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Sport locale, Lega Pro / Pavia-Cremonese 2-1: gli azzurri sono tornati

di Fabio Muzzio

Gliazzurri sono tornati.

La squadra che rischiava di finire sul vagone playout, in virtù di un calendario insidioso e si era persa chissà dove, ritrova orgoglio, grinta e concentrazione per superare 2 a 1 una deludente e nervosissima Cremonese, che si giocava le ultime speranze per prendere il treno playoff e ora deve guardarsi alle spalle.

Ed è stato ancora Cesca a mandare in tilt i grigiorossi degli ex Visconti e Zocchi: all’andata si era guadagnato il rigore, poi trasformato da La Camera, con cui era stato espugnato lo Zini; ieri ha portato sulle spalle il peso dell’attacco, segnando le due reti decisive.

Il “Santo”, che sulla panchina cremonese ha vissuto stagioni esaltanti, alla fine della partita ha esultato, quanto noi, perché, senza avere ancora la certezza matematica, la salvezza è oramai a un passo.

Roselli ha indovinato la formazione, fuori a sorpresa (o forse no) La Camera e Beretta e dentro Lussardi e Ferrini, proponendo Di Chiara in regia e Cesca unica punta supportata da Meza Colli.

La Cremonese, che può vantare in avanti nomi come Carlini, Caridi (il più deludente dei suoi e ombra del grande giocatore che più volte ci ha fatto impazzire con altre maglie) e Le Noci, ci ha messo davvero poco a farsi saltare i nervi, in particolare dopo il gol: al 10’ Cesca entra in area e di sinistro indirizza verso la porta il tiro che vale l’1-0. La deviazione decisiva, però, è di Moi, già ammonito da due minuti ed espulso al 30’per un’entrata ruvida sempre sul nove azzurro.

Non è che i grigiorossi rimangano a guardare e ci provano, soprattutto su calci piazzati a mettere in difficoltà un Pavia attento e con la partita in mano.

La ripresa vede il ritorno post infortunio di Statella, che si conferma un giocatore di altra categoria. E al 63’ si arriva al 2-0: erroraccio dell’ex Visconti che nel retropassaggio serve proprio il neo entrato azzurro abilissimo a servire un pallone d’oro per Cesca. Il bomberone azzurro appena dentro l’area scarica un destro in corsa potentissimo sul quale Viotti non può far nulla.

Ovviamente non c’è mai da star tranquilli, ho sempre l’impressione di aver scelto di tifare la squadra sbagliata, perché la Cremo dopo tre minuti accorcia: rovesciata di Le Noci, palla a Carlini, il migliore dei suoi, che di testa batte Kovacsik che tocca il pallone, ma si deve arrendere.

La partita torna in bilico, le panchine operano gli ultimi cambi: Roselli inserisce prima Bracchi e poi La Camera ; Scienza propone il lungagnone Djuric, rissoso e che si becca pure un giallo, ma fa correre pochi rischi alla retroguardia azzurra, dove Capogrosso, dolorante al ginocchio rimane in campo solo perché non può più essere sostituito.

C’è ancora tempo per vedere Ferrini mangiarsi il terzo gol su assist perfetto di Cesca (bravo però l’estremo ospite nella respinta) e un colpo di testa pericoloso di Cremonesi.

Il Pavia chiude in affanno, i tifosi sugli spalti pure. Al 50’ arriva il triplice fischio. Adesso si può esultare per una vittoria davvero insperati alla vigilia, ma che appare meritata.

Gli azzurri a 37, ma che non hanno ancora riposato, devono gestire un discreto vantaggio sulle quint’ultime al momento a 30: Portogruaro e Cuneo.

Domenica a Trapani il pronostico sembra chiuso, ma si potrà giocare con una tranquillità superiore.

Godiamoci il momento e alla prossima.

Salut

 

Fonte immagine: http://laprovinciapavese.gelocal.it/

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