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Quando meno te l’aspetti… Il calcio è anche questo

di Francesco Iacona

Risultati inaspettati, rigori sbagliati da rigoristi specialisti (Messi, Pirlo, Ronaldo, Kakà), traverse e pali clamorosi e difese perforate solo quasi all’ultimo respiro. Non solo! Gol decisivi realizzati da giocatori che sembravano ormai assunti come i custodi della panchina o dell’infermeria (Torres, Borriello, Boateng, Snejider) e capitani che “tradiscono” la propria squadra proprio nel momento più delicato (Jhon Terry).

È questo lo scenario che hanno offerto le più grandi squadre italiane ed europee in questa due giorni calcistica, tra Champions Leage e Serie A. Uno scenario che sembrava facile, scontato, a senso unico. E invece il classico episodio – un lancio lungo, un rimpallo, un palo, un’ingenuità difensiva, una zolla del terreno, … – ti capovolge i pronostici proprio quando non te lo aspetti.

La palla è rotonda. Questo è il calcio.

 

Partiamo da casa nostra. Tra martedì e mercoledì si è giocato il recupero della 33a giornata (quella rinviata a causa della tragedia Morosini).

Si era persa la memoria di una concomitanza delle gare di Juventus e Milan (per una volta le televisioni hanno dovuto adeguarsi) e in entrambe le partite le contendenti allo Scudetto faticano non poco a trovare la vittoria.

Il Milan parte male – malissimo – contro un Genoa a pezzi moralmente (dopo i disordini di Marassi) e tecnicamente (Sculli terzino destro dice tutto). Il gioco latita, le azioni pure; ci pensa Gervasoni a non far decollare la partita ritenendo involontario un colpo da beach volley in area di Nesta, negando ai rossoblu un rigore che avrebbe indirizzato il match in tutt’altra direzione. Il secondo tempo, però, vede in campo un Milan – un po’ – diverso: l’ingresso in campo di Cassano e Boateng dà più vitalità alla squadra di Allegri che, seppur non in maniera eccelsa, mostra sprazzi di vivacità. Il risultato si sblocca però solo a quattro minuti dalla fine con un lancio disperato in area di rigore. Boateng è appostato sul secondo palo: sassata di destro e Frey trafitto.

Questo gol tiene vive le residue speranze Scudetto del Milan e fa sprofondare il Genoa sempre più nell’incubo retrocessione. La squadra del subentrato De Canio non vince da dodici partite ed è a un solo punto dalla retrocessione; solo la sconfitta del Lecce col Napoli la mantiene – per ora – ancora in Serie A.

Allo stadio Manuzzi una Juventus rosa shocking rimane imbrigliata nella rete tessuta da un Cesena ormai in Serie B ma desideroso di conquistare il sesto pareggio consecutivo. La vera e propria notizia, però, è a inizio partita: i torinesi, infatti, beneficiano del secondo rigore stagionale (anche se il fallo era fuori area) che però Andrea Pirlo spreca malamente sul palo. Da qui la gara è a senso unico: Cesena rintanato nella propria metà campo a difendere il risultato e Juve a cercare di costruire azioni. La svolta arriva a 10’ dalla fine: punizione di Capitan Del Piero, prodigiosa risposta del sempreverde Antonioli. Palla ributtata in mezzo. Il conseguente gol del fin’ora spettrale Borriello conferma che questo non può che essere l’anno del ventottesimo Scudetto juventino.

Se la competizione per il titolo sembra ormai chiusa, la lotta per la conquista di un posto ai preliminari della prossima Champions League è ancora aperta. Cinque squadre raccolte in cinque punti: aprono le romane con 55 e 50 punti, racchiudendo Napoli, Inter e Udinese. È la clamorosa sconfitta della Lazio a Novara che tiene ancora vive le speranze delle inseguitrici, in particolare di Napoli (2-0 a Lecce) e Inter, che vince lo scontro diretto con l’Udinese grazie a un redivivo Snejider, da tanto tempo ai box che ci si era quasi scodati di lui.

 

Ma è la Uefa Championsi League – seppur priva di italiane – a regalare le sorprese e le emozioni più grandi.

Nella semifinale del Camp Nou un Barcellona da remuntada sembra attendere le aspettative portandosi sul 2-0 contro un Chelsea catenacciaro e – apparentemente – incapace di fare male. E l’ingenuità che causa l’evitabilissima espulsione di capitan Terry sembra far naufragare le residue speranze bavaresi di Di Matteo. Ma quando tutto sembra precipitare, quando meno te l’aspetti, arriva l’episodio, la perla, il perfetto colpo da biliardo: il tocco vellutato di Ramires Santos do Nascimento che capovolge il risultato, arrotondato sul finale da Fernando Torres. E nonostante l’assedio blaugrana, un rigore sbagliato e un palo, la finale viene conquistata non dai belli ma dagli audaci.

Molto più equilibrio, invece, nella semifinale del Bernabeu: gara emozionante nel segno dei calci di rigore, che aprono e chiudono il match. Centoventi lunghissimi minuti non bastano per determinare la seconda finalista: le ambizioni  di double di Mourinho e i sogni del Bayern Monaco di giocare la finalissima in casa devono essere esauditi o delusi in una lotteria finale in cui Neuer e Casillas dimostrano di essere portieroni di livello mondiale parando due rigori ciascuno. Ma quelli di Ronaldo e Kakà sono due tiri fotocopia e quello di Sergio Ramos – che neanche si può definire un tiro – sgretola ciò che di galattico ha la maglia che indossa.

La finale sarà Bayern Monaco-Chelsea.

Certe volte, quando meno te l’aspetti, sono gli sfavoriti a vincere e a passare il turno. Il calcio è anche questo.

3 pensieri riguardo “Quando meno te l’aspetti… Il calcio è anche questo

  • Francesco Iacona

    NOTA DELL’AUTORE.
    A causa del loro impegno al “Festival del giornalismo di Perugia” i consueti appuntamenti col campionato e la Champions League di Simone Lo Giudice e Stefano Sette sono stati sostituiti dal mio articolo.
    Per lo stesso motivo non avranno luogo, invece, le pagelle di Giuseppe Enrico Battaglia; quelle sono un brand tutto suo!

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  • Federico

    il calcio è anche PRAGMATISMO!!!
    comincerei con il NON paragonare le partite da oratorio viste mercoledi alle 18.00 con il vero spettacolo offerto dalle 2 semifinali di champions.
    Partiamo dalle cose più brutte e cioè un spettacolo indecoroso offerto dal milan che dimostra ancora una volta di essere a corto di fiato e senza idee contro la squadra più battuta del campionato.
    Inutile mandare in tribuna seedorf e robinho adesso, la cosa andava fatta prima che si perdesse tutto il vantaggio sulla juve.
    per quanto mi riguarda Allegri è da mandare via a giugno in quanto in 2 anni non è stato capace di dare un gioco alla squadra ma si è sempre e solo affidato alla classe di Ibra.

    La juve dimostra che in un campionato dal livello mediocre o se preferite equilibrato come il nostro, la mossa decisiva per vincere lo scudetto è avere 11 giocatori che corrono a prescindere dalla loro qualità! la dimostrazione più evidente è che senza i fuoriclasse ci mette 80 minuti per fare un gol al cesena già retrocesso. con questa squadra in Europa non so quanta stradà farà.

    Veniamo ora alle splendide partite di champions.
    in molti hanno criticato l’atteggiamento ultra difensivo del chelsea ma personalmente ritengo che siano da elogiare e basta i londinesi.
    Contro una squadra che fa del palleggio e delle triangolazioni strette e veloci la sua arma vincente, il chelsea ha fatto l’UNICA cosa possibile e cioè ha chiuso tutti gli spazi al centro lasciando qualche spazio in più sulle fasce, ben consapevole che il gioco aereo non è proprio il punto di forza del barca e una volta presa palla con pochi passaggi ha cercato di ripartire in contropiede.
    La filosia del Barca è senza dubbio ammirevole in quanto alle vittorie vuole sempre abbinare un bel gioco, ma il bel gioco a nulla serve se poi nn si tira mai in porta a meno che non ci si trovi dentro l’area piccola.

    Nella seconda semifinale abbiamo visto una grande partita giocata questa volta a viso aperto dalle 2 squadre.
    Da un lato c’era il Real Madrid che con una rosa galattica era piu che motivato e determinato ad essere la prima squadra a vincere 10 champions.
    Dall’altro c’era l’orgoglio del Bayern Monaco voglioso e desideroso di giocarsi (e soprattutto vincere) la finale di champions in casa propria.
    come per il Barca anche per il Real sembrava fatta dopo appena 15 minuti grazie a un rigore a mio avviso GENEROSO e a un gol in netto fuorigioco; ma quando sembrava tutto già deciso è venuto fuori il carattere dei bavaresi che hanno segnato un gol e che per la maggior parte del tempo hanno fatto la partita.

    Per quanto riguarda i rigori è risaputo che non è una questione di tecnica ma bensì’ mentale.
    chi finisce la partita meglio a livello psicologico in genere vince ai rigori.
    ES SPAGNA-ITALIA 08, MILAN-LIVERPOOL 07, ITALIA-FRANCIA 06, FRANCIA-ITALIA 98.
    In tutti questi casi le squadre che poi hanno vinto ai rigori venivano da una situazione psicologica migliore rispetto alle squadre che hanno perso.

    All’europeo in austria e svizzera l’italia era stata sopraffatta dal gioco degli spagnoli e ai rigori questa superiorità è venuta fuori.

    A instanbul il milan giocò una partita spettacolare ma i 3 gol presi in 6 minuti con l’aggiunta del 4 gol annullato ingiustamente e della parata miracolosa di dudek a pochi minuti dal termine furono una mazzata terribile a livello emotivo e infatti il liverpool vinse.

    al mondiale in germania la partita fu molto combattuta, ma anche in questo caso ritengo che l’italia arrivò ai rigori meglio della francia che dalla sua aveva subito il colpo per l’espulsione del suo capitano Zidane.

    in francia nel 98 la squadra transalpina ci surclassò nel gioco e con l’aggiunta del tifo in casa, ai rigori ci sconfisse.

    nella partita di ieri il real era partito certamente bene con 2 gol in un quarto d’ora ma poi complice anche la stanchezza x il classico giocato nel weekend, ha lasciato la partita in mano ai tedeschi che oltre al gol di rigore avrebbero potuto anche fare qualche gol in più.
    alla fine Ronaldo e Kaka non hanno nemmeno tirato dei brutti rigori, ma quando è destino non c’è nulla da fare.

    ultima cosa prima di concludere sono STRA CONTENTO che in finale ci siano CHELSEA E BAYERN MONACO sia xke in entrambe le partite di ritorno sono state STRA SFAVORITE dall’arbitraggio ma soprattutto godo pensando alla faccia di quelli st***** della uefa (con a capo PLATINI) che hanno SICURAMENTE pilotato il sorteggio x far arrivare in finale le 2 squadre piu forti ossia BARCA E REAL.

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    • Francesco Iacona

      Non è stato fatto alcun paragone tra le gare di Champions e quelle di campionato giocate da Juve e Milan; il divario del livello di spettacolo è enorme.
      Ho solo cercato di legare quelli che sono i colpi più imprevedibili, sorprendenti e decisivi che comunque hanno caratterizzato le partite in questione. Il “quando meno te l’aspetti” di cui parlo nell’articolo rappresenta quella variabile che scombussola ogni costante del calcio: partite lente e noiose come quelle di Juve e Milan possono essere risolte da un colpo inaspettato e fortunoso, come l’errore dal dischetto non certo scontato di uno specialista come Pirlo avrebbe potuto riaprire i giochi Scudetto; allo stesso modo, nonostante sia d’accordo nel riconoscere i meriti del Chelsea, sono stati gli episodi ad eliminare dalla Coppa la squadra più forte e mi riferisco ai 4 legni in due partite del Barcellona.

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