesco Iacona

Sabato 5 novembre alla libreria Feltrinelli di piazza Piemonte a Milano si è tenuto un incontro con Concita De Gregorio (editorialista de “La Repubblica” ed ex direttrice de “L’Unità”) per presentare il suo ultimo libro, intitolato Così è la vita. Imparare a dirsi addio.

Il tema del libro, e lo si intuisce già dal titolo, è la vita, la quale viene considerata in tutte le sue accezioni, sia positive che negative, tramite esperienze personali. «Questo libro – dice – presenta una struttura aperta e tessuta in una maniera tale da permettere di ripensare alle proprie esperienze riflettendo su di esse. Tale struttura è costituita da tante storie, a volte divertenti e a volte tristi, legate da un filo invisibile. Queste storie permettono di raccontare le piccole ma essenziali cose della vita, che sui giornali non compaiono mai».

Dopo questo preambolo la giornalista continua il suo discorso con un cenno sulla situazione che stanno vivendo in questi giorni gli abitanti della Liguria e di altre regioni; tragedia che purtroppo si collega alla perfezione al significato del libro.

Parlare di vita, infatti, significa anche parlare di morte e di quanto possa pesare la scomparsa di una persona a noi cara. Nonostante tutto, il libro vede come protagonisti i bambini; solo loro, infatti, sanno dire cose veramente sincere e solo i loro occhi riescono a trasmettere sensazioni pure, soprattutto in una circostanze difficili, come un funerale. «È lo sguardo dei bimbi nelle cose essenziali della vita che noi abbiamo smesso di vedere», afferma la De Gregorio, proprio mentre dava un’occhiata al suo figlioletto seduto sui gradini del palco dal quale stava parlando.

La sua attenzione, poi, si sposta ad una riflessione di tipo politico-sociale: «Un’esigenza della politica è di ritrovare la sua autenticità poiché sia essa stessa che il discorso pubblico si dimenticano di quelli che sono i problemi quotidiani della gente e l’offerta che ci viene data è infima rispetto a quello che si potrebbe realmente dare alle persone. L’Italia vive uno dei momenti più complessi e opachi della sua storia, a livello sia politico che economico, e quindi per cercare di sopperire a questa situazione ognuno di noi deve fare qualcosa, senza aspettare che lo faccia qualcun altro. La rinascita parte da noi, dal basso, e dobbiamo perciò riattivare il nostro senso di responsabilità sociale, che è una delle più grandi mancanze della nostra epoca».

Per la De Gregorio, dunque, l’Italia non può ripartire con la politica e i politici, ma soltanto dall’azione della gente comune. La prima cosa da fare è ricominciare, tutti, a parlare della vita così com’è: azione essenziale per cercare di costruire qualcosa che sia di tutti. Ed è questo il significato di Così è la vita, libro che lei ha scritto con l’obiettivo di educare alla responsabilità tramite la propria esperienza.

Ella sostiene che un cambiamento ci sarà e a breve anche, poiché «il Governo è agli sgoccioli (questa volta veramente)». Anche se ritiene che è difficile vedere il domani perché «il domani non potrà mai somigliare a nessuno dei nostri ieri. Il nuovo non somiglierà mai al vecchio, a ciò che c’è stato in passato. Questo vale anche per la politica. Perciò si ripartirà da un tempo nuovo perché l’Italia uscirà cambiata e segnata da questi anni; uscirà con la stimmate di questi anni. Usciremo tutti cambiati da questa esperienza, anche chi non vi ha partecipato e per questo è molto importante la responsabilità individuale e la consapevolezza (cioè il “sapere di sapere”)».

Alla fine dell’incontro, prima di incontrare i numerosi presenti in sala per firmare le copie del libro, Concita De Gregorio aggiunge che «la libertà di dire ciò che si vuole è una gran consapevolezza».