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Vita di st(ud)enti [2] – Babbo Natale non è l’unico in rosso

 

È ormai prossimo il Natale, e con esso tutto quel magico mondo caramellato che ogni anno torna ad allietare le feste: il freddo pungente, le luminarie, il suonatore di fisarmonica in Strada Nuova, la gente che (per ragioni insondabili) non ha pudore di indossare cappellini rossi e bianchi con luminarie intermittenti. E vi tornano alla memoria le feste di voi bambini, i regali disposti a schiera sul divano, i nonni affettuosi, i pranzi succulenti…e la casa tutta addobbata, e calda…

Poi alzate gli occhi. Il bianco impersonale del vostro appartamento di Fuorisede, segni di poster ormai scomparsi alle pareti, una ragnatela che all’inizio non eliminavate perchè piccola e ora non eliminate per l’affetto che segue una lunga convivenza, mobili magari scalcagnati. Ma qui dentro non arriva il Natale?! Dovete decorare, dovete. Non fate quella faccia. Sembra una stupidaggine ma vedrete che poi sarete felici. Non avete un soldo da sprecarci? È questo il bello.

 

DECORARE SENZA UN SOLDO

1-reperire le decorazioni. Non preoccupatevi. Non c’è nulla da comprare. Dovete sapere che (se avete una famiglia simile alla media) non sta bene addobbare ogni anno la casa nello stesso modo. Stufa. Addentratevi nei più remoti e arcani angoli delle cantine, delle soffitte, dei ripostigli. Là, dove dimorano impolverate scatole raffiguranti renne et similia, troverete centinaia di migliaia di festoni scartati perchè non in tinta, di ghirlande regalate da colleghi pacchiani, di macabre candele babbonataliformi con le teste mezzo fuse e colate lungo il corpo. Se ancora non li reperite, l’atavico urlo “Mammaaa” (o papààà o nonnaaa) è una buona soluzione.

2-Trasportare il materiale. Problema non indifferente per il Fuorisede. Avete a disposizione un trolley, uno zaino e, tuttalpiù, delle tasche. E le decorazioni sono voluminose. Siate radicali. Jeans: li avete indosso (eddai, chi è che mette i jeans per meno di una settimana?). Maglietta di ricambio (una). Biancheria (un cambio, due se siete schizzinosi). Felpa, solo se non siete stoici abbastanza. Il resto del bagaglio: addobbi.

3-trovare il momento. Non sembra ma è importante: decorare nel momento sbagliato potrebbe mandare a monte tutto lo spirito natalizio. Aspettate qualche giorno, per vedere se uno stimolo improvviso si presenta da sé; altrimenti, inducetelo. Se abitate in città, tirate le tende, aprite la finestra e lasciatevi investire dal gelo secco, dalla fantasmagoria di luminarie davanti a voi. (se abitate fuori digitate “città natalizia” su Google immagini, ma è squallido). Andate su Youtube (o, per i più previdenti, aprite la cartella “album Natale”) e sparatevi tutte le canzoni che potete, da John Lennon ai jingle della Bauli. E poi, via. Armàti di chiodini, nastro adesivo e forbici dalla punta arrotondata, riempite la casa fino a farla sembrare il reparto accessori di Harrod’s; e non fatevi remore: il pacchiano fa un sacco Natale!

 

Fatto. Bello, vero?

 

2 pensieri riguardo “Vita di st(ud)enti [2] – Babbo Natale non è l’unico in rosso

  • Claudio

    soluzione semplice e geniale: non ci sarei arrivato! XD

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  • ziomarco

    tutto questo è l’AUTENTICO spirito del natale!

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