Euro 2012: han davvero vinto i migliori.
di Stefano Sette
Con la vittoria sull’Italia, la Spagna ha conquistato il terzo Europeo della sua storia, il secondo consecutivo, cosa mai accaduta fino a ieri. La squadra di Del Bosque è entrata di diritto nella storia del calcio continentale, centrando uno storico tris (Europeo-Mondiale-Europeo) che non è riuscito nemmeno alla Germania Ovest di Beckenbauer e Gerd Muller. Quando hai a disposisizone elementi come Xavi, Iniesta (eletto miglior calciatore di Euro 2012) e Fabregas, non c’è storia qualunque avversario abbia di fronte, e se sono riusciti a rivincere l’Europeo utlilizzando il 50-60% delle risorse a disposizione, vuol dire che hanno vinto davvero i migliori. Il livello tecnico del torneo è stato buono, anche se inferiore rispetto al 2008: è piaciuta l’Italia – soprattutto nella gara d’esordio e in semifinale – e nonostante lo 0-4 di domenica, sullo 0-1 ha saputo rendersi pericolosa con due azioni di De Rossi e Balotelli deviate in angolo da Casillas.
Per le qualificazioni a Brasile 2014 Prandelli dovrà tenere conto che i migliori a disposizione (De Rossi, Pirlo e Buffon) avranno bisogno di valide alternative da trovare in campionato, cosa che non sarà affatto semplice vista la poca esperienza in campo internazionale. Da questo punto di vista il futuro è più nero che roseo. Chi non ha questi problemi è la Germania, considerata alla vigilia la favorita N°1: avesse avuto meno svarioni difensivi, probabilmente sarebbe approdata in finale e, contro gli spagnoli, se la sarebbe giocata fino al 90°. Nonostante il rammarico per la sconfitta in semifinale, il calcio tedesco è destinato a fare bella figura per tutto il decennio ed entro il 2020 vincerà almeno una competizione tra Europei e Mondiali.
Le principali delusioni sono arrivate da Olanda e Francia: gli olandesi, favoriti per la vittoria finale insieme a tedeschi e spagnoli, sono usciti al primo turno perdendo tre gare su tre, realizzando il peggior risultato di sempre. Dopo questa debacle è necessario un ricambio generazionale, anche se all’orizzonte non si vedono talenti all’altezza. Diverso è il caso della Francia, considerata da molti una valida outsider visti i risultati ottenuti nelle amichevoli di preparazione: i transalpini, in un momento di transizione, non hanno rispettato le attese, vincendo solo una partita, contro l’Ucraina, rischiando addirittura l’eliminazione perdendo contro la Svezia già eliminata, ed evidenziando molti limiti difensivi. Un’altra delusione è stata la Russia che, dopo il 4-1 sulla Repubblica Ceca all’esordio, è calata atleticamente contro la Polonia, per poi crollare del tutto contro la Grecia, ma qui entrano in gioco problemi extracalcistici come il vizio dell’alcol (tipico di alcuni calciatori russi). Un elogio va fatto anche alla classe arbitrale: ad eccezione del gol non convalidato in Inghilterra-Ucraina (in quell’occasione la colpa non fu dell’arbitro ma del giudice di porta) Euro 2012 è stato un torneo ben arbitrato, grazie anche alla lealtà e alla correttezza di chi è sceso in campo: un fatto raro per chi è abituato a vedere le partite del campionato italiano.