Attualità

America Votes/2

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dal nostro redattore Alberto Scaravaggi, San Francisco, U.S.A.
1 a 0 per McCain. Nel primo dibattito presidenziale tenutosi ieri a Oxford, presso la University of Mississippi, il Senatore McCain ha battuto Obama. Una superiorità che gli è derivata dall’esperienza. Sebbene non volesse partecipare a causa della grave crisi finanziaria che attanaglia gli Stati Uniti, McCain deve aver capito che non partecipando avrebbe mandato un segnale di estrema debolezza. Ha realizzato che sospendere la sua campagna elettorale per approvare il piano di salvataggio del sistema finanziario del Paese non è stata una tattica vincente. Nel dibattito sono emersi, finalmente, alcuni punti fermi dei programmi dei due candidati. Politica economica: sostanziale convergenza su un piano d’emergenza nell’immediato, ma forte divergenza sul futuro dell’economia del paese. Obama ha scelto di sostenere un piano di salvataggio che preveda in futuro una maggiore sicurezza dei risparmi, aggravando il costo dell’operazione. McCain, invece, accetta un intervento pubblico nell’immediato che porti però ad una defiscalizzazione dei profitti futuri così da non dover più contare sul sostegno federale. Politica estera: qui è emersa la superiorità di McCain perché ha giocato la sua carta migliore, ossia fare l’eroe di guerra. Conosce bene quali siano le strategie per far sembrare il suo sfidante un novellino in materia. Emblematica la frase di McCain quando, parlando dell’Iraq, dice:<<I’m afraid, Sen. Obama doesn’t understand the difference between a tactic and a strategy>>. Certamente Obama si è difeso ed ha replicato che conosce quale sia la differenza, ma il colpo si è sentito. Politica sanitaria: decisamente più credibile Obama che ripropone lo slogan democratico: più sanità pubblica per tutti. McCain vuole che siano le famiglie a scegliere a quale sanità affidarsi, senza spiegare dove possono trovare i soldi per pagarsi quella privata. Insomma alti e bassi, in un clima di estrema cordialità, Obama chiamava il rivale John, ed il moderatore non è mai dovuto intervenire per richiamare all’ordine i candidati. Direi un bel match, ora si aspetta l’incontro tra i candidati vice-presidenti il 2 Ottobre e poi un altro dibattito presidenziale. [continua…]

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