Firma o non firma?
Sarò malato, ma in questi giorni d’incertezza riguardo al futuro di Alitalia un’immagine si è ripresentata più volte alla mia mente: vedo Guglielmo Epifani, segretario generale della CGIL, seduto solo su un tavolo rotondo, attorniato da dozzine di persone, in una stanza angusta. Epifani ha davanti a sé un documento: la proposta della CAI. Basterebbe una sua firma ed Alitalia sarebbe salva (in un certo qual modo almeno…). Epifani prende in mano la penna, che avvicina sempre più al foglio, poi esclama: “adesso firmo”. La banda di sottosegretari, imprenditori, ministri e rappresentanti sindacali riunita attorno a lui trattiene il fiato all’unisono spalancando la bocca. Un bisbiglio trepidante si diffonde. L’inchiostro è sempre più vicino al foglio… “No, non firmo!” esclama Epifani, “c’avevate creduto eh?!”. Nella stanza si diffondono delusione e rabbia. Allora Epifani riprende: “però stavolta firmo, ora firmo, ora firmo”. La scena si ripete: “scherzavo!” sorride Epifani.
Epifani alla fine ha firmato, mancano però all’appello altre sigle sindacali (che rappresentano piloti e personale aereo). Le trattative continuano senza interruzione. Che sia davvero questa la scena?
Che ansia!!!
Sul tema Alitalia, molto bello il “Buongiorno” di Gramellini sulla Stampa di ieri
Ecco si`, l'(Al)Italia appesa al responso di Epifani sembra proprio proprio un Paese sull’orlo della catastrofe.