Sport

Moto GP / Bandiera rossa su Sepang

di Roberta Odicino

 

A un anno dalla morte di Marco Simoncelli il moto mondiale torna a Sepang, in Malesia, con un weekend all’insegna della pioggia che ha guastato oltre al venerdì di prove anche la domenica di gare. La Moto2 prima e la Motogp dopo sono state condizionate dalle condizioni atmosferiche. Nonostante l’acquazzone i primi due gradini del podio sono rimasti invariati rispetto alla gara precedente. Dani Pedrosa vince la sua 5° gara in 6 uscite, portando a tre i suoi successi consecutivi, davanti al connazionale Jorge Lorenzo. Il copione si ripete, quasi invariato, Lorenzo parte in pole position e cerca di prendere un po’ di margine ma piano piano Pedrosa si avvicina e ben presto lo sorpassa. Dalle retrovie intanto Casey Stoner si è liberato degli inseguitori ed è partito all’inseguimento dei primi due, all’improvviso la pioggia si fa più fitta e a farne le spese sono vari piloti che cadono, tra cui Dovizioso, Spies, Crutchlow e Bradl. Sembrano invece non soffrirne i due piloti HRC che continuano a migliorare tanto che Stoner si avvicina sempre più pericolosamente a Lorenzo, che a un certo punto alza il braccio per segnalare ai commissari di gara che così non si può continuare, che è troppo rischioso. Le sue preghiere vengono accolte, la bandiera rossa viene esposta giusto in tempo perché poco dopo rischia seriamente di cadere. Tutti i piloti vengono chiamati ai box, l’intenzione è quella di ripartire ma la pioggia non accenna a smettere quindi si decidere di chiuderla qui ed assegnare punti pieni ai piloti. Certamente la commissione gara ha preso la decisione migliore, rischiare la pelle dei piloti su una pista in quelle condizioni era stupido, ma forse questo problema non ci sarebbe se si evitasse di corre qui prorpio nel periodo dei monsoni…

Probabilmente i più delusi per l’interruzione della gara sono i due piloti Honda, entrambi per lo stesso motivo: Stoner dopo i primi giri cauti (ricordiamo che rientra da un grave infortunio alla caviglia destra e che una caduta potrebbe creare danni potenzialmente irreparabili) stava recuperando e con qualche altro giro avrebbe di certo passato Lorenzo, tirando anche l’acqua al mulino del suo compagno di squadra che per quanto possa continuare a vincere ha ancora 23 punti da recuperare e una mano gli farebbe di certo comodo. Inutile ripetere quello che abbiamo già detto più volte: questo mondiale Pedrosa lo meriterebbe tutto, è il vero mattatore della stagione e se riesce a vincere anche sull’acqua dove non è mai stato propriamente il migliore vuole dire che è la sua stagione, solo che non vincerà il mondiale… probabilmente.

Ottime le prestazioni di Lorenzo e Stoner, il primo è alla ricerca disperata di una vittoria, non tanto per il mondiale quanto per il morale, il secondo invece dopo la gara di rodaggio di Motegi sembra star tornando ai suoi standard, peccato che la gara sia stata interrotta sul più bello, magari sarebbe anche riuscito a vincere.

Il capitolo Ducati è più positivo del solito, vuoi per la pioggia, vuoi per le cadute altrui ma i due piloti in rosso hanno chiuso al quarto (Rossi) e quinto (Hayden) posto, risollevando un po’ il morale della squadra di Borgo Panigale.

Domenica si torna di nuovo in sella, a Philip Island, in Australia, o meglio a casa di Casey Stoner. Il pilota australiano cercherà ovviamente la sesta vittoria consecutiva sul circuito che più ama e state pur certi che farà solo i suoi interessi, nessun gioco di squadra, la vittoria è l’unica opzione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *