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Un ottimo Pavia impatta con la Ternana, ma la classifica piange

di Fabio Muzzio

Uscendo dal Fortunati ho ricavato diverse sensazioni: la soddisfazione per l’ottimo risultato, perché fermare sullo 0 a 0 la capolista non è da tutti; la consapevolezza di tifare una squadra davvero competitiva e rigenerata, peccato non averla allestita prima; l’atteggiamento del perugino Roselli, che mi sembra in realtà un concretissimo bassaiolo; la preoccupazione per la classifica, perché si rimane inchiodati al penultimo posto e dagli altri campi i risultati non sono favorevoli. Del resto è risaputo che, nel girone di ritorno le squadre che devono salvarsi hanno un rendimento mediamente alto e non basta rinforzarsi a gennaio, perché lo fanno pure le altre.

La striscia positiva arriva a sei gare, niente male, ma passiamo alla contesa: divisione della posta giusta, con gli azzurri bravi e coperti, molto concentrati nel controllare avversari sì più forti, ma saliti al Fortunati consci della nuova consistenza e dei risultati conquistati dai ragazzi di Roselli. Agli ospiti l’unica vera occasione con Miglietta al 48’, ma un Facchin davvero positivo al rientro dopo la squalifica, compie la paratona e non sbaglia nulla durante i novanta minuti.

A un primo tempo equilibrato giocato a ritmi blandi e con le squadre più attente a difendersi che a offendersi, si è contrapposta una seconda frazione nella quale i primi della classe hanno provato ad alzare il ritmo, mostrando una qualità superiore, ma pure la saggezza di non rischiare più di tanto e di portare a casa un punto comunque utile in vista di una serie B quasi conquistata e agevolata dell’ennesimo pari del Taranto.

Parlando dei nostri, del portiere azzurro abbiamo già detto, bene la difesa, dove Pezzi ha disputato la migliore prestazione da quando è approdato a Pavia.

Note positive anche dal centrocampo: capitan Carotti è una sicurezza, Statella, fino a che la condizione lo ha sorretto, un uomo di quantità e qualità; menzione speciale per la prestazione di Meza Colli: dopo un girone di andata in linea con quasi tutti i compagni e finito in panchina con l’arrivo di Cinelli, ha avuto modo di giocare ancora dal primo minuto e ha dato ordine alla manovra, non sfigurando contro la linea mediana della squadra in testa alla graduatoria.

In attacco Falco, pur non essendo fisicamente al meglio, ha mostrato come il promettente talento estivo stia sbocciando a ridosso della primavera, divenendo un giocatore di grandi prospettive: è stato una vera spina nel fianco della retroguardia rossoverde e ha “regalato” un paio di numeri da far spellare le mani ai presenti. Per quanto concerne Cesca, chiuso da una retroguardia che gli ha messo la museruola, ha cercato con grande sacrificio di fungere da boa del gioco: giudizio positivo per lui e per gli elementi scesi in campo e che non sono stati nominati.

Senza Fasano, che sarà squalificato, il Pavia tornerà in campo venerdì sera a Vercelli, per l’anticipo televisivo targato Sportitalia e valido per la giornata numero 28.

Dopo la capolista, quindi, toccherà alla terza forza del girone, con tutta probabilità la sorpresa in positivo di questa stagione. L’obiettivo resta l’ottenimento del settimo risultato positivo consecutivo, ma, oltre alla forza dell’avversario, il buon Roselli dovrà fare i conti con la condizione fisica di alcuni dei titolari usciti stremati dalla contesa contro la Ternana.

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