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L’arte dello scrivere – I personaggi [2a puntata]

di Andrea Gobbato

Eccoci al secondo appuntamento con questa rubrica dedicata alla scrittura creativa. Nel primo abbiamo parlato della trama, di ciò che farà da ossatura alla vostra storia. Ora invece tocca a chi vi darà vita, ovvero i personaggi.

Innanzi tutto, da che cosa si parte per creare un personaggio? La risposta è la stessa della trama: dal mondo che vi circonda. Prendete spunto dalle persone che conoscete, o anche da voi stessi, e adattate quei comportamenti alla storia che intendete scrivere sfruttando la vostra creatività, senza mai dimenticare la complessità umana: nessuno è privo di pregi o difetti, ma tutti sono una mescolanza di entrambi.

La cosa fondamentale per strutturare al meglio un personaggio è la credibilità, si tratta infatti del primo passo per attirare l’attenzione del lettore. Prendiamo ad esempio un attore di teatro: egli segue un copione ben prestabilito, si immedesima nel proprio ruolo; se così non fosse lo spettatore si sentirebbe confuso, si romperebbe quell’incantesimo che lo lega alla storia e che gli permette di estraniarsi dalla realtà.

La stessa cosa vale per i vostri personaggi; il mio consiglio è quello di caratterizzarli per bene ancor prima di iniziare la stesura del racconto, magari facendo un piccolo schema (anche mentale), in modo da sapere come essi si comporteranno nelle situazioni che desiderate narrare. Un personaggio deve essere coerente con se stesso: ogni volta che sta per compiere un’azione, immedesimatevi in lui e chiedetevi “Come agirebbe in questa situazione?”. Ad esempio, se il protagonista della vostra storia è un cinico bullo con idee di estrema destra, difficilmente si fermerà a dare qualche moneta ad un senzatetto di colore che chiede l’elemosina. Cercate di fare in modo che non cadano in contraddizione, la coerenza è fondamentale per creare un personaggio che appaia credibile agli occhi del lettore.

A proposito di protagonisti, bisogna anche tenere bene a mente che i vostri personaggi assumeranno ruoli diversi all’interno della storia. Essi sono principalmente quattro:

– Protagonista: è il personaggio principale della storia, colui che ha un obiettivo da realizzare e che lotta per esso. Egli è come il sole, tutto il racconto ruota attorno a lui e a ciò che fa. Deve essere caratterizzato nei più minimi particolari, di lui l’autore deve conoscere vita, morte e miracoli. Infine ricordate una cosa: un protagonista non deve essere per forza “buono”, egli può anche essere portatore di caratteristiche negative (anti-eroe).

– Antagonista: l’antagonista lotta affinché il protagonista non riesca a raggiungere il proprio obiettivo, ostacolandolo nella sua scalata al successo. Mi permetto di affermare che la sua importanza è pari quasi a quella del protagonista, perché se non fosse presente non si creerebbe quella situazione di conflitto necessaria a fare entrare nel vivo la storia. Ricordate quello che abbiamo detto del protagonista, che non sempre deve possedere delle caratteristiche positive: lo stesso vale per l’antagonista, egli non deve essere forzatamente “malvagio”, deve solo possedere scopi opposti a quelli della sua controparte (un esempio lampante di ciò è il fumetto Diabolik, dove il ruolo di protagonista è assunto da una figura negativa come quella di un criminale incallito, mentre quello di antagonista da una figura positiva come un agente di polizia)

– Personaggi secondari: fanno da supporto alla storia, spesso assumendo il ruolo di aiutanti del protagonista o dell’antagonista. Non sono fondamentali come i primi due e spesso necessitano di una caratterizzazione appena sufficiente a far trapelare la loro vera essenza.

– Comparse: sono quei personaggi che non hanno nessun impatto significativo sulla storia, spesso servono solo a fare da contorno alle vicende che si sviluppano lungo la trama, giusto per dare un tocco di realismo alla storia.

L’ultima cosa da tenere bene a mente è il cambiamento. Le situazioni che si susseguono all’interno del racconto possono portare il vostro personaggio a cambiare la sua visione delle cose, a volte in modo anche drastico; prendiamo come esempio il bullo razzista di prima: ad un certo punto della storia potrebbe fare la conoscenza di un immigrato e capire che non sono poi così diversi, che entrambi provano le stesse emozioni, che condividono gli stessi sogni e le stesse paure. Questo potrebbe portarlo a ridiscutere ciò in cui ha sempre creduto, mettendolo sulla strada del cambiamento. Nel mondo reale le persone cambiano costantemente, pertanto bisogna sempre tenere in considerazione questo potenziale punto di svolta dei personaggi.

Detto ciò, si conclude anche questa seconda parte del nostro viaggio nel mondo della scrittura creativa. Vi auguro un buon inizio d’anno e vi do appuntamento alla prossima settimana, dove parleremo della costruzione dei dialoghi.

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