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Protagonisti o comprimari?

Si chiude una campagna elettorale e se ne apre un’altra.
Almeno per gli studenti dell’Università di Pavia, che saranno chiamati alle urne il 7 e l’8 Maggio per il rinnovo delle rappresentanze studentesche.
Alla vista di queste parole in tanti diranno che la politica universitaria è inutile, votare pure. È vero: la rappresentanza non ha senso nel momento in cui non esiste o quando c’è ma non viene scelta in maniera informata, per amicizia o in cambio di qualche caffè, ritrovandosi poi ad avere negli organi dipartimentali dei fantasmi o degli scalda sedie.

Negli anni, le consultazioni studentesche sono passate da un’affluenza del 16% nel 2014 al misero 10% del 2016.
Le motivazioni possono essere tante, dal disinteresse da parte della comunità studentesca riguardo a problematiche che si pensa, erroneamente, di dover subire, alla non percezione delle stesse. Secondo me, però, i veri problemi sono tre: la poca efficacia comunicativa da parte dei gruppi politici universitari, la mancata valorizzazione del ruolo dello studente all’interno degli organi accademici da parte dell’Università e l’abbandono, con conseguente scomparsa, delle associazioni. Sintomatica è la cancellazione dall’Albo Acersat di alcune confederazioni storiche, tra cui una di rappresentanza: Azione Universitaria.

Per usare le parole dell’ex Presidente del Senato Grasso all’inaugurazione di quest’anno accademico, “non limitatevi ad affrontare questi anni con l’unico obiettivo di laurearvi. Abbiate il coraggio di mettervi alla prova e di impegnarvi tanto sotto il profilo accademico quanto su quello della cittadinanza attiva. Siate protagonisti e non comprimari”. A prescindere dalle idee politiche, le parole del Presidente del Senato sono importati, soprattutto in vista del voto di maggio.
Con questa serie di articoli, interviste ai candidati ed approfondimenti sui programmi elettorali, voglio quindi provare ad aiutare a capire questo complicato universo delle rappresentanze, spesso viste come lontane e chiuse in se stesse, la loro importanza, le idee ed obiettivi.

L’università è di tutti e la possibilità di cambiarla è reale.
Votando.

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