Cultura

Quattro passi nella nostra Università

di Francesco Iacona, Annalaura Benincasa e Martina Notarnicola

 

Ecco alcuni personaggi che abbiamo incontrato durante il nostro “viaggio per targhe” all’interno dell’Università e nel centro cittadino:

Carlo Cairoli (1776-1849) Università – Scalone d’onore

Docente pavese di Istituzioni Chirurgiche e Ostetricia per venticinque anni, Cairoli fu preside presso la Facoltà di Medicina, nonché rettore dell’Università di Pavia nel 1823;
lavorò in qualità di chirurgo nella scuola militare fondata da Napoleone presso il Collegio Ghislieri nel 1805 e, durante il periodo rivoluzionario del 1848, esercitò la carica di podestà di Pavia.
Fu allievo di Antonio Scarpa e la predilezione che quest’ultimo ebbe nei suoi confronti fece nascere sospetti sul fatto che Cairoli ne fosse il figlio naturale, opinione circa la quale non si ebbero mai né conferma né smentita, mancando l’atto di nascita.
La moglie Adelaide Bono e i figli (i noti fratelli Cairoli che combatterono accanto a Garibaldi) vollero per lui questo monumento in pietra situato sul lato occidentale dello scalone d’onore.

Cristoforo Colombo (1451-1506) Università – Cortile del Miliario

Ebbene sì, Cristoforo Colombo ha molto probabilmente compiuto parte dei suoi studi a Pavia e la Biblioteca universitaria ne conserva, tra l’altro, le ceneri, riposte in una piccola teca piramidale. In realtà, della permanenza di Colombo presso la nostra città non vi sono testimonianze certe ma solo innumerevoli discussioni; una vita, si potrebbe dire, avvolta in gran parte dal mistero.
Esperto navigatore italiano, cittadino della Repubblica di Genova e in seguito suddito spagnolo, è stato sicuramente tra i principali esploratori che intrapresero le più sensazionali scoperte geografiche a cavallo tra il XV e il XVI secolo; la sua fama mondiale è dovuta alla scoperta del continente americano, avvenuta il 12 ottobre 1492.
Il monumento a lui dedicato sul lato orientale del Cortile del Miliario e vicino all’ingresso della biblioteca Petrarca, è costituito da un parallelepipedo su cui si affastellano i simboli della navigazione (ancora, bussola, cannocchiale, mappamondo) volti probabilmente a celebrare la sua abilità navigatoria.

Giason del Maino (1435-1519) Università – Cortile di Volta

Illustre giurista e docente di Diritto Civile dal 1467 al 1512, ebbe il titolo di Magnifico e di Consigliere Ducale. Al suo nome è legata la costruzione della famosa “Torre dal pizzo in giù”, la cui storia è talmente assurda da sembrare quasi leggendaria; fu realizzata da Andreotto del Maino, il quale, disperando che ciò fosse possibile, aveva scommesso che se il figlio Giasone si fosse laureato in legge, gli avrebbe fatto costruire una torre capovolta. Giasone non solo concluse gli studi ma si avviò verso una brillante carriera e divenne uno dei più famosi giuristi dell’epoca; così la torre, instabile solo all’apparenza, fu costruita accanto al palazzo che i Maino possedevano (in Corso Mazzini) e si conservò fino al 1714.
Nella parte superiore della lapide a lui dedicata, situata nel portico orientale del Cortile di Volta, è scolpito il suo profilo; l’iscrizione incisa fu dettata da lui stesso nel testamento.

Camillo Golgi (1843-1926) Università – Cortile delle Statue

Conseguita la laurea in Medicina e Chirurgia a Pavia nel 1865, Camillo Golgi ottenne la cattedra di Istologia presso l’Università di Pavia e, in seguito, quella di Patologia Generale, che mantenne fino al 1918.
Fu Senatore del Regno nel 1900 per meriti scientifici e le sue ricerche gli valsero, nel 1906, l’assegnazione del prestigioso Premio Nobel. L’opera di Golgi non si limitò esclusivamente alla ricerca scientifica; ne rende testimonianza l’impegno che profuse per la costruzione di nuovi edifici volti all’accoglienza di istituti scientifici e sanitari, organizzando e sostenendo fino alla morte la nascita del nuovo Policlinico San Matteo.
Fu innalzata in suo onore una scultura in marmo bianco sostenuta da un alto basamento in granito, oggi situata nel Cortile delle Statue.

Antonio Scarpa (1747-1832)
Università – Aula Scarpa

Illustre docente di Anatomia e Clinica chirurgica dell’Università di Pavia, si distinse non solo per le innovazioni che apportò al metodo d’insegnamento usato all’epoca ma anche per le importanti scoperte che fece in campo medico; amico di Alessandro Volta, lo seguì nei suoi viaggi per l’Europa, alimentando così la sua fama a livello europeo.
Viene inoltre ricordato per aver ricoperto la carica di Rettore, di Direttore della Facoltà di Medicina e per essere stato chirurgo personale di Napoleone che lo richiamò all’insegnamento dopo un periodo di abbandono.
La sua testa sotto formalina, viene attualmente conservata nell’aula a lui dedicata, come a voler ancora testimoniare il suo profondo impegno nella ricerca medica.

Lazzaro Spallanzani (1729-1799)
Università – Cortile dei Caduti

Esperto naturalista e biologo, fu docente di Storia Naturale all’Università di Pavia, nonché fondatore del Museo di Storia Naturale; pubblicò numerosi saggi, intraprese lunghi viaggi in Ungheria, Transilvania, Austria ma quello più rocambolesco si suppone sia quello in Turchia, dove non solo corse il rischio di essere vittima di un naufragio ma anche di venir ucciso dall’equipaggio della nave su cui viaggiava.
Proprio durante questo viaggio venne accusato da un custode di aver rubato alcuni reperti dal Museo ma tutto si risolse con la sua assoluzione e con la condanna dei congiurati, tra cui il sopra citato Antonio Scarpa e Alessandro Volta.
Gli sono stati dedicati un’aula nel nostro Ateneo, numerose piazze e monumenti, un istituto contro le malattie infettive e un cratere su Marte.

Lorenzo Valla (1405-1457)
Università – Cortile delle Statue

Filologo dell’epoca umanistica, Segretario Pontificio per Papa Niccolò V, insegnò Retorica all’Università di Pavia per circa due anni; viene inoltre ricordato per aver dimostrato la falsità della Donazione di Costantino.
Personalità alquanto eccentrica nel panorama religioso dell’epoca, noto per le numerose critiche che mosse alla chiesa romana, si dedicò nel periodo pavese al dialogo De Voluptate nel quale egli cercava di recuperare il pensiero edonistico per coniugarlo al Cristianesimo; fu proprio per la pubblicazione di questo scritto che venne costretto ad allontanarsi da Pavia e riparare in altre università.

Alessandro Volta (1745-1827)
Università – Aula Volta

Uno dei più importanti fisici europei, inventore nel 1800 della pila, insegnò per molti anni a Pavia alla cattedra di Fisica sperimentale, conducendo esperimenti e ricevendo riconoscimenti non solo dai contemporanei ma anche dai posteri; ricordiamo fra i più importanti la nomina a Senatore del neo-nato Regno d’Italia nel 1809, un asteroide e la misura del potenziale elettronico portano il suo nome (volt) e il suo volto era riportato sulle banconote da diecimila lire.
Nel nostro Ateneo gli sono dedicati un busto, un’aula e una statua che dà nome al Cortile e che sta lì a manifestare la grande importanza di questo fisico per la nostra università.

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