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Waiting for sguardi puri 2.0

di Andrea Viola

Il cinema come espressione di un senso di comunità: così Roberto Figazzolo ha definito la settima arte durante la conferenza stampa dedicata a “Waiting for Sguardi Puri 2.0” che si è tenuta lunedì scorso presso il Broletto a Pavia.

Dopo le rassegne che hanno animato la città nel mese di novembre, Pavia è ora pronta ad accogliere una nuova serie di appuntamenti che si concretizzerà a partire da gennaio ma che, già da martedì 11 dicembre, nella sala Politeama in corso Cavour e nel palazzo del Broletto, ci regalerà per dicembre un “assaggio” di ciò che sarà poi la tredicesima edizione di Sguardi Puri.

Che quest’anno diventa 2.0: una sorta di nuova “release”, come afferma Roberto Figazzolo, un tentativo di fare un passo in avanti o, se possibile, di effettuare una svolta alla ricerca di nuovi linguaggi, temi e generi, cercando di ricordare ai pavesi l’importanza e il fascino dal sapore un po’ nostalgico del cinema cittadino.

Il fil rouge che percorrerà la rassegna, le forme dell’amore, abbraccia dunque anche i sentimenti dell’amicizia, dell’affetto, della stima, ma soprattutto del senso di comunità: un modo per regalare un cinema che sappia riunire le persone, le faccia ridere, commuovere, riflettere; un luogo d’incontro e di dibattito, di confronto e di arricchimento, fatto non solo da pop corn e occhialini 3D, ma reso più vivo dall’anima di chi lo fa e di chi poi lo vive davanti allo schermo.

Waiting for sguardi puri 2.0 ci regala proiezioni che raccontano l’amore in molteplici sfaccettature: la copia restaurata de Il rullo compressore ed il violino di Andrei Tarkovskij inaugura la rassegna con l’amicizia che unisce due ragazzini e il loro forte legame capace di superare le barriere di età, cultura e classe sociale; si prosegue con Il comandante e la cicogna di Silvio Soldini, film corale in cui la vita di una serie di personaggi intrappolati in un difficile quotidiano trova nell’amore un bagliore di speranza.

Segnaliamo anche L’isola nuda di Kaneto Shindo in cui protagonisti sono la condizione umana di una famiglia contadina e l’amore per la natura che è pronto a trasformarsi in un’inevitabile lotta quando essa si fa ostile.

Oltre a queste 3 pellicole assisteremo inoltre alla proiezione di due documentari che espandono ulteriormente i confini del cinema, abbracciando l’architettura con il corto di Figazzolo sulle chiese vincitrici di quattro edizioni del Premio Internazionale di Architettura Sacra e il paesaggio, con Walter Bonatti – Con i muscoli, con il cuore, con la testa: la vita (o forse sarebbe meglio dire il viaggio) dell’icona dell’alpinismo che ha fatto dell’avventura una ragione di vita.

In attesa, dunque, che arrivi gennaio con la tredicesima edizione di Sguardi Puri 2.0, godiamoci questo “waiting for…”: una dimostrazione che il cinema, a Pavia, continua a vivere.

 

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