Sport

Commento alla 38^ giornata di Serie A

di Giuseppe Enrico Battaglia

Alla fine ci mancherà questo campionato, che ci ha fatto vedere davvero di tutto.
Allenatori negli Sky Box, compagini di prestigio sull’orlo del tracollo e allenatori che hanno gettato la bussola credendo di aver trovato la stella polare.
Questo campionato di Serie A ha raccontato molte storie, di persone e di gruppi, di sogni e aspettative.

“I'm gonna build a Lego house”

La storia amara del Siena deve far riflettere: in Serie A non si può permettere che una squadra abbia 6 punti di penalizzazione, specie se l’obiettivo è la salvezza.
La compagine di Iachini si è comportata al meglio delle proprie possibilità. Sarebbe retrocessa comunque, ma con grande onore. Mica come il Pescara e il Palermo, che hanno attraversato parabole totalmente differenti.
I primi hanno costruito una bella casetta coi Lego. Poi hanno deciso di togliere i mattoncini che ne stavano alla base (Verratti, Insigne e Immobile) e ci hanno attaccato al loro posto delle palline con un po’ di scotch.
Problema: un allenatore non è un giocoliere e la squadra si è sfaldata in tempo zero.
Del Palermo si è già parlato sin troppo e dubito che ai lettori di questo blog interessi la mia opinione.
Questo campionato è stato anche foriero di addii: il momento del gol di Rolando Bianchi contro il Catania è da pelle d’oca. Una triste storia di sport resa con un finale da applausi grazie a un professionista che ha saputo conquistare gli esigenti tifosi granata con reti e dichiarazioni di un’amore che, anche con un’altra maglia indosso, non potrà mai essere sopito.
E queste sono storie che solo Shakespeare e il calcio possono raccontare.
Un grosso in bocca al lupo va infine rivolto alla Fiorentina: la squadra di Montella avrebbe probabilmente meritato la Champions League in virtù del fatto che si è costruita da zero, dopo un’annata (la scorsa) in cui lo spettro della retrocessione sembrava destinato a prendere una forma concreta.
Se a Firenze non smantelleranno l’intelaiatura attuale, basterà un innesto insieme al pieno recupero di Pepito Rossi per raggiungere la terza piazza.
Questa alla fine è stata acciuffata da un Milan artefice di una rincorsa straordinaria, per la quale non si possono che fare complimenti. Berlusconi non capirà i meriti del tecnico e questo sancirà un’involuzione della squadra rossonera il prossimo anno.

Dalla regia mi dicono che volete le pagelle e, beh, avrete ancora da aspettare.
Chi vi scrive ha in mente una piccola sorpresa, dunque per adesso vi serviamo l’antipasto con questo breve commento. Rimanete collegati per vedere le ultime pagelle della stagione 2012/13!

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