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campio-RI-NATO

di Simone Lo Giudice

L’urlo di Milito, la sterzata della Juve, il broncio di Allegri. Il campionato non cambia padrone, ma sfoggia altri protagonisti. E all’improvviso le prime cinque della classe sono lì, in un fazzoletto di 6 punti. Merito dell’Inter e del suo aggiustatore: Claudio Ranieri.

 

La querelle Pato-Allegri distrae il Milan, che alla fine perde un derby bruttino. Ai Nerazzurri va riconosciuta una condizione fisica migliore e una tenuta difensiva d’altri tempi. Lucio e Samuel sono tornati due giganti, Maicon e Nagatomo hanno spinto a dovere, Pazzini e Milito hanno lottato. E’ stata un’Inter tutta lacrime e sangue, l’unica ricetta possibile per battere un Milan tecnicamente superiore, ma terribilmente molle nell’approccio alla partita.

 

L’Inter assesta il colpo, dopo la frenata della Juve. I carichi atletici di Dubai hanno appesantito la squadra di Conte, che non è persa brillante come prime delle feste. Stupendo il goal di Vucinic (arrivato dopo un’azione tutta palla a terra), bello il goal da fuori area di Cossu (che è valso il meritato pareggio). Tremendo invece l’errore di Milos Krasic, beniamino passato del popolo juventino. La ciabattata rifilata sul fondo a pochi secondi dalla fine ha fatto infuriare Agnelli e pure Nedved, che di Krasic è solamente un lontanissimo parente (chioma bionda a parte).

 

Male l’Udinese alla seconda sconfitta di fila, dopo la precoce eliminazione in Coppa Italia. Pazzesco il ribaltone che nel secondo tempo ha premiato il Genoa di Gilardino. E’ finita 3-2 con due-tre paratissime di Frey su Di Natale nel finale. Unica bella notizia per Guidolin: la Juve non ha vinto ed un solo punticino è andato perduto.

 

E’ tornata alla vittoria la Lazio, che ha domato facilmente una spenta Atalanta. Dopo le volatona del 2011, la squadra di Colantuono sta tirando un po’ il fiato (con l’anno nuovo sono arrivate due sconfitte). Reja ha rimescolato le carte invece, ritrovando un buon Hernanes e un ottimo Klose. La sconfitta di Siena (4-0 lo scorso weekend) è stata metabolizzata a dovere. I Biancocelesti restano stabilmente in zona Europa-Champions League.

 

In attesa che la Roma finisca di giocare a Catania e magari provi a vincere (la partita è stata sospesa nel secondo tempo per diluvio universale), c’è il Napoli che stoppa. Contro il Bologna non va oltre un modesto pareggino e l’aggancio alle alte sfere della classifica non c’è stato. Colpa della stanchezza post-Coppa Italia forse e di un’altra gara in salita (sia Cesena in coppa che Bologna in campionato hanno chiuso il primo tempo in vantaggio al San Paolo).

 

Chiudiamo salutando già il Novara di Tesser, che il prossimo anno tornerà in Serie B (salvo miracolo dell’ultimo minuto). 35 goal subiti sono davvero tanti, di cui ben 6 nelle prime due gare del 2012 (4 dalla Fiorentina, 3 dal Cesena). Sono arrivati Mascara e Caracciolo: basteranno? Io non credo.

E’ un campio-RI-NATO nelle zone alte della classifica, nel fondo non c’è mai stata storia. Lecce e Novara hanno sempre guardato tutte le altre dal basso, con lo sguardo rivolto all’insù.

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