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“Sogni europei” – Un’Italia a due facce, ora è durissima

di Francesco Iacona

Il sogno azzurro si infrange contro il tiro di Mandzukic e adesso per l’Italia la qualificazione è davvero in salita. Questa è la dura realtà cui dobbiamo andare incontro. Ed è un vero peccato, perché sia contro la Spagna che contro la Croazia la nazionale ha fatto vedere delle ottime cose e giocato un bel calcio.

Contro i croati si è vista un’Italia a due facce: molto bella nel primo tempo, piuttosto imballata nella ripresa. La prima frazione di gioco, infatti, ha visto una sola squadra in campo – quella italiana – che ha dominato il campo e ha creato diverse occasioni da rete. Nel secondo tempo, però, la Croazia ha dimostrato di che pasta è fatta e ha messo in difficoltà la nostra Nazionale, riuscendo a segnare il gol del pareggio.

L’Italia rimpiange troppe palle sprecate e la poca freddezza sotto porta.

Balotelli è stato sicuramente più presente rispetto alla partita con la Spagna, ma non è stato sufficiente: Prandelli ha creduto in lui e lui non sta ripagando la fiducia. Si è visto anche un bel Cassano, pregevole in alcune sue giocate, ma è mancato il finalizzatore che completasse il suo lavoro di supporto offensivo. Inoltre, si dispone di una difesa capace di distrarsi nei momenti più delicati (i gol di Fabregas e Mandzukic lo dimostrano).

Si può, inoltre, recriminare per due gravi errori del guardalinee nel secondo tempo. Il primo – gravissimo – è un fuorigioco fischiato a Maggio nel momento in cui era a tu per tu con Pletikosa; era un gol praticamente fatto. Il secondo, meno facile da vedere, è stato fischiato a Giovinco che, ricevuto il pallone appena oltre la metà campo, aveva una prateria davanti a sé.

Ma se la vittoria non è arrivata non si può dare la colpa – solo – a questi episodi. Una bella Nazionale ha peccato di imprecisione e – forse – di presunzione. Dopo il gol di Pirlo la gara andava chiusa, mentre si è cercato soprattutto di chiudersi per difendere il risultato. E questo atteggiamento ha influito parecchio.

 

L’altra partita del girone (Spagna-Irlanda) ha visto le Furie Rosse imporsi per 4-0 sui Green di Trapattoni, eliminandoli dal torneo. Ora la classifica è la seguente:

1- SPAGNA: 4  (differenza reti: +4);

2- CROAZIA: 4  (d.r.: +2);

3- ITALIA: 2  (d.r.: 0);

4- IRLANDA: 0 (d.r.: -6).

Ciò significa che l’Italia per passare deve per forza battere l’Irlanda e sperare che Spagna-Croazia finisca con la vittoria di una delle due squadre o con un pareggio per 0-0 o 1-1. Infatti, con l’arrivo di tre squadre a pari merito a 5 punti contano, in ordine di importanza: la classifica avulsa (cioè il numero di vittorie negli scontri diretti fra le tre squadre in questione), la differenza reti in tale classifica e il numero di gol segnati sempre in essa. Dunque, se Spagna, Italia e Croazia arrivano tutte a 5 punti per forza di cose devono aver pareggiato i loro confronti e quindi avere una differenza reti uguale a 0; di conseguenza, conterà il maggior numero di gol segnati nella classifica avulsa, che Spagna e Croazia potrebbero ottenere con un pareggio almeno di 2-2. Solo in caso di loro pareggio per 1-1 conterebbero differenza reti e maggior numero di gol segnati in totale nel girone (in questo caso sarà importante vincere sommergendo di gol l’Irlanda); con il loro 0-0, invece, passa l’Italia.

Fatti questi calcoli, risulta evidente che spagnoli e croati potrebbero replicare il cosiddetto “biscotto” che già ci escluse otto anni fa per mano di Svezia e Danimarca (la storia si ripete…). Ed è per questo che le chance di qualificazione per l’Italia sono molto basse.

 

Vediamo ora alcuni giudizi sugli azzurri:

PROMOSSI

Andrea Pirlo: maestoso. Si dimostra nuovamente il migliore in campo: sorregge la manovra della squadra nel primo tempo, cerca – invano – di far ripartire gli affaticati compagni nel secondo. Si conferma il leader di questa Nazionale e la punizione con cui la porta in vantaggio è un vero gioiello, degno della sua classe.

Claudio Marchisio: implacabile nel primo tempo, dove brilla per numerosi palloni recuperati, incursioni, inserimenti e occasioni da rete (una molto limpida gli è negata da un bravo Pletikosa). Nel secondo garantisce più sostanza, impedendo alla barca di affondare.

BOCCIATI

Giorgio Chiellini: nel complesso non gioca male, ma concede troppo spazio a Mandzukic in occasione del gol della Croazia. Errore fatale.

Antonio Di Natale: contrariamente a domenica scorsa non riesce a incidere dopo il suo ingresso in campo.

Emanuele Giaccherini: ancora lui: recidivo. Ancora una volta assente dal gioco della squadra. Certo, l’esterno di centrocampo non è il suo ruolo naturale, ma per la seconda partita consecutiva è stato quasi come avere un uomo in meno.

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