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Le pagelle della Serie A – 19^ Giornata

di Giuseppe Enrico Battaglia

Il cosiddetto giro di boa regala sempre tanti spunti di discussione: dai famigerati strafalcioni arbitrali ai classici giocatori che rendono al di sotto delle aspettative, i bar continueranno ad essere animati da discussioni che poggiano su teorie complottistiche e scudetti già assegnati.

Qui ci si limita a dire che il girone d’andat aha regalato emozioni e spettacolo, e soprattutto ha gettato le basi per un girone di ritorno che si preannuncia pirotecnico e tutto da seguire. Naturalmente anche tramite le pagelle.

 

Francesco Antonioli voto 3,5: l’uomo in più della Roma è proprio il portiere cesenate, che sul primo goal giallorosso gioca a 1-2-3 stella con Rodriguez., sul terzo rimane incantato a guardare il bel gioco dei giallorossi dimenticando di non essere alle dipendenze della AS Roma da ormai otto lunghi anni. Per il resto partecipa nella parte del bersaglio alla gara di tiro al bersaglio dei frombolieri romanisti, BOMBARDATO

Giorgio Chiellini voto 7,5: ritorna nel ruolo che più sente suo, e fa capire che è lì che deve rimanere. Il bestione pisano disputa un match fisico e corretto senza la minima sbavatura, annullando El Tanque Denis a cui lascia tanti rimpianti e zero goal in tasca.
L’azienda che smercia tonno in scatola sta pensando di assumerlo come testimonial, INSUPERABILE

Thomas Manfredini voto 6,5: partita ordinata e precisa, la sua. Esegue alla lettera gli ordini dall’alto che consistono nel dispensare fendenti e calci, e ingaggia duelli fisici a più riprese con Matri riuscendo ad arginarlo il più delle volte. Partecipa tuttavia alla dormita collettiva che lascia Lichtsteiner a tu per tu con il secondo goal stagionale, ma dare la colpa solo a lui sarebbe ingrato. SICARIO

Luca Marrone voto 8: l’enfant terrible della cantera bianconera viene chiamato al difficile compito di sostituire Simone Pepe, e lo fa con un invito a nozze per Giaccherini che dà il via libera allo 0-2 dei bianconeri di Torino. Il ragazzino ha piede e personalità, ora gli serve solo carta bianca. STAMPANTE

Massimo Ambrisini voto 7,5: all’osteria c’è chi si vanta di aver pescato lanterne accese. Lui pesca in area Ibrahimovic e Robinho con passaggi da spellarsi le mani, dimostrando che il piedino è  ancora caldo, e tra un paio d’anni è facile immaginarlo in osteria a raccontare simili episodi con gli anziani che gli tirano addosso la dentiera in segno di disapprovazione. SPACCONE

Stephan El Sharaawy voto 7: entra e crea scompiglio tentando conclusioni da ogni dove e smarcando i compagni. Cambia volto alla partita, CHIRURGO PLASTICO

Pablo Armero voto 7+: indossa il sombrero e si mette a correre in mezzo al campo come un forsennato al grido di “arriba arriba!”, con un altruismo fuori dal comune mirato a offrire gloria a Di Natale. In occasione del primo goal, una galeotta deviazione lo fa schizzare verso gli spalti a festeggiare per il goal segnato, nel secondo invece serve Totò con un assist al limone duro che viene prontamente trasformato in acrobazia. SPEEDY GONZALEZ

Giampaolo Pazzini voto 6,5: fa il suo lavoro con una palombella millimetrica che scavalca Marchetti e lascia la pentola d’oro sotto la traversa. Bello il gesto tecnico. ARCOBALENO

Tommaso Rocchi voto 7: tra Cissé e Klose fa quasi sorridere vedere che è sempre lui la minaccia più aggressiva di questa Lazio. Causa più d’un timore a Julio Cesar e la retroguardia neroazzurra tutta, portando a casa un palo per cui sta già organizzando un tour votivo a Lourdes, e una rete dall’alto coefficiente di difficoltà. Ciò che più conta per la Lazio, è che la vena realizzativa continui a produrre questa mole di occasioni. SANGUIGNO

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