Sport

6 NAZIONI – L’Inghilterra vola, ma l’Italia tiene

[su_youtube url=”https://www.youtube.com/watch?v=efv2yUvbBjc” width=”620″ height=”480″]http://www.youtube.com/watch?v=axdRn-ai758[/su_youtube]

Il Torneo RBS 6 Nazioni continua, e sabato ha proposto all’Italia una delle partite più difficili di tutto il calendario dell’evento. Perchè l’Inghilterra è la squadra più forte nel nostro emisfero, e una delle migliori a livello mondiale, insieme a Sud Africa e Nuova Zelanda. Sapevamo di avere davanti avversari praticamente imbattibili, di un livello troppo superiore rispetto al nostro.

Gli azzurri si sono presentati a Londra con la consapevolezza di dover difendere l’onore in primis, poi il punteggio. E i tabloid inglesi non hanno certo aiutato: poche ore prima del match infatti il The Times ha punzecchiato il morale della nostra Nazionale proponendone l’esclusione dall’intero Torneo per “manifesta interiorità rispetto agli altri partecipanti”. Un colpo basso per noi, un eccesso di presunzione per loro e un conto in sospeso che inevitabilmente ha accompagnato i giocatori in campo.

Il risultato ci ha remato contro ancora una volta: 47-17, trenta punti di differenza che pesano come macigni ma che non tolgono morale, perchè l’Italia nonostante tutto è riuscita a levarsi qualche sassolino dalla scarpa. La partita infatti è iniziata stranamente bene per noi: dopo appena 4 minuti Capitan Parisse ha marcato la prima meta dell’incontro, regalandoci 5 punti e un vantaggio sugli avversari inaspettato. A dirla tutta l’Italia ha giocato bene per tutti i primi 30 minuti, ma questo ha richiesto uno sforzo fisico che ha condizionato parecchio i nostri. I segni di cedimento si sono visti nel finale del primo tempo, quando gli inglesi hanno reagito alzando drasticamente il ritmo di gioco che è così diventato insostenibile per gli italiani.

Il secondo tempo è iniziato sul 15 a 5 per loro e i guai non hanno tardato ad arrivare. L’ Inghilterra ha monopolizzato il possesso palla, riconcedendocelo raramente e segnando una meta dopo l’altra, in un momento di totale blackout italiano. Il distacco nel punteggio è diventato abissale, e mentre tutti si preparavano a un’inevitabile disfatta, i nostri hanno rialzato la testa. Merito di Luca Morisi, classe 1991 e alle prime Italia_Rugbyesperienze a livello internazionale, che per ben due volte è riuscito a portare il pallone nell’area di meta avversaria. Il ventiquattrenne ci ha salvato la faccia, anche se il risultato finale non permette di esultare dalla gioia. Eppure sabato in campo si è vista una bella Italia rispetto a quella di settimana scorsa: giocare sapendo di non aver nulla da perdere ha i suoi risvolti positivi.

Gli aspetti da migliorare sono però ancora tanti, troppi. Primo fra tutti quello dei calci piazzati: da anni ormai manca un calciatore adeguato e questo ci costa una perdita di punti “al piede” enorme ad ogni partita (solo sabato ce ne siamo giocati più di 10). Senza dimenticare il problema della mancanza di disciplina sul campo, che si traduce in calci di punizione contro del tutto evitabili, e quello della disorganizzazione nell’interpretare gli schemi di gioco.

Gli inglesi invece sono apparsi in ottima forma, complici i Mondiali di settembre che si avvicinano e che giocheranno davanti al pubblico di casa. Un appuntamento importante anche per noi, ma adesso gli obiettivi sono altri, il primo fra poco meno di due settimane. Il terzo match di questo 6 Nazioni porterà l’Italia ad Edimburgo a fronteggiare la Scozia. Una partita fondamentale per entrambe le formazioni, quella che permette di evitare il famigerato (ahimè) Cucchiaio di legno assegnato ogni anno alla Nazione che finisce la competizione senza nemmeno una vittoria.

Il tempo ci favorisce, insieme alla consapevolezza che gli scozzesi sono tutto meno che imbattibili. Ci giochiamo ancora una volta l’onore e qualcosina di più, perchè il posto nel Torneo potrebbe non essere una certezza in futuro. Adesso servono i fatti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *