Attualità

DDL SALVA-SALLUSTI: “STAND UP FOR JOURNALISM”.

di Stefano Sfondrini

È fissata per domani, 5 novembre 2012, la giornata che ogni anno la Federazione Europea dei Giornalisti organizza: “Stand up for journalism”, in contemporanea in tutti i Paesi d’Europa. La manifestazione intende richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle questioni che attengono il libero esercizio della professione giornalistica, a garanzia di un bene fondamentale per la democrazia qual è quello della libertà di stampa.
A questo proposito la Federazione Nazionale Stampa Italiana ha deciso di inserire i temi della battaglia contro il ddl “salva-Sallusti” e “tutti i tentativi per mettere di nuovo il bavaglio alla libera informazione. In queste settimane, infatti, stiamo assistendo al tentativo del legislatore italiano di introdurre normative fortemente penalizzanti per il libero esercizio della professione con il pretesto, a seguito della condanna in via definitiva del direttore Sallusti, di eliminare la pena detentiva per i reati di diffamazione a mezzo stampa. Si sta, infatti, tentando di inasprire le norme della legge sulla stampa sulle rettifiche e le pene previste dal codice penale, cui si aggiungono le sempre più gravose condanne per risarcimento danni da responsabilità civile. Questo è inaccettabile”.
Oltre a questo appello, la Federazione terrà un incontro, sempre nella giornata di domanialle ore 10.30 nella propria sede – in Corso Vittorio Emanuele II, Roma – a cui sono stati invitati tutti i direttori delle maggiori testate italiane per “far sentire alta e forte la voce del giornalismo e chiedere al Parlamento di non proseguire su questa strada liberticida”.

Intanto Renato Farina, intervistato ai microfoni di Radio24, ha rilasciato nuove dichiarazioni in merito alla vicenda che ha visto coinvolto in primis l’ex direttore de il Giornale Alessandro Sallusti. Alla domanda se non si senta male a contribuire a mandare in carcere una persona, Dreyfus ha replicato: «Esiste qualcosa di peggio del carcere che è la reputazione delle persone. Io sono detestato e ora si aggiunge il carico di uno che rischia di finire in carcere e di fatto dà la colpa a me. Non è bello per la mia reputazione. Dovreste stimare il fatto che io non mi metta a inveire».
Quando invece, di problemi sulla reputazione delle persone, se ne fece ben poche scrivendo in un articolo: «Ma prima domani di pentirmi lo scrivo: se ci fosse la pena di morte, e se mai fosse applicabile in una circostanza, questo sarebbe il caso. Per i genitori, per il ginecologo e il giudice».

2 pensieri riguardo “DDL SALVA-SALLUSTI: “STAND UP FOR JOURNALISM”.

  • Sabrina Angiolieri

    Per la serie: “Tutti pensiamo che la reputazione vada tutelata, finché si tratta della propria…” 😉

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  • Sabrina Angiolieri

    Comunque, una volta, anch’io avrei pensato che fosse ingiusto il carcere per diffamazione e che questo tipo di reato fosse una “pistola alla nuca” per l’informazione. Ma ho cambiato opinione, col passare degli anni. Da come si comportano costoro (Sallusti e Farina, ma non solo), sembrerebbe che mirino a eliminare ogni remora al proprio operato. Anche quando fanno a pezzi la gente, come è stato fatto con la famiglia della tredicenne che ha abortito. Vorrei proprio sapere cosa pretendano… Se io volessi portare una pistola e usarla contro chi mi pare, ne pagherei le conseguenze. La penna (o la tastiera) è peggio d’una pistola. Il resto va da sé.

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