Videoslam 2018, “Buona la seconda” • Gara di sequel
Dopo esserci lasciati nel novembre del 2017 con Beautiful Slam, il 30 giugno 2018 ha avuto luogo, nella Piazzetta San Marino a Pavia, la serata di proiezione e premiazione dei cortometraggi in gara alla quattordicesima edizione di Videoslam, il contest di short-film pavese organizzato da più di dieci anni dall’Osteria letteraria Sottovento (quest’anno insieme all’Associazione Liberi Saperi). Hanno presentato e condotto la serata la sceneggiatrice Claudia Palermiti (anche co-organizzatrice del concorso) e il video-maker, nonché cultore della materia, Umberto Baccolo.
Se per Hollywood è una tendenza ormai assodata realizzare sequel di film contemporanei e del passato, anche Videoslam non è da meno, e lancia, a giugno 2018, una nuova sfida cinematografica: la gara di sequel! Si propone ai partecipanti di immaginare il “seguito” di un film che probabilmente non vedremo mai al cinema, e di metterlo in scena in un cortometraggio della durata massima di dieci minuti, realizzato in quindici giorni. Ma che cos’è un sequel? Un sequel è un film la cui trama si riallaccia a quella precedente, con personaggi ed eventi cronologicamente posteriori. Quanti di voi guardando un film entrato nel mito del Cinema, come “Titanic” (James Cameron; 1997), per esempio, si sono chiesti: «E se Jack fosse riuscito ad aggrapparsi a quella porta di legno, che cosa sarebbe successo?». Videoslam quest’anno darà la possibilità alle squadre in gara di rispondere proprio a questa domanda: «Che cosa accadrebbe se…?». Abbiamo scelto una ventina di film entrati nel mito, che ripercorrono la Storia del Cinema, e di cui non sono mai stati realizzati seguiti. A ciascuna squadra sarà assegnato, a estrazione durante la serata di presentazione (15 giugno), un film. Perché scegliere film entrati nel mito? Perché queste pellicole hanno superato il confine tra Schermo e Pubblico, e, attraverso una frase, un personaggio, una musica o un oggetto, qualcosa di magico è entrato nell’immaginario di ciascuno di noi. Il concorso è rivolto a film-maker o appassionati di Cinema, studenti universitari, lavoratori, pensionati, amatori e dilettanti di tutte le età.
GIURIA
La Giuria, presieduta dalla Professoressa Federica Villa (docente di Storia e Critica del Cinema presso l’Università degli studi di Pavia), era composta da Filippo Ticozzi (regista), Davide Stark (sceneggiatore e drammaturgo), Gilberto Giuliani (attore teatrale), Simone Bardoni (Concorto Film Festival), Umberto Baccolo (video-maker e cultore della materia) e Lorenzo Filippo Giardina (Direttore «Birdmen Magazine»).
SQUADRE E FILM IN GARA
1. Fight Club (1999), di David Fincher – Andrea Sala
2. Il grande Lebowski (1998), dei fratelli Coen – Riki Bernasconi
3. Bellissima (1951), di Luchino Visconti – I Celluloidi
4. Arancia meccanica (1971), di Stanley Kubrick – A Random Project
5. Accattone (1961), di Pier Paolo Pasolini – Jerome e Patti
6. Titanic (1997), di James Cameron – Alessandro De Medici
7. Apocalypse now (1979), di Francis Ford Coppola – Michele Canevari
8. Il Diavolo veste Prada (2006), di David Frankel – 22 Studio
9. Gioventù bruciata (1955), di Nicholas Ray – Bautte Stories
10. Gli uccelli (1963), di Alfred Hitchcock – Ryan Spring Dooley
11. Il bisbetico domato (1980), di Castellano e Pipolo – I Polli
PREMI E VINCITORI
– Premio del Pubblico: Gioventù bruciata: il mito, di Bautte Stories;
– Premio Birdmen della Critica: Gioventù bruciata: il mito, di Bautte Stories;
– Menzione speciale al film: Arancia meccanica – L’equilibrio del disordine, di A Random Project;
– Miglior colonna sonora: Camilla Giordano e Giacomo De Barbieri per Bellissima, de I Celluloidi;
– Miglior interpretazione femminile: Alice Bencivenni per Gioventù bruciata: il mito, di Bautte Stories;
– Menzione speciale all’interpretazione femminile: Giovanna Guerino per Arancia meccanica – L’equilibrio del disordine, di A Random Project;
– Miglior interpretazione maschile: Francesco Cauzzi per Fight Club – The last chance, di Andrea Sala;
– Miglior sceneggiatura: Apocalypse now – Il Dio assente, di Michele Canevari;
– Miglior regia: Gli uccelli: Codice CIP, di Ryan Spring Dooley;
– Miglior film: Gioventù bruciata: il mito, di Bautte Stories.