Cultura

Quattro passi in città

di Francesco Iacona, Annalaura Benincasa e Martina Notarnicola

 

Continua il viaggio tra le insegne celebrative dei più illustri personaggi passati per Pavia.

 

Plinio Fraccaro (1883-1959)
Collegio Fraccaro, via Leonardo da Vinci 2

Esperto di storia e geografia, Fraccaro fu un’illustre personalità che contribuì ad arricchire la storia dell’Università di Pavia.
Docente ordinario di Storia antica dal 1915, compì importanti studi sul diritto e sulla storia militare degli antichi romani.
Collaborò alla realizzazione dell’Atlante Geografico De Agostini e della sezione “Antichità” dell’Enciclopedia Italiana. Dal 1923 diresse la rivista di storia e letteratura antica Athenaeum, una delle poche ad essere rimasta, in epoca fascista, indipendente e autonoma a livello editoriale.
Si distinse per l’impegno contro la dittatura di Mussolini; fu uno dei pochi docenti non tesserati presso il Partito fascista e, per questa ragione, subì pesanti e ripetute umiliazioni.
Fraccaro esercitò per quindici anni la carica di rettore dell’Ateneo pavese e, durante questo periodo, attuò un rinnovo degli edifici universitari ampliandoli e promuovendo strutture collegiali e di assistenza per gli studenti disagiati.

Niccolò Ugo Foscolo (1778-1827) – Via Foscolo 11

Foscolo fu un celebre poeta e scrittore del periodo neoclassico e preromantico.
Il 18 marzo 1808 ottenne la cattedra di Eloquenza all’Università di Pavia, ove pronunciò, nell’aula che porta attualmente il suo nome, la celebre orazione inaugurale dell’anno accademico intitolata “Dell’origine e dell’ufficio della letteratura”.
Poco tempo dopo venne sospeso dall’insegnamento su decisione di Napoleone, allora re d’Italia, a causa di un mancato elogio nei suoi confronti all’interno del suo discorso.
Tra le poche lezioni che Foscolo riuscì a tenere, spiccano quelle sulla “Letteratura e la lingua italiana” e sulla “Morale letteraria”.
Sempre in ambito pavese, si segnala un suo soggiorno nel castello di Belgioioso, nei pressi di Pavia, avvenuto nel 1812.

Albert Einstein (1879-1955) – Via Foscolo 11

Pavia ospitò Albert Einstein molto tempo prima del raggiungimento della sua fama di scienziato. Precisamente, dieci anni prima della pubblicazione degli articoli sull’effetto fotoelettrico, il moto browniano e la relatività ristretta che rivoluzionarono i fondamenti della fisica.
Nel 1895 il sedicenne Einstein raggiunse a Pavia la famiglia che abitava nella casa in cui aveva alloggiato Foscolo neanche un secolo prima.
Il soggiorno pavese fu per Einstein una tappa importante; qui iniziò a coltivare la passione per la scienza, stimolata con l’esperienza di assistente del padre alla fabbrica elettromeccanica in cui lavorava. Lì allestì un piccolo laboratorio per soddisfare le proprie curiosità scientifiche. Scrisse anche la sua prima memoria scientifica intitolata “Intorno allo stato delle ricerche sull’etere nei campi magnetici”.
Einstein stesso ammise successivamente di non aver mai scordato gli anni trascorsi a Pavia, ricordando sempre con nostalgia l’ambiente amichevole e stimolante che lo circondava.

Gian Galeazzo Visconti (1347-1402) – Corso Strada Nuova 65, ingresso Università

Pavese di nascita, Gian Galeazzo apparteneva alla famiglia reale dei Visconti. Divenne signore dello Stato di Milano nel 1378, per poi diventarne il Primo Duca nel 1395, grazie al conferimento di tale titolo da parte del sovrano del Sacro Romano Impero. Egli assunse, fra le tante, anche la carica di Signore di Pavia, poiché la sua città natale faceva parte del territorio da lui controllato.
Gian Galeazzo è passato alla storia per la sua mania di grandezza, la quale lo spinse ad intraprendere guerre per ampliare i suoi già vasti possedimenti.
A lui si deve la costruzione di molte opere edilizie ed architettoniche. Quelle riguardanti il territorio pavese sono il Castello Visconteo, nel 1360, e la Certosa di Pavia, iniziata nel 1396 e per la quale pose la prima pietra del cantiere.

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