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Sette curiosità su Al Pacino

«Mi piacciono i sopravvissuti, gente che si porta dentro delle ferite, un po’ come me.».

25 aprile 1940, New York, Manhattan, East Harlem: nasce Alfredo James “Al” Pacino, figlio di Rose Gelardi, una casalinga originaria di Corleone (Palermo), e Salvatore Pacino, un agente assicurativo e ristoratore italo-statunitense, figlio di immigrati siciliani provenienti da San Fratello (Provincia di Messina). Il padre abbandona la famiglia quando il figlio è ancora in fasce, lasciandolo con la madre ed i nonni nel South Bronx.

Respinto in gioventù da diverse scuole di recitazione – prima di approdare all’Actors Studio (attualmente ne è il presidente) –, Al Pacino è ora considerato uno dei migliori attori della storia del cinema, vincitore – fra i molti riconoscimenti – di un Premio Oscar (su otto nomination totali nell’arco della sua carriera) per l’interpretazione del tenente colonnello Frank Slade in Scent of a woman (Martin Brest, 1992), remake dell’omonimo film del 1974 (Profumo di donna); la celebre pellicola diretta da Dino Risi, interpretata da Vittorio Gassman e tratta dal romanzo Il buio e il miele di Giovanni Arpino (1969).

Oggi Al Pacino compie 77 anni. Vi sveliamo sette curiosità sul celebre attore di cui forse non siete ancora a conoscenza:

1. cominciò a fumare all’età di nove anni e già a tredici aveva avuto esperienze con l’alcool e la marijuana; rimase sconvolto dalla morte per overdose di due suoi intimi, giovani amici;

2. soprannominato “l’attore” o “Sonny” (considerò anche di cambiare il suo nome in “Sonny Scott”, per evitare di essere pregiudicato per le sue origini italiane), sognava di diventare un giocatore di baseball e non era particolarmente attratto dagli studi (venne bocciato più volte, finché, all’età di diciassette anni, decise di interrompere definitivamente il suo percorso scolastico). Cresciuto nel Bronx, fu coinvolto in più di una rissa, ed a scuola era considerato un poco di buono. Come da lui affermato, la sua più grande scuola fu la strada;

3. svolse numerosi lavori, tra cui il facchino, il lustrascarpe e l’operaio. L’attore ha confessato al New York Post che all’età di vent’anni visse in Sicilia vendendo l’unica merce che aveva a disposizione: il suo corpo;

4. nel 1961 è stato arrestato per porto abusivo d’arma da fuoco (cercando di giustificarsi, affermò che l’arma lo avrebbe aiutato ad immergersi più facilmente nel personaggio di un film);

5. rifiutò la parte di Ian Solo nel film Guerre stellari (George Lucas, 1977). Declinò anche il ruolo da protagonista nei film Apocalypse now (Francis Ford Coppola, 1979), Taxi driver (Martin Scorsese, 1976), Rambo (Ted Kotcheff, 1982), Blade runner (Ridley Scott, 1982), Incontri ravvicinati del terzo tipo (Steven Spielberg, 1977), Basic instinct (Paul Verhoeven, 1992), Pretty woman (Garry Marshall, 1990) e C’era una volta in America (Sergio Leone, 1984);

6. se non fosse stato per Francis Ford Coppola (il regista), dopo l’audizione per Il padrino (1972), Al Pacino sarebbe stato scartato per la parte di Michael Corleone. Successivamente Coppola fu minacciato di licenziamento ed Al Pacino rischiò più volte di essere cacciato, anche dopo l’inizio delle riprese;

7. per la famosa scena del ristorante del film Heat – La sfida (1995), in cui Robert De Niro e Al Pacino recitano insieme per la prima volta, De Niro suggerì a Michael Mann di non effettuare prove, per rendere più genuina la mancanza di familiarità fra i due personaggi. Mann si disse d’accordo, infatti la scena fu girata immediatamente senza prove.

«Non faccio l’attore, io sono un attore: è diverso!». – Al Pacino

Uno dei più bei monologhi di Al Pacino. Da Il mercante di Venezia (Michael Radford, 2004), tratto dall’omonima, celebre opera teatrale di William Shakespeare.

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