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Comunicazione tra generi: laboratorio per student* universitar*

Il laboratorio gratuito per student* universitari* sulla comunicazione tra generi, che inizia oggi, 24 maggio, alle 18.30, nasce dall’adesione del Centro Antiviolenza di Pavia al Progetto alla Parità in Lombardia. Questo progetto si è già delineato in una serie di interventi nelle scuole medie e superiori e si dedica ora a una campagna di sensibilizzazione degli studenti universitari. La presidente del Centro Antiviolenza Paola Tavazzi ci parla del progetto e dei propri auspici.

Signora Tavazzi, a cosa è dovuta la scelta del tema della comunicazione tra generi?

Innanzitutto, il tema scelto si collega direttamente a noi perché il Centro Antiviolenza si occupa di donne che hanno subito abusi e maltrattamenti fisici, ma anche psicologici. Questo fenomeno ha origine in quello che è il nostro contesto culturale, in particolar modo nei rapporti che intercorrono fra i sessi. Il laboratorio interessa anche quelle che sono le nostre future generazioni, ragionando su interrogativi come i limiti che è giusto porsi nelle relazioni fra uomo e donna e quali comportamenti siano rispettosi e corretti nei confronti della donna.

In cosa consisterà il laboratorio?

Sono previsti otto incontri della durata di due ore ciascuno, in cui ci saranno conduttrici del Centro Antiviolenza che analizzeranno i vari canali di comunicazione attraverso i quali viene recepita la figura femminile. Il punto di partenza è ciò che il gruppo pensa riguardo all’immagine della donna maltrattata, un inizio interessante proprio perché molte di queste immagini sono stereotipate. Si va poi a toccare la rappresentazione della donna nelle campagne pubblicitarie che sostengono l’antiviolenza, negli articoli dei giornalisti, in alcuni programmi. I giornalisti, ad esempio, parlano ancora di raptus o di follia e l’uomo deve essere necessariamente alcolizzato o drogato, come se questi problemi fossero una giustificazione. Si parlerà anche della conquista dei diritti e sarà presente un grafico che darà supporto tecnico. Il pubblico, infatti, è chiamato a scegliere qual è il tema che lo ha appassionato di più perché il laboratorio prevede la creazione di due diversi prodotti che verranno messi a punto con l’aiuto del grafico. I prodotti verranno diffusi in seguito nella rete provinciale del Centro Antiviolenza.

Cosa si augura di trasmettere attraverso questo laboratorio?

Uno sguardo diverso. Quello che noi cerchiamo di far comprendere negli istituti scolastici è di iniziare a considerare che il fenomeno non è sempre lontano. L’invito è quello di riuscire a percepirlo come qualcosa che riguarda tutti, qualcosa che affonda le proprie radici nella nostra vita quotidiana. È importante riflettere sul fenomeno: ogni uomo o donna deve comprendere che cosa desidera da una relazione. È importante il rispetto e, per fare ciò, non dobbiamo essere indifferenti, ma diventare cittadini attivi.

I prossimi appuntamenti con il laboratorio saranno il 31 maggio, il 7, 14, 21 e 28 giugno e il 5 e 12 luglio, sempre nella sede del Centro Antiviolenza di corso Garibaldi.

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