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25 anni Erasmus / Caterina: «Erasmus a Lione, un’accoglienza magnifica»

di Francesco Iacona

Nel progetto relativo alla celebrazione dei 25 del progetto Erasmus abbiamo fatto qualche domanda ad alcuni studenti dell’Università di Pavia che sono partiti per un’Esperienza all’estero.

Ecco l’intervista a Caterina Visconti, che ha studiato 5 mesi a Lione.

 

Inchiostro – Quando sei andata in Erasmus studiavi all’Università di Pavia. A quale facoltà eri iscritta in quel periodo?

Caterina – Ero iscritta a Cim (Comunicazione, Innovazione, Multimedialità).

 

Dove sei andata in Erasmus, per quanto tempo e a studiare cosa?

Sono andata in Erasmus a Lione, in Francia, all’Universitè Lumiere Lyon 2. Vi sono rimasta per 5 mesi e frequentavo la facoltà di Storia dell’arte

 

Come mai hai deciso di aderire al progetto Erasmus? E perché hai scelto proprio Lione?

Ho deciso di aderire al progetto Erasmus per provare ad andare a fare l’università all’estero e anche per provare a fare nuove esperienze fuori dall’Italia. Ho scelto Lione perché avevo vinto la borsa di studio per la 2 e la 3 opzione. La terza opzione era in Svizzera a Losanna. Io però adoro la Francia e i francesi e così ho scelto Lione.

 

Quando hai deciso di fare domanda per l’Erasmus, com’è stata la reazione di famigliari, amici e persone care? Sei stata incoraggiata o scoraggiata a partire?

Erano tutti molto contenti e mi hanno incoraggiato a partire.

 

Prima di partire quali aspettative, speranze, paure e sensazioni avevi?

Non avevo niente di tutto ciò. Per fortuna sono arrivata che avevo un tetto sopra la testa assicurato….meglio di così!

 

Lo stato d’animo appena arrivata in Francia? Raccontaci com’è stato l’impatto con la città e con la nuova realtà in cui ti trovavi.

Quando sono arrivata ero al settimo cielo. Impatto con la città: sono arrivata nel bel mezzo di un festival (uno dei tanti che ci sono a Lione): la biennale della danza. Ho subito capito che era una città attiva.

 

Lo stato d’animo al tuo ritorno in Italia, invece?

Ho sofferto per lungo tempo la “ sindrome post Erasmus ”, non volevo tornare in Italia.

 

Come hai vissuto il fatto di dover parlare per diversi mesi in una lingua che non è la tua, dovendo sostenere peraltro degli esami?

Sono partita che già sapevo il francese poiché l’avevo studiato alle medie e alle superiori e avevo sostenuto esami di francese anche all’università. Ho fatto anche diverse vacanze studio in Francia. Adoro parlare francese. Certo, lo sforzo di seguire le lezioni in un’altra lingua è piuttosto grande ma alla fine ce la si fa tranquillamente se si parte con una buona base.

 

Come ti sei trovata nell’università e nel paese ospitanti? Pregi e difetti?

Accoglienza all’università e nel paese ospitante semplicemente perfetti. Gli Erasmus, all’università, erano molto seguiti.

 

 Differenze e somiglianze di città e paese ospitanti con Pavia e l’Italia?

Sono troppe da elencare: una su tutte i festival. Così tanti e in così poco tempo in Italia, in una singola città, non li ho mai visti.

 

Differenze e somiglianze dell’Università di Lione con l’Università di Pavia.

Non ci sono proprio somiglianze.

 

Come giudicheresti, nel complesso, la tua esperienza all’estero? Consiglieresti ad altri studenti di andare in Erasmus e in particolare di andare a Lione?

La mia esperienza all’estero è stata meravigliosa. Consiglio anche ad altri studenti la città di Lione che è semplicemente magnifica.

 

Vivere e studiare all’estero è stata un’esperienza che ti è servita dal punto di vista formativo? Pensi eventualmente di ripeterla con un Erasmus Placement o magari andando a lavorare in un altro paese?

L’esperienza è stata utilissima e, se possibile, la rifarò. Certo, un giorno, mi piacerebbe ritornare all’estero. Stavolta per lavorare però.

 

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