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Amarcord europei: 20 anni di Champions League

di Stefano Sette

 

Il 25 novembre 1992 partì ufficialmente la “UEFA Champions League”: con questo termine si indicò una specifica fase della Coppa dei Campioni che sostituiva i quarti di finale e le semifinali, introdotta nel 1991-92 ma così denominata a partire dal 1992-93.

Nella Champions League 1992-93 erano previste 24 partite, giocate tra il 25 novembre 1992 e il 21 aprile 1993, e parteciparono 8 squadre divise in 2 gruppi da 4, le cui vincitrici avrebbero disputato la finale di Coppa dei Campioni: si trattava di Club Bruges, IFK Göteborg, Milan, Olympique Marsiglia, Porto, PSV Eindhoven, Rangers Glasgow e CSKA Mosca, che negli ottavi di finale aveva eliminato il Barcellona vincendo in rimonta 3-2 al Camp Nou. Nella prima giornata furono segnati 13 gol e il primo marcatore ad andare a segno in questo mini-torneo fu il nigeriano Daniel Amokachi al 17° della partita Club Bruges-CSKA Mosca – vinta dai belgi 1-0 – ma gli incontri di cartello furono i due scontri diretti tra le squadre che si contesero la qualificazione nei rispettivi gruppi: Rangers Glasgow-Olympique Marsiglia e Milan-IFK Göteborg. A Glasgow i francesi andarono in vantaggio con Alen Boksic al 31°, su passaggio di Rudi Völler, e raddoppiarono al 55° con lo stesso Völler (complice un errore difensivo di Pressley), ma sciuparono il doppio vantaggio facendosi raggiungere da McSwegan e Hateley, entrambi su colpo di testa tra il 76° e l’82°. A Milano invece non ci fu gara e il Milan s’impose per 4-0 con poker di Marco van Basten, correndo l’unico rischio nei minuti iniziali con un tiro di Eriksson finito alto; l’olandese aprì le marcature al 33° dopo un 1-2 con Papin, e nel secondo tempo realizzò un gol su rigore al 52°, uno in rovesciata su cross di Eranio al 61° e uno su azione un minuto dopo.

Anche l’altra gara del Gruppo B, Porto-PSV Eindhoven, terminò con quattro reti segnate; Magalhães e Zé Carlos furono i marcatori portoghesi, mentre Romario realizzò una doppietta per i campioni d’Olanda.

Da allora molto è cambiato in Champions League con l’introduzione delle semifinali nel 1993-94, l’allargamento di tale denominazione a tutto torneo dall’edizione 1994-95 e la partecipazione delle seconde, terze e quarte classificate dei principali campionati europei. Quella sera di novembre la Coppa dei Campioni entrò in una nuova era e lo si vide da alcune piccole novità: l’introduzione di un logo e di un inno ufficiale suonato prima dell’inizio di ogni partita, la vendita in blocco dei diritti tv gestita dall’UEFA anziché dalle singole società in funzione dei singoli match, la presenza di cinque partner ufficiali che offrivano l’esclusiva della pubblicità negli stadi, e la contemporaneità degli incontri, tutti disputati alle 19:30 di Greenwich. Era nata la “UEFA Champions League”.

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